Trieste, alberghi prenotati al 90% e ristoranti già “sold out”: Pasqua a livelli pre-Covid
Locali esauriti in vista del prossimo weekend. E nelle strutture ricettive oltre ai visitatori italiani tornano pure gli stranieri, a cominciare dagli austriaci
TRIESTE. Ristoranti “sold out” per la domenica di festa e, in alcuni casi, anche prima e dopo, per il sabato di vigilia e per il lunedì dell’Angelo. Alberghi e altre strutture ricettive che continuano a ricevere prenotazioni su prenotazioni, da turisti italiani soprattutto, anche se stavolta non mancano gli stranieri, a cominciare dagli austriaci. E, pure tra gli hotel, ce ne sono alcuni che hanno già tutti i posti letto esauriti.
Pasqua promette il pienone a Trieste. E non accadeva da prima della pandemia. «Siamo tornati ai livelli pre- Covid», sottolinea infatti Federica Suban, presidente provinciale della Fipe: «La gente ha voglia di uscire, di festeggiare, di tornare alla normalità e di godersi una giornata a tavola con gli amici o i parenti. Ricordiamo che lo scorso anno, a Pasqua, il cibo era servito ancora con il solo asporto». Suban testimonia «il tutto esaurito un po’ ovunque nei locali per il pranzo della domenica. Chi non trova posto opta per la cena, per il giorno prima o per Pasquetta. C’è davvero una grande richiesta». La quota principale di clienti è costituita da triestini ma ci sono anche parecchi turisti, «per lo più italiani, in aggiunta a una buona fetta di austriaci, che ormai abbiamo accolto nuovamente da qualche settimana». E per Pasquetta una delle scelte più gettonate, come vuole la tradizione, sarà l’osmiza, con l’auspicio che il quadro meteo sia clemente e permetta alle “frasche” del Carso di sfruttare gli spazi all’aperto, soluzione molto amata pure dai turisti.
Le prospettive risultano essere decisamente positive anche secondo Guerrino Lanci, presidente provinciale di Federalberghi, che parla di stanze occupate «per l’85-90% negli hotel per quanto riguarda le date principali, in particolare la notte del sabato. Anche se ci sono comunque ancora delle disponibilità. Molti arriveranno in città già il 13 o il 14 aprile. In prevalenza gli ospiti del periodo sono italiani, ma anche i turisti stranieri cominciano un po’ alla volta a tornare. Nel nostro caso non siamo ancora ai livelli pre- pandemia, ma siamo sulla buona strada». Un trend confermato a propria volta da Tito Di Benedetto, dal DoubleTree by Hilton: «Siamo al completo, per Pasqua. Il mese di aprile, in generale, registra un’ottima occupazione, superiore al 75-80%. In cima gli italiani, poi i visitatori da Austria, Germania e Croazia». Per Andrea Sinico, presidente regionale del Movimento Imprese Ospitalità (Mio Italia) il momento è all’insegna di «un grande fermento. Sul fronte degli alberghi ci sono tante stanze occupate, su quello dei ristoranti ci sono ancora dei posti liberi che si occuperanno però sicuramente nei prossimi giorni. Speriamo che da maggio cadano anche le ultime restrizioni su Green pass e controlli obbligatori a carico dei locali».
E si tornano a riempire anche molti bed&breakfast, come spiega dal canto suo Fulvia Ercoli, vicepresidente AssoB&B Fvg: «Confermo la buona affluenza, ci sono parecchie richieste, tanti B&B sono occupati da turisti che hanno scelto soprattutto soste brevi, di due o tre giorni». A livello regionale, infine, la presidente di Federalberghi Fvg Paola Schneider sottolinea in una nota come negli ultimi periodi ci sia «un timido ritorno di flussi dall’Est, specie dalla Polonia», mentre la montagna si prepara ad accogliere i prossimi turisti scommettendo sul «desiderio di uscire e di rinfrancare corpo e spirito». Al mare non sono molte le strutture ricettive già aperte a Pasqua, ma chi avvierà l’attività «potrà avere qualche riscontro. E, in generale, flussi più significativi sono probabili con il pendolarismo giornaliero»