Calcio e inclusione: via alla Quarta e Quinta Categoria in Sardegna
Pronti, via e anche in Sardegna sono ripartiti altri due Tornei che mancavano ancora all’appello delle attività federali: la Quarta e Quinta Categoria. Tornei attesi da due anni di stop e inseriti nel quadro delle attività sportive della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. Prima giornata ufficiale stagione 2021/2022 e il pallone torna così a rotolare.
Stamattina, infatti, sui campi del Centro Federale Tino Carta a Sa Rodia (Oristano) sono scese in campo sette società partecipanti, per iniziare le tre giornate del Torneo (oggi, sabato 9 aprile, il 7 e il 28 maggio).
Via con la sfida di 1° Livello tra Gioventu Assemini Calcio e ASD Una Ragione In Più (0-4), mentre nel 3° Livello il menu proponeva Speedy Sport-ASD Una Ragione In Più (2-1), La Torre-Macomerese Calcio (2-1), Juve Luras-ASD Una Ragione In Più (0-6) e a chiudere Macomerese Calcio-Speedy Sport (3-3).
Non sono voluti mancare a questo sabato tanto atteso il Presidente del CR Sardegna Gianni Cadoni, il Presidente del CRA Sardegna Marcello Angiuoni, i consiglieri del Direttivo del CR Sardegna Gian Piero Pinna, che ha curato l’organizzazione, e Checco Mereu.
“Ci piace vedere tutti i ragazzi giocare a pallone – ha commentato il Presidente Cadoni – e anche oggi è una giornata importante, grazie a chi ha contribuito, al consigliere Pinna che si prodiga nell’organizzazione, al CRA e al Presidente Angiuoni con gli arbitri. Fin dal primo giorno di mandato la vicinanza nel territorio e l’aiuto è stata alla filosofia del nostro operare, oggi continuiamo con più forza ed esperienza”.
Il calcio, quindi, come strumento costante di inclusione, aggregazione e condivisione aperto a tutti e senza barriere.
È con questo spirito che riparte la “Quarta Categoria”, torneo nazionale di calcio a 7 riservato a calciatori e calciatrici con disabilità intellettivo-relazionale e patologie psichiatriche, promosso dalla FIGC con il sostegno e l’adesione di tutte le principali componenti del mondo del calcio.
Nel torneo la maggior parte delle squadre Special coinvolte sono state “adottate” in tutta Italia da Club professionistici di Serie A, Serie B, Lega Pro e LND, che forniscono agli atleti i kit tecnici ufficiali per giocare, con interscambio di attività durante l’anno tra il Club adottante e la squadra affiliata.
Un progetto pioniere e all’avanguardia nel panorama europeo, con l’obiettivo primario di abbattere ogni barriera che ostacoli la piena integrazione e garantire la pratica continuativa del calcio al fine di migliorare le potenzialità fisiche e motorie di ogni atleta.
In bocca al lupo a tutte le squadre sarde, alle atlete e agli atleti che ritrovano la gioia di vestire una maglia e calciare un pallone così tanto attesi in questi anni di pandemia.