Il caso Ronchi dei Legionari: Battistella si schiera con Borgia, ma non si dimette dalla giunta

RONCHI. Si consuma l’ennesimo botto politico, a Ronchi dei Legionari. L’assessore comunale allo Sport e associazionismo, Erika Battistella, ha annunciato che correrà alle prossime elezioni. Ma non accanto a Livio Vecchiet, sindaco che guida la giunta di cui fa parte dal 2 marzo del 2020. Appoggerà Vincenzo Borgia. Ma non rassegnerà le sue dimissioni dall’esecutivo. «Ho preso questa decisione, dopo una lunga riflessione su come poter continuare a essere un punto di riferimento per la collettività e continuare il lavoro che ho svolto. Come consigliere prima e, poi, come assessore, nomina avvenuta dopo il mio passaggio da Insieme per Ronchi (nella quale era stata eletta) ad Amici per Ronchi».

Lista civica di centrodestra formatasi a sostegno della candidatura a sindaco di Vecchiet. «Le mie idee, a cui io resto fedele – continua – sono verso il centrodestra e quindi mi sento di correre a sostegno di Borgia, aderendo a Progetto Fvg. Ho avuto modo di conoscere la referente, Federica Aldrigo, con la quale ho avviato un solido rapporto di fiducia reciproca e di confronto. Nei confronti dell’attuale amministrazione e del sindaco Vecchiet non c’è assolutamente nulla di personale. Per me si tratta di portare avanti un’idea politica in cui credo». Il sindaco, da parte sua, non commenta, ma sottolinea come Battistella sia stata eletta proprio nella sua lista.

Intanto oggi, sabato 9 aprile, si scoprirà qualcosa di più sulla lista civica guidata da Vincenzo Borgia in un incontro che si terrà, alle 11, alla Tenuta Blasig. «Non sarà una presentazione del nostro simbolo e dei nostri candidati – precisa Borgia – ma l’illustrazione del nostro manifesto politico, anche per rendere ben chiaro che la lista civica, proprio per sua definizione, è autonoma, sopra i partiti, guidata da un progetto etico e sorretta da un robusto programma di ciò che si deve fare nell’interesse di tutta la comunità. Per questo – sostiene Borgia – non la si può etichettare, come a qualcuno farebbe comodo, come una lista di centrodestra. La dimostrazione più evidente è che i nostri candidati appartengono alle più diverse aree, compresa la sinistra. Cittadini, con grande presenza femminile, oltretutto, senza trascorsi partitici, uniti dal desiderio di far uscire la città dal suo municipalismo e da una situazione di isolamento che ha penalizzato il territorio, frenato il suo sviluppo, limitato la qualità della vita. Questa voglia di cambiamento l’abbiamo messa a disposizione di tutti, partiti politici in primis. Ci sono stati alcuni che ci hanno avvicinato pensando di usarci, altri che si sono dichiarati disponibili ad accettare la nostra voglia di cambiamento e decisi a sostenere la mia candidatura, pur mantenendo la loro identità, con i loro simboli, la loro campagna elettorale e con i loro candidati. Loro rappresentano il centrodestra, noi siamo la lista civica, con la nostra totale indipendenza».