A Treviso il processo aea Vecia tra bollette, troppi iper, traffico e i pochi ardori dei maschi
TREVISO. Al rogo. Parcheggi rifiuti, traffico, le pulizie dei fossi e anche il Sant’,Artemio mezzo vuoto, cattedrale nel deserto. che non ospita l’università. E poi cantieri, i passeggi non regolati fra pedoni e ciclisti, il boom dei supermercati che uccide le boteghe; le fontane “desaparecide” sommerse dalle auto. E piazza Rinaldi morta, da far rivivere.
E poi l’Appiani alla berlina, le baby gang, i ragazzi che lasciano i rifiuti sulle mura Infinite, i cantieri fermi, il Calmaggiore intasato di furgoni e auto. E gli escrementi dei cani, sen za che i vigili castighino i proprietari incivili.
Non c’è stata clemenza per la baronessa Marieta (ex contessa....) in Combricoea. È finita al rogo, con tanto di addio.
Dopo tre anni, il rito del processo alla veci è tornato a ponte Dante, attirando una folla di spettatori. Mario Conte aveva chiesto clemenza alla corte. «Tre anni in uno sono tanti» aveva premesso. Commovente il ricordo di Franco Crespan, (e di Smeazzetto e di Zanini) omaggiato poi con un toccante tributo in dialetto dal sole, Maurizio Meneguz, il giudice Tarquinio Saltabussoea da santa Maria del Soco, superstite della storica troika, con Crespan appunto e Angelo Smeazzetto, entrambi scomparsi.
«No ghe xe do senza tre», ironizza commosso . «Volevo smettere, ma poi ho pensato che questo Franco non l’avrebbe voluto, lui ci teneva che i giovani si innamorassero delle tradizioni di questa bellissima città». È stato Ivano Camarin, il presidente del Gruppo Folkloristico motore del processo, a convincerlo a proseguire.
Ed è stato il giudice Meneguz a pronunciare la sentenza - la 54esima della storia – accogliendo la richiesta della giuria popolare Al posto di Crespan, il leggendario conte Calsina, c’erano Luigino Visentin e Tatiana Pellizzer, ovvero Checa Busona dei cicaroti di San Lazzaro e Nane Britoea daea Baruchea.
Vana la difesa dell’avvocato Ildebrando Ugone Imega da Paderno (Renato Pasqualini), toccante l’addio testamento della Vecia, letto da Chiara Biscaro. Presentava Paolo Vidotti. Stoccate ai vigili, all’assessore ai lavori pubblici Zampese, e tiratina d’orecchie anche all’assessora Colonna Preti. E prima del rogo un ricordo anche per Franco Ardizzoni. Conte e giunta hanno preso nota.
Fischieranno le orecchie a Contarina, e ai trevigiani, «che fanno poco l’amore», e il risultato sono le culle vuote...alla faccia della Marca gioiosa et amorosa. Al processo hanno collaborato Ser radio i gruppi sub cittadini, Selva Nostra .