Nonantola. «Il polo logistico sarà strategico per O&N Ma i tir non manderanno in crisi il traffico»
L’azienda lo ha specificato dei documenti ufficiali: al Pip-Gazzate saranno riunite le sedi bolognesi, reggiane e veronesi
Nonantola. Un progetto ambizioso e divisivo, su cui c’è tanta confusione. Il comparto industriale ex-Pip Gazzate di Nonantola si appresta a diventare un luogo strategico in regione, con un allargamento di un’azienda già presente, la O&N, che punta a costruire un polo logistico geograficamente centrale. Infatti dalle carte ottenute, che tracciano il perimetro entro il quale l’impresa acquirente dello spazio si vuole muovere, si apprende che «la ditta ha manifestato espressamente al Consorzio delle attività produttive l’intenzione di insediarsi al fine di procedere con la realizzazione di una nuova sede produttiva che riunisca le diverse sedi operative oggi sparse tra le province di Modena, Bologna, Reggio Emilia e Verona».
L’area oggetto dell’intervento sarebbe ampia circa 148mila metri quadrati, delimitati da via Zuccola, via Da Vinci e via Gazzate. Della metratura complessiva, circa 73mila metri quadrati dovrebbero vedere la costruzione di due fabbricati, il primo ampio 60mila metri quadri e il secondo 13mila metri quadri. I restanti sarebbero destinati alla costruzione di parcheggi, strade per la circolazione dei camion verso le baie di carico e alla tutela del verde. Per quest’ultimo si prevede la cessione del 10% della superficie territoriale, e dunque poco meno di 15mila metri quadrati. Oltre alla semina a prato, dovrebbero essere piantati frassini maggiori, aceri campestri e olmi conformemente alle linee guida per la loro salvaguardia.
Infine altri 18mila metri quadrati del terreno di fronte a quello in questione saranno destinati alla costruzione di una vasca di laminazione per contenere eventuali piovaschi e conseguenti allagamenti. Grazie a una serie di delibere da parte della Giunta comunale di Nonantola, i due edifici della O&N potranno raggiungere l’altezza di 16 metri, contro i 12,5 inizialmente previsti, e particolari strutture tecnologiche 30 metri, al contrario dei 21 pattuiti. Da segnalare anche l’aumento della superficie utile che ha raggiunto i 75mila mq, con un aumento di oltre 18mila metri quadrati.
Uno dei temi che più preoccupa i cittadini è quello del traffico. Ogni giorno, al mattino dalla rotatoria Modena fino al ponte della Perlina e alla sera viceversa, la strada che collega Nonantola al capoluogo di provincia è intasata di macchine. Secondo la relazione previsionale di una Srl terza incaricata, però, dalla ditta acquirente, «l’impatto del progetto non incide in modo rilevante sulle condizioni di servizio della rete stradale che rimane pressoché immutata».
Nello specifico, sono stati analizzati due possibili scenari. Nel primo, durante la fascia oraria 7.30-8.30, si ipotizza, in direzione Nonantola, un aumento di 80 veicoli leggeri e 26 mezzi pesanti.
Nel senso opposto, verso Modena, si prevede invece un incremento di appena 7 camion. Il traffico sia su strada che acustico dentro il paese non ne dovrebbe risentire. A subire un decremento sarebbe invece la velocità media con un massimo di 2 chilometri orari in meno. Nel secondo scenario, compreso nell’intermezzo tra le 18.30 e le 19.30, in direzione Nonantola la previsione parla di oltre 10 mezzi pesanti in più e circa 50 macchine. Inversamente l’incremento sarebbe di 7 camion, con la velocità media stimata che risulterebbe di 2.6 chilometri orari in meno rispetto a quella attuale.
La Conferenza dei servizi sta valutando, e lo farà fino al 30 aprile, l’impatto sul traffico. Il progetto appena descritto risale a luglio e risulta essere l’ultimo in ordine cronologico. Esso contiene infatti già il risultato delle trattative tra Amministrazione comunale e azienda acquirente, anche se ulteriori modifiche potrebbero uscire dai tavoli tecnici.
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