Triestina calcio, l’Unione può sfatare il tabù degli scontri diretti
Con la Pro Vercelli ultima occasione della stagione per conquistare i tre punti in un match che ha un valore doppio
TRIESTE Quella con la Pro Vercelli, per la Triestina, non è solo uno scontro diretto per il sesto posto.
La sfida di domenica è anche l’ultima occasione di questa regular season per vincere finalmente contro una squadra che la precede in classifica, almeno per quando si compete per uno stesso traguardo.
Perché all’ultima giornata arriverà a Trieste il Sudtirol, che però si sta giocando ben altro e bisognerà vedere se quel match sarà decisivo. Certo, la Pro Vercelli è stata battuta all’andata, ma era ben dietro in classifica. Anche il Lecco del resto è stato sconfitto dagli alabardati nella prima parte di stagione, ma viaggiava dietro l’Unione. Invece il cammino disastroso della Triestina contro le grandi del campionato è ben noto. Non è stato un cammino negativo sul piano delle prestazioni, anzi la squadra di Bucchi ha fatto penare Padova, Sudtirol e all’andata e per un tempo nel ritorno anche la Feralpisalò. Sta di fatto che tra decisioni arbitrali discutibili, episodi sfortunati e qualche ingenuità, la squadra alabardata è rimasta praticamente sempre con nulla in mano. Nelle sette partite giocate finora dall’Unione contro le prime quattro in classifica, è arrivato solamente un punto, frutto di un pareggio e ben sei sconfitte. Quasi una maledizione, che si è manifestata in modo ancora più evidente quando la Triestina si è giocata finalmente un match importante per una posizione di valore, ovvero lo scontro diretto con il Renate al Rocco per ambire alla quarta piazza.
Gli alabardati venivano da un periodo estremamente positivo e da un filotto di vittorie, eppure in quella partita andò tutto storto, finì 2-0 per gli ospiti, quasi che una barriera psicologica si fosse alzata di nuovo sul cammino della Triestina al momento del salto di qualità decisivo. Domenica c’è l’ultima occasione della regular season per sfatare finalmente quella maledizione e superare quella barriera.
La Triestina incontrerà una squadra che la precede in classifica e con cui sta duellando spalla a spalla, visto che la Pro Vercelli è avanti di un punto. Insomma è vero che ci si gioca il sesto posto, ma l’Unione si gioca anche qualcosa in più sul piano dell’autostima, della convinzione e dell’approccio mentale.
Inutile sottolineare che vincere finalmente una partita di questo tipo, a questo punto della stagione, sarebbe anche un bel booster psicologico in vista dei play-off.
Una cosa è partecipare alla post-season con uno score di mesi di fallimenti in questo tipo di partite, anche se magari non meritati sul piano delle prestazioni. Un’altra è andarci dopo aver finalmente vinto, oltre che fatto sudare gli avversari. Salirebbe l’entusiasmo per le ultime due partite della stagione e per un possibile assalto al quinto posto, in caso di capitomboli del Lecco.
Ma soprattutto aumenterebbe la convinzione che Bucchi in cuor suo ha già, come ce l’ha ogni giocatore alabardato: che questa Triestina può giocarsela davvero con tutti, anche con le formazioni di vertice, e può anche batterle se finalmente tutta la malasorte che si è abbattuta sull’Unione durante i mesi di campionato, a maggio si girasse finalmente dall’altra parte lasciando un po’ di sereno sull’orizzonte rosso alabardato. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA