Il cinquantenne di San Canzian scomparso da venerdì ritrovato vivo in un bosco
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Davide Pillai individuato all’interno della radura, infreddolito, scosso e disorientato. È stato trasferito all’ospedale di San Polo per le verifiche e le cure sanitarie
SAN CANZIAN D’ISONZO. Verso le 18 ricerche sospese, allarme rientrato. Davide Pillai è vivo. Il monfalconese di 50 anni, residente a San Canzian d’Isonzo, è stato trovato infreddolito, scosso e disorientato, considerate le precarie condizioni dovute alla lunga permanenza lontano dalla propria abitazione. E’ stato affidato alle cure e ai dovuti accertamenti sanitari, all’ospedale San Polo.
L’uomo, di cui non si avevano notizie da venerdì, pur rimasto per giorni senza cibo, né riparo, non corre pericolo di vita. Un evidente sollievo, e la gioia, per i familiari, ai quali è stato subito comunicato il ritrovamento. Il cinquantenne era all’interno di un boschetto, poco distante rispetto al punto dove questo mercoledì si sono concentrate le ricerche.
Quella di mercoledì è stata un’altra giornata di mobilitazione, alla ricerca di Davide Pillai. Nel frattempo, era stata rinvenuta la sua bicicletta, e vicino, anche le chiavi di casa, in via del Brancolo, località Rondon, a San Canzian d’Isonzo, lungo il canale del Brancolo.
Le verifiche pertanto si sono intensificate nell’area, scandagliando sistematicamente il corso d’acqua, e a terra, le ricerche tra le campagne, strade, stradine e le cascine circostanti.
Un impegno importante di risorse umane, all’opera, fin dalle prime luci del mattino, diverse squadre dei Vigili del fuoco, con i fluviali, i sommozzatori di Trieste, i cinofili, oltre all’elicottero proveniente da Venezia. Ampio pure lo spiegamento dei carabinieri, coordinati dalla Compagnia di Monfalcone, e in supporto inoltre i volontari della Protezione civile.
La Prefettura lunedì pomeriggio, aveva attivato il Piano per le persone scomparse, sulla base delle linee guida del Ministero. È stato un setaccio capillare, l’elicottero dei Vigili del fuoco a sorvolare specchi acquei e spazi terrestri del circondario, fino al Brancolo. E proprio a qualche chilometro di distanza, all’interno della radura, s’era “rifugiato” Davide. I primi a individuarlo, come è stato riferito, sono stati i vigili del fuoco.
Ore di angoscia e di smarrimento per i congiunti che avevano segnalato la scomparsa di Davide alla stazione dei carabinieri di San Canzian d’Isonzo. Era così scattata la «fase di allertamento del piano». Una nota era quindi stata redatta e diramata a tutte le autorità: oltre ai militari di Monfalcone, a Questura, Polizia di Stato, Guardia di finanza, Polizia locale, Vigili del fuoco, Capitaneria di porto. Anche i Comuni del mandamento, limitrofi a San Canzian d’Isonzo, erano stati informati della vicenda.
E infine la felice notizia: Davide è vivo, grazie all’incessante attività di ricerca e all’impegno profuso dalle diverse professionalità coinvolte.