Мы в Telegram
Добавить новость
ru24.net
World News in Italian
Апрель
2022

Guerra Russia-Ucraina, Putin: “Il blitz economico dell’Occidente è fallito”. Poi premia la brigata accusata del massacro di Bucha. Attacchi a Leopoli, Dnipro e Kharkiv

0
Guerra Russia-Ucraina, Putin: “Il blitz economico dell’Occidente è fallito”. Poi premia la brigata accusata del massacro di Bucha. Attacchi a Leopoli, Dnipro e Kharkiv

Consegnato da Kiev il questionario per l’adesione alla Ue. Novaya Gazeta: morti 40 marinai nell’affondamento della nave Moskva. L’Arcivescovo di Kiev: «Nelle ultime 24 ore tornati più cittadini di quanti sono sfollati»

Dopo l'assedio, sempre più serrato di Mariupol, con la ripresa oggi dei bombardamenti martellanti sulle acciaieria di Azovstal, e l'imposizione di un pass per entrare e uscire dalla città, gli attacchi delle forze militari russe si stanno concentrando nella regione di Lugansk (est) con la presa della città di Kreminna, della quale hanno ora il controllo, secondo quanto riferito su Telegram dal capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, citato da Ukrinform, che spiega l'impossibilità di evacuare i civili. Un altro attacco più grave, sempre stamani, è stato sferrato nella regione di Leopoli, secondo quanto riferisce il governatore, citato dalla Bbc, con un bombardamento missilistico che ha fatto sei vittimi, tra queste anche un bambino e 8 feriti. Due missili russi invece hanno colpito la città di Dnipro, nell'Ucraina centro-orientale, due i feriti: lo ha riferito, su Telegram, il capo dell'amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko. Distrutte anche alcune infrastrutture ferroviarie, riporta la Cnn. I missili hanno colpito i distretti di Synelnykiv e Pavlograd. La vicepremier Iryna Vereshchuk teme che oggi siano attivi corridoi umanitari ma ne chiede l’apertura. La violenta offensiva, che coinvolge soprattutto l'est del Paese era stata prevista dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky tornato a chiedere armi all'Occidente definendo ogni ritardo nelle forniture come un «permesso alla Russia per uccidere» la sua gente.

Incrociatore Moskva: il video del rogo dell'ammiraglia russa affondatafoto da Quotidiani localiQuotidiani locali
La Novaya Gazeta ha ieri raccolto la testimonianza della madre di un membro dell’equipaggio della nave ammiraglia russa Moskva: morti 40 marinai nell’affondamento. 

L’editoriale di Massimo Giannini – Se solo il Papa spera nella pace
L’intercettazione – “Vai e stupra le ucraine”, così la moglie di un soldato russo autorizzava le violenze
Il retroscena – Così l’esercito ucraino è stato trasformato dall’Occidente
L’analisi/1 – Nella Stalingrado ucraina dove la resa è impossibile
L’analisi/2 – Così Mosca ha trasformato l’Ucraina nel Terzo Reich
Il caso – Porti italiani off limits: mobili, cucine e bagni nell’ultima nave russa salpata da Venezia
Come donare – Aderisci alla raccolta fondi per l’Ucraina di Specchio dei Tempi

Segui la diretta ora per ora

18.35 – Il Cio non sospende i membri russi
Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) ha affermato di non aver sospeso i membri e membri onorari russi perché, rifacendosi alla Carta olimpica, «non sono rappresentanti del loro Paese all'interno del Cio». A chiedere di valutare l'esclusione dei quattro membri russi del Cio - due effettivi e due onorari - era stato il ministro dello sport svizzero e membro del Consiglio federale Viola Amherd che aveva scritto al presidente del Cio, Thomas Bach. Il Cio ha precisato che «in questo momento non ci sono riunioni che includono i membri del Cio russi». Il Cio, a seguito dell'invasione militare russa in Ucraina, aveva raccomandato alle Federazioni internazionali di bandire atleti e funzionari di Russia e Bielorussia dalle loro competizioni esortandoli a spostare gli eventi in precedenza assegnati nei due Paesi.

18.30 – Mosca conferma la morte di un marinaio di 19 anni sulla Moskva
Il ministero della Difesa russo ha confermato la morte di un giovane coscritto, di 19 anni, che era a bordo dell'incrociatore russo Moskva. A ricevere la notizia è stata la madre del ragazzo, Yulia Tsyvova, secondo quanto riporta il Guardian. «Aveva solo 19 anni, era un coscritto», ha detto Tsyvova, che ha pianto mentre parlava al telefono. «Non mi hanno detto nient'altro, nessuna informazione su quando sarebbe stato il funerale». I familiari dei membri dell'equipaggio della Moskva da giorni stanno chiedendo alle autorità quale sia stato il destino dei loro cari, molti dei quali erano coscritti ma Mosca ha cercato di non far filtrare informazioni a riguardo. Il numero totale di morti, feriti e dispersi rimane un segreto di Stato.

18.25 – Un altro colpo alla Marina russa, ucciso il comandante della Kunikov
Dopo l'affondamento dell'incrociatore Moskva la Flotta russa del Mar Nero perde anche uno degli ufficiali più alti in grado. Infatti è morto oggi il comandante della nave da sbarco russa “Caesar Kunikov”, Alexander Chirva. Lo annuncia su Telegram il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev. Il capitano della nave, che fa parte della 197esima brigata da sbarco della flotta russa del Mar Nero, è morto a causa delle ferite riportate verosimilmente in occasione dell'attacco dagli ucraini lo scorso 24 marzo, in cui era stata distrutta un'altra nave da sbarco, la Saratov. In quell'occasione la Caesar Kunikov e la sua “gemella” Novocherkassk erano state viste lasciare il porto di Berdiansk. In una foto la Kunikov, in grado di trasportare tank e reparti di fanteria, era stata ripresa in preda alle fiamme. «Il suo coraggio, professionalità ed esperienza hanno salvato la vita ai membri dell'equipaggio. Ricorderemo per sempre il nostro eroe», promette Razvozhayev. Chirva, capitano di terzo grado, era nato a Sebastopoli, in Crimea, e aveva combattuto nel 2015 e nel 2016 in Siria.

18.20 – Yellen boicotterà alcune sessioni G20 per presenza Russia
Il segretario al Tesoro americano Janet Yellen boicotterà alcune delle riunioni del G20 in programma nei prossimi giorni a Washington a margine dei lavori del Fmi. Yellen eviterà alcune sessioni in cui è presente la Russia ma parteciperà a quelle riguardanti le ricadute economiche dell'invasione dell'Ucraina. Secondo quanto riferito dal Tesoro americano, infatti, Yellen non vuole che la presenza della Russia fermi il lavoro degli Stati Uniti e degli alleati nell'ambito del G20.

18.02 – Russia espelle diplomatici bulgari
La Russia ha espulso alcuni dipendenti dell'ambasciata bulgara a Mosca. Lo ha riferito il ministero degli Esteri russo, citato da Interfax. «Il 18 aprile, l'ambasciatore della Repubblica di Bulgaria presso la Federazione Russa Atanas Krystin è stato convocato al Ministero degli Esteri russo, dove gli è stata consegnata una nota del ministero che dichiarava “persona non grata” i dipendenti dell'Ambasciata bulgara a Mosca», si legge nella dichiarazione pubblicata sul sito web del ministero degli Esteri russo. La nota non specifica il numero di diplomatici espulsi. Il ministero degli Esteri russo ha spiegato che la decisione è stata presa in risposta all'espulsione avvenuta a marzo di dieci diplomatici russi da Sofia.

17.52 – Arcivescovo Kiev: “Abbiamo sempre voluto ciò che ci appartiene”
«Vediamo come l'occhio malvagio e avido di colui che vuole trascinare il mondo intero nella tomba con sé, sta attaccando l'Ucraina. L'Ucraina non ha mai voluto le cose altrui. Abbiamo sempre voluto solo le cose che ci appartengono». Lo sottolinea l'arcivescovo di Kiev nel suo videomessaggio quotidiano. «E oggi, – dice Sviatoslav Shevchuk – difendendo la nostra Patria, difendiamo ciò che può veramente riempire il cuore umano della pienezza di vita».

17.50 – Arcivescovo Kiev: “In ultime 24 ore tornati più cittadini di quanti sono sfollati”

«Oggi abbiamo una buona notizia. Nelle ultime 24 ore, in Ucraina sono tornati più cittadini di quanti ne siano partiti. Vediamo che l'Ucraina sta ricominciando a raccogliere i propri figli che cercano di realizzare i sogni più grandi dei loro cuori nella loro patria». Lo fa sapere l'arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk nel videomessaggio del 54esimo giorno di guerra in Ucraina. Shevchuk ringrazia «tutte le missioni diplomatiche di tutte le ambasciate che sono tornate a Kiev nelle ultime due settimane, tutti coloro che oggi hanno il coraggio di sostenere il nostro Stato, di venire da noi, di insegnare, insieme a noi, a se stessi e al mondo a desiderare il Grande».

17.48 – Offerti 600 dollari a combattenti siriani per unirsi a Mosca
Funzionari e attivisti statunitensi che monitorano la situazione in Siria affermano che i russi stanno reclutando attivamente combattenti esperti per impiegarli nella guerra contro l'Ucraina. Rami Abdurrahman, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede nel Regno Unito, ha riferito che circa 40.000 persone si sono registrate finora con l'esercito russo e con il gruppo Wagner. Rayan Maarouf di Suwayda24, un collettivo di attivisti che segue le attività dell'Isis nel deserto siriano, ha affermato che ai combattenti sono stati promessi non meno di 600 dollari al mese, una somma di denaro enorme per i siriani, colpiti da una vasta disoccupazione. Gli analisti affermano che è più probabile che i combattenti dalla Siria vengano schierati in Ucraina nelle prossime settimane, soprattutto dopo che il generale Alexander Dvornikov è stato nominato a capo dell'offensiva militare. Dvornikov conosce bene le forze paramilitari addestrate dalla Russia in Siria.

17.29 – Attacchi in regione Zaporizhzhia, un bimbo morto e una 14 enne ferita
Un bambino è morto e una 14enne è rimasta ferita nei bombardamenti di oggi nella regione di Zaporizhzhia, in particolare contro la città di Orikhiv e sul villaggio di Preobrazhenka nel distretto di Pologi. Lo rende noto la Procura, che ha aperto un'indagine preliminare sull'accaduto. Da quanto ricostruito dall'ufficio del procuratore regionale di Zaporizhzhia le truppe russe hanno colpito con lanciarazzi multipli e artiglieria abitazioni e altri edifici civili. La 14enne ferita è attualmente ricoverata in ospedale.

