Alloggi Atc ad Ivrea, stanze al freddo e balconi pericolanti: «Dateci caldaie autonome per regolarci»
![Alloggi Atc ad Ivrea, stanze al freddo e balconi pericolanti: «Dateci caldaie autonome per regolarci»](https://lasentinella.gelocal.it/image/contentid/policy:1.41358806:1649355745/OBJ123871040.jpg)
In via Buozzi i condomini sono al gelo da giorni, i problemi si accumulano ed è difficile pagare
IVREA. Un guasto alla caldaia condominiale ha portato alla luce una situazione di difficoltà che si protrae da tempo per i residenti di via Bruno Buozzi 2 e 4, palazzi Atc nei pressi di corso Torino: non soltanto alcuni giorni al freddo, fino allo spegnimento dei termosifoni previsto per il 15 aprile, ma anche balconi pericolanti, ascensori in cattive condizioni, infiltrazioni di umidità negli appartamenti ed infissi vecchi e ammalorati.
A raccontarlo sono gli stessi condomini, che nei giorni scorsi hanno preso parte ad una riunione condominiale: «Sono giorni che siamo al freddo, abbiamo comprato tre stufette elettriche per sentire meno le basse temperature, soprattutto quelle dei giorni scorsi in cui il tempo era più umido e freddo», commentano alcuni.
«La caldaia è stata sostituita più di 10 anni fa e gli infissi sono molto vecchi, per cui fa molto freddo negli appartamenti - commenta una madre di famiglia che vive qui da sempre. - Il problema sono le spese, che non sono adeguate a delle case popolari. Spendiamo per il riscaldamento circa 3000 euro all’anno, a cui si aggiungono gli affitti e le spese condominiali. Il problema è che ad abitare qui sono persone in difficoltà economiche, casi sociali: quando al mese si pagano circa 400 o 500 euro per un appartamento, si sta pagando lo stesso prezzo di un alloggio in un residence».
Inoltre, c’è un problema di sicurezza: «I balconi sono pericolanti, cadono i calcinacci e non lasciamo più che i bambini escano - spiega una residente. - Allo stesso modo, a dicembre, è stato necessario chiedere l’intervento dei pompieri per evitare il peggio a causa di un guasto ad un ascensore. Chiediamo che sia fatta la dovuta manutenzione, perché da parte nostra c’è la forte volontà di sistemare i conti in arretrato, cercando di farlo nel rispetto delle nostre possibilità economiche».
Il guasto alla caldaia è recente, ma una mala gestione della contabilità da parte dell’amministrazione del condominio, gestita esternamente, come confermato anche da Atc, ha portato a delle spese pregresse non pagate per il riscaldamento di circa 120.000 euro, suddivise tra 36 famiglie, 12 che sono proprietari degli alloggi e gli altri che sono inquilini: «Il problema della morosità deriva dalla negligenza della precedente amministrazione - spiega il nuovo amministratore condominiale Fabio Lova, in carica da pochi mesi . -Negli ultimi due anni la contabilità è stata trascurata e le spese per il riscaldamento sono state richieste ora tutte insieme. Il bilancio non è stato redatto per due anni e ora si sono accumulate le spese. Per quanto riguarda la sicurezza, invece, è stato stabilito di procedere ad un programma di manutenzione e Atc si occuperà degli interventi».
Durante l’assemblea condominiale i residenti dei condomini hanno chiesto la possibilità di poter avere delle caldaie autonome nelle proprie abitazioni per poter gestire direttamente le spese del riscaldamento: «L’assemblea di condominio ha votato all’unanimità per richiedere uno studio di fattibilità per risolvere il problema della caldaia e per usufruire dei bonus per fare il cappotto agli edifici - spiegano da Atc. - Per quanto riguarda le morosità, si tratta del risultato di una cattiva gestione dell’amministrazione dei condomini. Atc, tuttavia, ha già ampliato la possibilità di rateizzare gli importi. Inoltre, bisogna tenere presente che gli aumenti delle utenze hanno inciso su questi costi». —