Troppi piccioni in piazza a San Donà. Arrivano il sonar e i farmaci anti-fertilità
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Marin, assessora all’Ambiente: «La distribuzione inizierà la settimana prossima, insieme al monitoraggio dei volatili»
SAN DONA’. Lotta aperta ai piccioni, sonar e un progetto specifico per rendere sterili i volatili. Il problema delle deiezioni sui marciapiedi e il lastricato di piazza Indipendenza sarà risolto con questi due interventi voluti dal Comune di San Donà.
Il sindaco, Andrea Cereser, aveva anticipato che sarebbe stata sperimentata una soluzione all’annoso disago provocato dalla presenza dei piccioni. Così l’assessore ai lavori pubblici e ambiente, Lorena Marin, ha nuovamente azionato i sonar che riproducono il verso dei rapaci per allontanare i volatili impaurendoli.
Sono accesi soltanto alcuni giorni della settimana per non dare modo ai piccioni di abituarsi e capire che si tratta solo di un suono artificiale e che non ci sono in zona falchi o poiane.
Ma il progetto più interessante è quello di utilizzare farmaci che bloccano la riproduzione e che progressivamente li allontanano dal luogo. È il “Progetto Sociale di controllo dei colombi urbani” presentato dall’avvocato di San Donà, Nicoletta Polmonari (https: //progettosocialecolombi. altervista. org/). È garantito il rispetto dell’ambiente e degli animali, impiegando oltretutto l’aiuto di persone appartenenti a categorie deboli e seguite dai servizi sociali.
Il Progetto Sociale, realizzato in partecipazione con l’associazione per la tutela dei consumatori Acquirenti (https: //www. acquirenti. org/), si svilupperà con il monitoraggio iniziale, per la diagnosi della situazione, l’elaborazione di un progetto operativo e l’utilizzo di Ovistop, un medicinale in grado di diminuire la fertilità delle uova dei piccioni e di conseguenza il loro numero.
Segue la formazione e gestione di personale appartenente a categorie deboli e il monitoraggio finale, per la valutazione dei risultati.
«Oltre ai sonar», spiega l’assessore Marin, decisa a risolvere il problema «probabilmente dalla prossima settimana inizierà il monitoraggio che precede l’utilizzo del farmaco per bloccare la fertilità e che sarà distribuito da personale selezionato dai servizi sociali tra le categorie deboli». —