17.15 – Kiev: rimossi finora 16 mila ordigni esplosivi nella regione
Nella regione di Kiev sono stati rimossi quasi 16mila ordigni esplosivi (esattamente 15.993) dopo l'occupazione russa, tra cui 661 nelle ultime ventiquattro ore. È quanto si apprende da fonti di Kiev. Alla periferia della capitale, verso le città distrutte del nord, sono stati costruiti una serie di ponti temporanei per facilitare i collegamenti.

17.10 – Putin premia la brigata accusata del massacro di Bucha
Il presidente russo Vladimir Putin ha insignito di una onorificenza la brigata dell'esercito che è stata accusata dei massacri commessi nella cittadina ucraina di Bucha. - Il presidente russo ha motivato l'onorificenza con «l'eroismo» della 64esima brigata fucilieri motorizzati. Lo riferisce il Cremlino, informando che Putin ha emanato un decreto che accorda il «titolo onorifico di Guardia» all'unità militare, a seguito dell’«eroismo e della tenacia, della determinazione e del coraggio» dei suoi componenti.

17.00 – Viminale accolti in Italia 96.512 profughi
Sono 96.512 i profughi ucraini accolti finora in Italia: 49.900 donne, 11.479 uomini e 35.133 minori. Rispetto a ieri - informa il Viminale - l'incremento è di 560 ingressi nel territorio nazionale. Le destinazioni principali restano Milano, Roma, Napoli e Bologna.

16.55 – Consegnato da Zelensky il questionario per l’adesione alle Ue
Il presidente Volodymyr Zelensky ha consegnato al capo della delegazione dell'Unione europea in Ucraina Matti Maasikas il questionario compilato per ottenere lo status di Paese candidato all'adesione all'Ue. Lo rende noto la presidenza ucraina sul suo sito. Zelensky ha affermato che i passi avanti di Kiev verso l'Ue arrivano in un momento molto tragico in cui molti ucraini che professano valori europei stanno perdendo la vita. «Tuttavia, il popolo ucraino è unito da questo obiettivo: sentirsi su un piano di parità, parte dell'Europa, parte dell'Unione europea», ha affermato. Il questionario era stato consegnato a Zelensky dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante la visita a Kiev insieme all'alto rappresentante dell'Ue Josep Borrell. «Oggi abbiamo fatto un altro passo per l'adesione del nostro Paese all'Unione europea – ha commentato lo stesso presidente –. Ciò verso cui il nostro popolo sta andando e per cui combatte».

16.25 – Guterres ha sentito Erdogan: “Servono corridoi umanitari”
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha sentito ieri il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, e gli ha espresso il suo «continuo sostegno al ruolo di Istanbul in relazione alla guerra in Ucraina». Come riferito in una nota, Guterres ha anche «ribadito la necessità di corridoi umanitari per la distribuzione degli aiuti e l'evacuazione delle persone».

16.20 – Dalla Moldavia nessun aiuto militare all’Ucraina
La Moldavia non fornirà assistenza militare all'Ucraina. Lo ha detto la premier moldava, Natalia Gavrilita, in una conferenza stampa. «La Moldavia sostiene l'Ucraina e i suoi cittadini in un modo diverso: accogliendo rifugiati, provvedendo aiuti di tipo umanitario e aderendo a tutte le sanzioni internazionali di carattere bancario e finanziario nei confronti della Russia» ha detto la premier. «Sono più di 90 mila i rifugiati dall'Ucraina in Moldavia e li stiamo provvedendo di tutti gli aiuti necessari. Per quel che riguarda l'assistenza militare, ci sono altri Paesi meglio equipaggiati e più sviluppati che hanno le risorse economiche per offrire questo tipo di supporto».

16.15 – Battaglione Azov: “La difesa di Mariupol continua”
«Continua la difesa di Mariupol. Nonostante le forze schiaccianti del nemico, i combattenti del reggimento Azov contrattaccano». Lo scrive su Telegram il battaglione Azov impegnato nella difesa di Mariupol, pubblicando un video dei combattimenti.

16.05 – Kiev: liberati diversi insediamenti intorno ad Izyum
Le forze armate hanno liberato diversi insediamenti intorno alla città di Izyum, nella regione di Kharkiv. Lo ha fatto sapere - riferisce Ukrinform - durante un briefing Oleksandr Motuzyanyk, portavoce del ministero della Difesa. «Sì, posso confermarlo. Numerosi insediamenti sono stati liberati dall'esercito ucraino a seguito di intense ostilità – ha detto – , aggiungendo però di «non poter fornire ulteriori informazioni». Motuzyanyk ha aggiunto che la maggior concentrazione di unità russe nel distretto di Izyum è in direzione di Slobozhansky, perché «è da lì – ha spiegato – che cercheranno di sviluppare un'offensiva a Est».

