Pallanuoto, quel sogno triestino di tornare a giocare in Europa
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Sabato, battendo Ortigia, il team di Samer si qualificherebbe per l’Euro Cup Per la città sarebbe il ritorno di un club in Coppa dopo un lunghissimo digiuno
TRIESTE L’epica Coppa Angloitaliana vinta dai calciatori della Triestina nel 1980 contro lo Sutton United. Gli ottavi di finale nella Coppa Uleb 2002-2003 della Coop Nordest con Pallacanestro Trieste estromessa dai serbi del Košarkaški klub Železnik. Ma anche la strepitosa cavalcata della Pallamano Trieste nella Challenge Cup 2003-2004, conclusasi in semifinale con il ko per opera dei vichinghi svedesi dello Skövde.
Almanacchi alla mano, una squadra sportiva di Trieste, in Europa, non la si vede davvero da un bel po’.
L’ultima formazione ad aver rappresentato l’alabarda fuori dallo Stivale è stata l’Edera, la cui formazione di hockey inline, dopo aver perso nel 2010 al PalaFoschiatti la finale di Confederation Cup contro il Grenoble, l’anno successivo prese parte all’European Champions Cup di Vallolid terminando la sua avventura al sesto posto.
Da lì in poi tanti, tantissimi successi, a livello europeo e pure mondiale, da parte di singoli atleti made in Trieste. Ma nessun riscontro negli sport di squadra.
Domani, (sabato 9 aprile) questo amaro trend potrebbe finalmente cambiare.
SAMER BOYS La Pallanuoto Trieste del presidente Enrico Samer ha un conto aperto con l’Europa. Correva il novembre del 2020 quando il grande virus che ha flagellato l’umanità negli ultimi due anni si abbatté sulla squadra alabardata costringendo il club triestino a dare forfait alla sua prima storica partecipazione all’Euro Cup in programma a Zagabria, una qualificazione fortemente sudata solo pochi mesi prima: troppo alto infatti il numero di contagiati da Covid per poter pensare di rappresentare degnamente Trieste in Europa.
Quella rinuncia provocò una ferita profonda, rimarginatasi con il tempo ma ancora ben visibile sul petto di capitan Ray Petronio e soci, che ora, ad un anno e mezzo da quel sogno infranto, sono ad un passo dal riprendersi la loro rivincita personale e centrare un obbiettivo inedito per la pallanuoto alabardata.
ORTIGIA, ANCORA TU Dopo aver recepito i cambi in corsa al regolamento imposti dalla Federnuoto, il massimo campionato nazionale di waterpolo è oramai giunto al suo epilogo. Mancano solamente 32 minuti al termine del cosiddetto “round scudetto”, sorta di minicampionato riservato alle sette migliori squadre della prima fase della stagione. Tra queste c’è anche la Pallanuoto Trieste, che attualmente occupa il quarto posto, l’ultimo disponibile per essere certa di poter giocare nella prossima stagione l’Euro Cup o addirittura la Champions League. Ma c’è uno scoglio da superare prima di poter festeggiare: l’ostacolo si chiama Ortigia Siracusa.
I siciliani domani (si inizia alle 16.30) saranno ospiti alla Bruno Bianchi in quello che sarà un match da vincere a tutti i costi per evitare di essere scavalcati proprio sul traguardo dalla bestia nera di Trieste: la Rari Nantes Savona. Ortigia evoca inequivocabilmente dolci ricordi per la waterpolo nostrana che nel 2015 ritrovò la serie A1 dopo 53 anni d’assenza proprio grazie alla finale play-off vinta contro i siracusani. Che sia di buon auspicio? Domani pomeriggio la risposta.