Sul palco del ristorante ex cinema torna il teatro del “lomellino” Dario Fo
Commedia del premio Nobel in scena a Valle Lomellina il 7 maggio. Il titolare Marucchi: «Così torniamo alle origini»
VALLE LOMELLINA. La scena è quella del furto in una casa signorile, ma in realtà è solo un artificio ideato da Dario Fo per punzecchiare una borghesia priva di morale. “Non tutti i ladri vengono per nuocere” è la commedia brillante scritta dal premio Nobel con origini sartiranesi e scelta per far tornare gli spettacoli teatrali al cinema Marucchi di contrada della Valle, che da tredici anni ospita un ristorante. Sabato 7 maggio, alle 20.15, la famiglia Marucchi organizzerà una cena seguita dallo spettacolo portato in scena dalla compagnia teatrale "Teatro della nebbia" di Casale Monferrato.
«Finalmente il nostro locale torna alle origini – spiega il titolare Franco Marucchi – La compagnia casalese si esibirà sul palco su cui, dal 1948 al 1975, hanno cantato Adriano Celentano, una giovane Mina che agli esordi si faceva chiamare Baby Gate, Fred Buscaglione e molti altri. Negli anni scorsi abbiamo posizionato una ringhiera, che è comunque asportabile e che infatti sarà tolta per il ritorno degli spettacoli dal vivo. A breve inaugureremo anche una saletta all’interno del nostro piccolo museo del cinema, in cui gli avventori potranno cenare guardando spezzoni di vecchi film, con protagonisti Shirley Temple, Fred Astaire e molte altre stelle di Hollywood e di Cinecittà, per cui non ci sono più diritti d’autore».
Fra un mese, dunque, l’edificio che oggi ospita l’agriturismo affiancato all’azienda agricola che produce e trasforma riso tornerà agli albori con la commedia scritta da Fo nel 1958 per il Piccolo teatro di Milano. E non è un caso che la compagnia casalese abbia scelto proprio il testo di un autore che conosceva bene questa parte di Lomellina: nel paese limitrofo di Sartirana hanno vissuto il nonno Giuseppe Rota, ortolano e burlone conosciuto con il soprannome di Bristìn, e la madre del premio Nobel, Pina Rota.
Prima della rappresentazione teatrale Franco Marucchi, affiancato dal figlio Andrea, proporrà un menu tipicamente lomellino nel locale costruito dai genitori Luigi Marucchi e Giuseppina Pagetti, che fu teatro di avanspettacolo, balera e cinematografo.
Negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso a Valle Lomellina arrivarono i più celebri nomi della musica italiana: da Nilla Pizzi, amante del risotto con le rane cucinato da mamma Giuseppina, a Cinico Angelini, il direttore dell’orchestra Rai originario di Crescentino, al di là del Sesia, e di casa in Lomellina.
«Una volta – ricorda Marucchi – con Angelini arrivò un giovane elettricista, il milanese Giorgio Guidi, che sarebbe diventato famoso con il nome di Johnny Dorelli. Erano gli anni d’oro del nostro cinema-teatro: qui da noi si esibirono Mina e Adriano Celentano, che salì sui gabbioni del luna park imitando uno scimpanzé. Poi c’era Fred Buscaglione: mi ricordo che il 25 maggio 1959 arrivò in paese guidando una Cadillac rosa. Quella sera bevve diverse bottiglie di whisky: io, ancora un bambino, gli recuperai l’ultima disponibile in paese all’albergo Italia. Il suo compenso? 560mila lire». —
Umberto De Agostino