16.00 – Vola il prezzo del mais alla Borsa di Chicago
Vola del 2,2% il prezzo del mais alla borsa merci di Chicago sui timori di scarsità derivanti dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni alla Russia, forti paesi esportatori. Il future sul mais scambia così a 8,0075 dollari al bushel (staio) superando la soglia degli 8 dollari che non toccava dal 2012 quando aveva raggiunto il massimo storico di 8,49 dollari. Come sottolinea la Bloomberg malgrado cresca la domanda per il prodotto Usa, anche da parte della Cina, il rialzo dei prezzi dei fertilizzanti sta spingendo gli agricoltori americani a sostituire il mais con la soia che ne richiede una minore quantità.

15.50 – Bombardato a Kharkiv un parco giochi: due morti
Bombardato questa mattina a Kharkiv il parco giochi nel distretto di Osnovyansky. Nell'attacco, avvenuto intorno alle 11.50, sono morti un uomo e una donna e sono stati danneggiati alcuni edifici residenziali. Lo rende noto la Procura, che ha avviato un'indagine preliminare per violazione del diritto di guerra e omicidio premeditato, sotto la guida dell'ufficio del procuratore regionale di Kharkiv.

15.50 – La Banca Mondiale discute del prossimo finanziamento dell’Ucraina
La Banca Mondiale sta discutendo la prossima fase di finanziamento per l'Ucraina e si aspetta che altri Paesi annuncino contributi al Paese questa settimana attraverso il fondo fiduciario multi-donatori. Lo ha reso noto il presidente della World Bank David Robert Malpass.

15.45 – Vicepremier: “Inviata la prima parte del questionario di adesione alla Ue”
«La prima parte del questionario per l'adesione all'Unione europea è stata inviata alla Commissione –. Lo annuncia su Twitter la vicepremier Olga Stefanishina –. Come promesso dal presidente Zelensky, l'Ucraina ha compilato il documento in una settimana e abbiamo già cominciato a lavorare sulla seconda parte».

15.40 – La Banca Mondiale taglia le stime di crescita globali a causa della guerra
La Banca Mondiale taglia le stime di crescita globali. Nel 2022 il pil crescerà del 3,2%, meno del 4,1% inizialmente previsto, a causa dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. L'istituto annuncia inoltre un pacchetto di misure da 170 miliardi di dollari, maggiore di quello dispiegato per il Covid da 157 miliardi, per aiutare i suoi membri ad affrontare le crisi in corso.

15.25 – Ex consigliere di Putin: “Moskva colpita da un missile Nato”
Il commentatore politico ed ex consigliere di Putin, Sergei Markov, ha dichiarato in un'intervista alla Bbc che il missile che ha colpito e affondato la nave da guerra russa Moskva era della Nato ed era stato trasferito in Ucraina a gennaio. Nel corso dell'intervista – riporta The Guardian – Markov ha ammesso che la perdita della nave è stata un fallimento da parte dell'esercito russo, spiegando però che c'è è dovuto al fatto che la Russia sta combattendo non solo l'Ucraina, ma una coalizione di grandi Stati, inclusi gli Usa.

Missili su Leopoli, il governatore: "Quello all'autofficina è un attacco barbaro. Ecco quanti sono i morti e i feriti"foto da Quotidiani localiQuotidiani locali

15.20 – Comandante dei marines scrive al Papa: “Aiuti a salvare la popolazione di Mariupol”
«Il comandante dei marines a Mariupol Serhij Volyna ha scritto una lettera a Papa Francesco chiedendogli di salvare la popolazione della città sotto assedio: “Sono sicuro che Lei non abbia visto cosa stia accadendo. È l'inferno sulla Terra. È il momento di aiutare, e non solo con le preghiere. Salvi le nostre vite dalle mani di Satana”». Lo twitta l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash.

15.10 – Kiev: “Oltre 20mila invasori morti senza sapere per costa combattevano”
«Più di 20.000 invasori sono già morti nella guerra in Ucraina, non sapendo per cosa stavano combattendo. E finché non lasceranno la nostra terra, le loro perdite aumenteranno». Lo scrive sui suoi canali social il Servizio di sicurezza dell'Ucraina (Sbu), diffondendo una chat privata tra due amici del Daghestan, una Repubblica della Federazione russa nel Caucaso settentrionale, in cui il primo, impegnato nei combattimenti, sconsiglia all'altro di partire, perché «questa non è la nostra guerra. Lascia che i russi, se necessario, combattano per se stessi. Stai fermo».

15.00 – L'ambasciatore russo in Usa: “Non sento Putin da 5 anni perché la Fbi mi controlla”
Casa Bianca e il dipartimento di Stato non rispondono alle sue chiamate, senatori e deputati non vogliono avere nulla a che fare con lui. Anatoly Antonov, l'ambasciatore russo a Washington, si sente «isolato» e non solo dall'amministrazione Biden. Il diplomatico non parla con Vladimir Putin da cinque anni, da quando è arrivato negli Stati Uniti. «E perché dovrei parlarci? Per dare all'Fbi una possibilità di ascoltare tutto quello che ha da dirmi», dice il diplomatico in un'intervista a Politico. Nonostante la mancanza di contatti, Antonov respinge le notizie secondo cui il leader del Cremlino non viene informato sull'andamento della guerra. «Sa tutto – dice –. Studia a fondo ogni rapporto che riceve dai servizi, e solo dopo prende le decisioni».

