Cioffi, patto con la squadra per puntare quota 50 e tenersi stretta l’Udinese
Il tecnico, come aveva anticipato a Venezia, ha parlato di obiettivi con il gruppo
UDINE. Non passerà alla storia per essere famoso come quello di Londra con la Triplice intesa o quello che a Varsavia dava vita alla Cortina di ferro, certo è che il patto stretto martedì 12 aprile all’interno dello spogliatoio dell’Udinese, tra la squadra e il tecnico Gabriele Cioffi, potrebbe davvero arricchire di motivazioni il finale di stagione a tinte bianconere per arrivare là dove da tempo non ci si spinge più: quota 50.
Discorso
Il mister fiorentino l’aveva anticipato dopo aver steso il Venezia in pieno recupero con il colpo di testa di Becao: «Io so quale può essere il nostro obiettivo: il prossimo passo sarà quello di parlare con la squadra, perché sono loro che scendono in campo».
Detto e fatto: ieri, prima dell’allenamento che ha di fatto ripreso la preparazione dell’Udinese in vista del prossimo impegno di campionato, quello di sabato pomeriggio, all’insolito orario delle 14.30, contro l’Empoli. Sarà il primo di una lunga serie, visto che tra il 16 aprile e il 1 maggio ( le ultime date devono essere ancora ufficialmente confermate dalla Lega serie A) l’Udinese affronterà cinque partite. Cinque partite in 16 giorni. Questo è lo “scherzetto” giocato dai recuperi con Salernitana e Fiorentina che saranno affrontate a metà settimana, laddove la già citata Empoli, il Bologna e l’Inter occuperanno i pensieri dei bianconeri nei prossimi tre week-end.
Obiettivo
Ma dove ha posato il mirino Cioffi per comunicare alla squadra il punto d’arrivo a fine stagione? La famosa quota 50, il “muro” in classifica che l’Udinese non scavalca più dalle campagne europee di Francesco Guidolin (66 punti nel 2013) rappresenta il traguardo ambizioso che ieri il tecnico ha sventolato davanti agli occhi della propria squadra come fosse una “muleta”, il drappo di color rosso esibito dal torero, nella speranza che, al di là delle parole, il gruppo trovi le motivazioni giuste per fare più punti possibile in questo finale di stagione. Ne mancano 14, visto che ora in classifica ne ha 36: tanti ma in palio ce ne sono 24, anche se contro la Fiorentina al Franchi e l’Inter allo stadio Friuli, sarà davvero complicato fare bottino.
Ne restano 18 a disposizione tra il doppio impegno con la Salernitana, quelli interni con Empoli e Spezia, quelli esterni con Bologna e Sassuolo.
Motivazioni
È chiaro che per la portata dell’obiettivo e per l’impegno fisico e mentale richiesto, sarà fondamentale la convinzione dello spogliatoio: ecco perché Cioffi ha voluto parlare al gruppo ieri.
Spettatrice interessata la società che ha chiesto al tecnico un finale convincente anche per sottoporgli il rinnovo del contratto che scadrà il 30 giugno. Gino Pozzo attende segnali confortanti e intanto ragiona sulle manovre da fare a fine stagione. Alcune mosse, quelle sui parametri zero Embosele e Lovric, sono già state fatte e ufficializzate sono il preludio a qualche uscita, ma la parola mercato per almeno un mesetto avrà un effetto irritante nella “stanza dei bottoni”.
Inutile parlare di cessioni, del gioiello Molina o del talento di Deulofeu. Ci sarà tempo per lucidarli e metterli in vetrina. Magari con il cartellino del prezzo ritoccato grazie a un finale di stagione a quota 50.