14.50 – L’Isis: “Sfruttare la guerra in Ucraina per attaccare l’Europa distratta”
Sfruttare la guerra in Ucraina come elemento di distrazione per condurre attacchi in Europa e rivendicare gli ex leader uccisi. È questo l'appello rivolto dallo Stato Islamico (Isis) ai suoi miliziani. «Annunciamo, con l'aiuto di Dio, l'inizio di una battaglia benedetta per rivendicare i due sceicchi Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi e Sheikh al-Muhajir Abu Hamzah al-Qurayshi», ha detto il nuovo portavoce dell'Isis, Abu Omar al-Muhajir, in un messaggio audio diffuso su Telegram. Invitando tutti i jihadisti a riprendere gli attacchi in Europa e a trarre vantaggio dalla guerra in Ucraina, il portavoce dell'Isis si è rivolto «a tutti i leoni del Califfato e ai combattenti dello Stato Islamico ovunque. Se colpite, colpite duramente in modo da causare dolore e terrorizzare». Si spera, ha aggiunto il portavoce del gruppo jihadista, che la guerra in Ucraina non termini fino a quando non verranno bruciati «i crociati e distrutti i loro territori». A marzo l'Isis ha confermato la morte del suo ex leader al-Qurayshi, ucciso all'inizio di febbraio in un'operazione militare Usa nel nord ovest della Siria, e la nomina di Abu al-Hassan al-Hashimi come successore.

14.45 – Unhcr: quasi 5 milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina
Sono quasi cinque milioni le persone che hanno lasciato l'Ucraina dall'aggressione militare lanciata dalla Russia lo scorso 24 febbraio. Lo ha reso noto l'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati, parlando di 4.934.415 profughi. Si tratta in maggior parte di donne e bambini, precisa l'Unhcr. L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) precisa che anche 215mila persone di nazionalità non ucraina, in gran parte studenti e lavoratori immigrati, si sono trasferiti in Paesi vicini dopo lo scoppio della guerra.

14.35 – La vicepremier ucraina: “Aprite un corridoio umanitario da Mariupol a Berdyansk”
«In relazione all'aggravarsi della situazione a Mariupol, mi rivolgo alla leadership politico-militare della Federazione Russa: chiediamo l'apertura di un corridoio umanitario da Mariupol a Berdyansk per i civili». Lo scrive su Telegram la vicepremier ucraina Iryna Vereschuk. «Separatamente - aggiunge - chiediamo un corridoio umanitario urgente dal territorio dello stabilimento Azovstal per donne, bambini e altri civili». Rivolgendosi ancora ai russi, Vereschuk li avverte: «Il vostro rifiuto di aprire questi corridoi umanitari sarà in futuro motivo per perseguire tutti coloro che sono coinvolti in crimini di guerra».

14.20 – Putin: “Il blitz economico dell’Occidente è fallito”
La situazione economica in Russia «si sta stabilizzando», così come l'inflazione, con il rublo che torna ai livelli di prima dell'inizio della guerra in Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass. Il «tentato blitzkrieg economico dell'Occidente contro la Russia è fallito, gli stessi iniziatori delle sanzioni sono stati danneggiati – sono le parole dello Zar –. Il calcolo doveva minare rapidamente la situazione finanziaria ed economica del nostro Paese, provocare il panico nei mercati, il crollo del sistema bancario, una carenza su larga scala di merci nei negozi», ha dichiarato e, allo stesso tempo, sottolineato che «possiamo già affermare con sicurezza che una tale politica nei confronti della Russia e' fallita, la strategia della guerra lampo economica è fallita».

14.10 – Kiev: minacce ai familiari dei russi che rifiutano di combattere
I russi che si rifiutano di combattere in Ucraina vengono minacciati di rappresaglie contro i loro familiari: lo rivela l'intelligence di Kiev, secondo quanto riporta Unian. In un messaggio pubblicato su Facebook, la direzione dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino ha inoltre reso noto che un crescente numero di soldati russi si rifiuta di partecipare alla guerra contro l'Ucraina. «L'ondata di rifiuti di partecipare alla guerra contro l'Ucraina continua nell'esercito russo - si legge nel messaggio -. È stato confermato che tra i “soldati a contratto” nelle unità della 150ma divisione motorizzata dell'8a armata del distretto militare meridionale della Forze armate russe, il numero dei rifiuti ha raggiunto il 60-70% del totale del personale». Allo stesso tempo, gli alti ufficiali dell'esercito, inclusi gli ufficiali dell'Fsb (i servizi d'intelligence russi) «lavorano» con i militari che si rifiutano di andare in Ucraina: «Le persone vengono persuase a prendere parte ad azioni offensive. In caso di rifiuto ripetuto, vengono minacciate di rappresaglie contro i loro parenti», sottolinea messaggio.

13.16 – Irpin, completata l’indagine su 269 civili uccisi dai russi
Sono 269 i cadaveri esaminati dalla polizia ucraina a Iripin, dove gli agenti hanno completato le azioni investigative necessarie a registrare i crimini di guerra della Federazione Russa. Lo rende noto Serhiy Panteleev, primo vice capo dell'indagine del Dipartimento della Polizia Nazionale: «Finora abbiamo esaminato 269 corpi di abitanrti di Irpin. Sono stati consegnati per esami forensi pertinenti e per verificare la causa della morte. Ora potranno essere consegnati ai parenti per la sepoltura».

14.10 – Bombardata per tutta la notte Kramatorsk, distrutti otto edifici
Otto edifici residenziali e scuole sono stati distrutti la notte scorsa da un bombardamento russo a Kramatorsk, nell'Ucraina orientale, la città dove il 9 aprile sono rimasti uccisi più di 50 civili mentre aspettavano i treni per l'evacuazione. Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Unian. «Almeno otto case, scuole e infrastrutture sono state distrutte. I bombardamenti di artiglieria lungo l'intera linea del fronte non si sono fermati per tutta la notte. L'esercito russo ha sparato più intensamente nelle direzioni Mariinsky, Avdiivsky e Ocheretinsky. Le forniture di elettricità e gas sono state interrotte».
13.58 – Nardella incontra il sindaco di Melitol: “Città europee pronte ad aiutare la ricostruzione”
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha incontrato oggi a Palazzo Vecchio Ivan Fedorov, primo cittadino di Melitopol, rapito a marzo dalle truppe russe. Fedorov era accompagnato dall'ambasciatore Yaroslav Melnyk. «Ho assicurato a Fedorov tutto l'aiuto di Firenze e con Eurocities, l'associazione delle più importanti città europee che presiedo- afferma Nardella-. Organizzeremo iniziative già nelle prossime settimane per supportare la ricostruzione e per concretizzare il nostro impegno verso l'Ucraina».

13.50 – In rete il primo video dell’attacco all’incrociatore Moskva
Sui social circola quello che sarebbe il primo video - non confermato - dell'attacco alla nave da guerra russa Moskva, affondata questa settimana nel Mar Nero. Secondo la versione di Kiev e degli Usa ad affondare la nave sono stati due missili ucraini. Mosca nega, parla di un incendio seguito all'esplosione delle munizioni a bordo e sostiene che l'affondamento è avvenuto nel corso di una tempesta mentre l'imbarcazione veniva rimorchiata in porto.

13.44 – Dopo l’Italia anche la Spagna riapre l’ambasciata a Kiev
La Spagna riaprirà la propria ambasciata a Kiev nei prossimi giorni. Lo ha annunciato il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. Il personale diplomatico spagnolo era stato evacuato in Polonia poco dopo l'invasione russa del 24 febbraio. «Riapriremo la nostra ambasciata a Kiev a breve, nei prossimi giorni, per dimostrare ancora una volte che il governo spagnolo, la società spagnola, è a fianco del popolo dell'Ucraina», spiega Sanchez.

13.32 – Chiesa greco-cattolica: “A Leopoli la gente ha paura. 60 edifici di culto distrutti”
Sos di don Taras Zheplinskyi (dipartimento di comunicazione della Chiesa greco-cattolica ucraina) dopo i missili alla stazione di  Leopoli. «E’ un punto sensibile in cui arriva tutto il flusso dei rifugiati che si muove dal Nord e dall'Est del Paese per prendere poi la strada versi i diversi paesi d'Europa. Fino ad oggi Leopoli era una regione abbastanza pacifica anche perché è la città che accoglie tantissimi rifugiati. Ora si ha paura. Non sappiamo cosa aspettarci. Oltre 60 sono state attaccate, alcune completamente distrutte, durante questi 54 giorni di conflitto. I russi non si sono fermati di fronte a niente. Come nelle città martoriate di Sumy e Chernihiv».

13.22 – Kiev: “Oltre un milione di persone tornate in patria”
Oltre un milione di persone che avevano lasciato l'Ucraina a causa della guerra sono tornate in patria da quando è iniziata l'invasione russa il 24 febbraio. Il portavoce del Servizio delle guardie di frontiera del Paese, Andriy Demchenko precisa che il 16 aprile il numero di persone entrate in Ucraina ha superato quello di coloro che l'hanno lasciata per la prima volta dall'inizio della guerra.

13.15 – Generale Tricarico: “Crescono i timori per l’opzione nucleare”
Afferma il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare: «Col passare dei giorni del conflitto in Ucraina l'opzione nucleare viene evocata purtroppo con maggiore concretezza e il timore è che man mano si stringe il “cappio” attorno al collo di Putin la possibilità di fare ricorso alle armi nucleari diventi sempre più una prospettiva concreta». E aggiunge: «Lo stesso Medvedev ha evocato l'arma nucleare dopo che Finlandia e Svezia hanno detto di voler entrare nella Nato».

13.10 – Kiev: “La Russia prepara un’operazione di disinformazione a Kherson”
Le forze russe hanno in programma un'operazione “false flag” a Kherson, dove avrebbero intenzione di attaccare e accusare in modo falso l'esercito dell'Ucraina. Lo riferisce il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk, sottolineando che l'obiettivo di Mosca è quello di usare questa operazione per giustificare un «salvataggio della città» attraverso un referendum.

12.57 – Mariupol, bombardamenti sull’ acciaieria Azovstal: “L’esercito russo attacca con tutte le armi”
Le forze russe stanno bombardando da questa mattina l'acciaieria Azovstal a Mariupol, ultimo bastione della difesa ucraina nella città portuale sud-orientale. Lo scrive su Telegram, il consigliere comunale Petro Andriushchenko, che accusa la Russia di cercare di intrappolare coloro che difendono la città. «I combattimenti nel quartiere della riva sinistra (Livoberezhnyi) sono in corso da tutto il giorno- racconta Andriushchenko-. L'esercito russo continua a sparare e a bombardare Azovstal con tutte le armi». 

12.53 – Autorità Khakiv: “Oggi non uscire dai rifugi”
Le autorità ucraine hanno invitato la popolazione di Kharkiv a non uscire dai rifugi per tutta la giornata di oggi. «Le truppe russe continuano a bombardare», è l'appello diffuso su Telegram dal canale Ukrinform, «E’ necessario rimanere nei rifugi anche in assenza di sirene antiaeree». Nelle ultime 24 ore sono stati nove i civili uccisi e 25 i feriti nei nuovi bombardamenti che hanno colpito la regione di Kharkiv. 

12.47 – “Sembrava un terremoto, tremava tutto”. Il racconto dei testimoni dell’attacco missilistico a Leopoli
«Sembrava un terremoto, le porte di casa hanno tremato nonostante abitiamo a distanza di dieci chilometri dall'esplosione». Sono i racconti di alcuni testimoni raccolti dalla Bbc dopo il lancio di missili su Leopoli. Gli abitanti intervistati si dicono arrabbiati e chiedono a quanta altra distruzione l'Occidente è disposto ad assistere prima di fornire più armi per aiutare l'esercito dell'Ucraina. «Siamo in ansia, abbiamo il vuoto dentro. Perché noi? Non capiamo a cosa serva tutto questo», ha detto una donna, Myroslava, raccontando che si trovava nelle vicinanza al momento dell'attacco.

12.35 – Anche una donna che era andata a prendere l’acqua tre le tre vittime dell’attacco a Kharkiv
È di almeno 3 morti e 3 feriti il bilancio di un attacco che ha colpito oggi una zona residenziale di Kharkiv, nell'est dell'Ucraina. Lo riferiscono giornalisti di Associated Press sul posto, precisando che una delle persone rimaste uccise è una donna che stava andando a prendere l'acqua sotto la pioggia: è stata trovata distesa a terra, insanguinata, con una tanica d'acqua e un ombrello vicino al corpo.

12.24 – Due prigionieri britannici sulla tv russa: “Scambiateci con Medvedechuk”. La video-risposta ucraina
Due cittadini britannici che combattevano in Ucraina e fatti prigionieri dalle forze di Mosca hanno lanciato sulla Tv russa un appello al primo ministro di Londra, Boris Johnson, chiedendogli di facilitare il loro scambio con il politico filo-russo Viktor Medvedchuk che a sua volta ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin e a quello ucraino Volodymyr Zelensky di essere scambiato «con i difensori e i civili di Mariupol». Il video appello di Medvedchuk è stato diffuso dalle forze della sicurezza di Kiev.

12.16 – Il Cremlino incolpa Kiev dello stallo nei negoziati 
«La dinamica dei colloqui con Kiev lascia molto a desiderare», afferma il Cremlino nel giorno in cui l'offensiva russa in Ucraina sembra accelerare. Mosca accusa gli ucraini di «non essere coerenti" e non rispettare i punti già concordati», riporta la Tass.

11.40 – Kreminna, russi sparano a civili in fuga, 4 morti
Quattro civili che tentavano di fuggire questa mattina da Kreminna, città nella regione di Lugansk da oggi sotto il controllo di Mosca, sono stati uccisi dai soldati russi: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai. Lo riporta Unian. "La mattina del 18 aprile, i residenti di Kreminna hanno cercato di evacuare con i propri veicoli. I russi hanno aperto il fuoco su un'auto con civili a bordo. Quattro persone sono rimaste uccise. Una persona gravemente ferita è ancora sul posto. I medici non possono raggiungerla a causa dei bombardamenti senza fine", ha scritto Gaidai.

11.24 – Paramount interrompe i suoi canali in Russia. Stop anche a Mtv
La Paramount ha annunciato che dal 20 aprile non trasmetterà più i suoi canali televisivi in Russia. Tra questi la Paramount Comedy, e i canali per bambini Nickelodeon, Nickelodeon HD, NickToons e Nick Jr. Anche tutti i canali musicali di Mtv smetteranno di essere visibili in Russia.

11.14 – Mosca: “Colpiti 314 obiettivi nella notte”
Le forze armate russe hanno rivendicato di aver colpito 315 obiettivi in Ucraina nella notte. Lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenko, spiegando che sono stati distrutti quattro depositi di armi dove si trovavano missili a corto raggio Iskander. «Missili ad alta precisione hanno distrutto 16 strutture militari ucraine nella notte- ha aggiunto Konashenko-. Il sistema di difesa aerea russa ha anche abbattuto due aerei militari ucraini». 

11.11 – Dalla Polonia più ingressi che uscite. E’ la prima volta dal 24 febbraio
Per la prima volta dall'inizio della guerra il 24 febbraio, il numero delle persone entrate in Ucraina dalla Polonia è stato superiore a quello di coloro che sono usciti. Lo rivelano i dati della Guardia di frontiera polacca: nella giornata di ieri, 17 aprile, 22 mila persone sono entrate in Ucraina e 19.200 hanno viaggiato nella direzione opposta. 

11.08 – Kiev: “Combattiamo per la sicurezza della grande famiglia europea”
«Potremmo avere dei problemi con i governi di alcuni Paesi dell'Unione europea nella fornitura di armi, ma sentiamo un forte sostegno da parte della gente comune in tutta Europa», scrive su Twitter il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, aggiungendo che «siamo tutti una grande famiglia europea la cui sicurezza è ora combattuta in Ucraina».

11.04 – Evacuate 67 persone da da Lysychansk e Popasna
Questa mattina sono state evacuate da Lysychansk e Popasna 67 persone. Lo ha detto il capo dell'amministrazione regionale Serhiy Haidai, spiegando che «la situazione sul campo cambia di ora in ora. E lì dove stamattina era sicuro, ora esplodono i razzi».

11.03 – Mosca pubblica primo elenco caduti ucraini, sono 23.367
Mosca ha pubblicato, per la prima volta, l'elenco dei caduti del fronte ucraino nei combattimenti. «Il ministero della Difesa russo dispone di dati affidabili sulle vere perdite dell'esercito ucraino, della Guardia nazionale e dei mercenari stranieri- si legge nel comunicato diffuso sul canale Telegram del dicastero-. Oggi le perdite documentate della parte ucraina ammontano a 23.367 persone». Il ministero della Difesa russo sostiene che dai documenti in suo possesso «risultano anche un gran numero di militari disertori, feriti e dispersi». 

10.48 – Appello dell’arcivescovo di Trieste: “Guerra vergognosa, inaccettabile”
Duro monito dell’arcivescovo di Trieste, monsignor Gianpaolo Crepaldi: «Nella guerra in Ucraina i bambini, le loro mamme, le famiglie, gli anziani, i malati, i poveri stanno pagando un prezzo di morte spropositato». Da qui l’appello affinché «questa guerra vergognosa per tutta l'umanità finisca al più presto. E’ inaccettabile. Ogni giorno in più aggiunge altre morti e distruzioni. La guerra giusta per noi cristiani è fatta di preghiera e di solidarietà».

Mariupol, il bambino mostra la casa distrutta: "Grazie ai 'salvatori dalla Russia' per tutto questo"foto da Quotidiani localiQuotidiani locali

10.20 – Evacuazione impossibile da Kreminna occupata dai russi
Il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai  afferma: «I russi sono entrati a Kreminna. Sono iniziati i combattimenti in strada. L'evacuazione è impossibile». Gaidai aggiunge che i bombardamenti della città sono diventati più frequenti le che è stato colpito anche il complesso sportivo Olimp della città dell’est.

10.10 – Confermata la morte del comandante filo-russo della trentaseiesima brigata di fanteria marina
Il comandante della trentaseiesima brigata di fanteria marina  Volodymyr Baranyuk è morto mentre guidava un’azione militare dei separatisti del Donetsk. Secondo i miliziani filorussi, il decesso è avvenuto durante il tentativo di fuga di un centinaio di soldati ucraini. Tentativo bloccato dalle forze russe che hanno ucciso 50 militari ucraini e ne hanno fatti prigionieri altri 42.

Missili russi colpiscono Leopoli: sei i mortifoto da Quotidiani localiQuotidiani locali

10.02 – Resistenza ucraina nei cunicoli delle acciaierie di Mariupol
A intralciare i piani di Mosca è la strenua resistenza di Mariupol, i cui difensori superstiti (3 mila uomini asserragliati nell'acciaieria Azovstal) hanno rifiutato ieri l'offerta di resa giunta dai russi. Il governo di Kiev annuncia: «Combatteranno fino alla fine». E «i comandanti russi sono preoccupati per il tempo che si sta rivelando necessario per sottomettere Mariupol», si legge nell'ultimo bollettino dell'intelligence militare britannica: «La resistenza pianificata dagli ucraini ha messo a dura prova le forze russe e distolto uomini e materiali, rallentando l'avanzata russa altrove. Gli sforzi per la cattura di Mariupol hanno avuto un costo significativo per i residenti. Vaste aree dell'infrastruttura sono state distrutte, mentre la popolazione ha subito perdite significative».

09.59 – A est problemi di approvvigionamento per le truppe russe
«La grande offensiva orientata a conquistare le intere regioni di Donetsk e Lugansk continua a non apparire imminente», sottolinea l'Institute for the Study of War. «Le forze russe in via di schieramento nell'Est dell'Ucraina continuano ad avere problemi di morale e di approvvigionamenti e sembra improbabile che intendano o siano in grado di condurre una grande ondata offensiva nei prossimi giorni», afferma il think tank americano.

09.46 – Gb: “Russia uccide i civili come in Cecenia e Siria”
Bersagliare zone popolate a Mariupol è in linea con l'approccio della Russia in Cecenia nel 1999 e in Siria nel 2016: lo riporta l'intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. Questo, sottolinea il rapporto, nonostante l'assicurazione del ministero della Difesa il 24 febbraio scorso - giorno dell'inizio dell'invasione - secondo cui la Russia non avrebbe né colpito le città, né minacciato la popolazione ucraina. Dentro l'acciaieria di Mariupol sono trincerati uomini del reggimento Azov, combattenti stranieri e quel che resta della trentaseiesima brigata di fanteria marina.

09.37 – Leopoli, 6 morti e 8 feriti per l’attacco missilistico
È di 6 morti e 8 feriti a Leopoli il bilancio delle esplosioni avvenute in città dopo che dei missili russi l'hanno colpita, riferisce su Telegram il governatore della regione, Makysm Kozytskyi.

09.34 – Governatore Lugansk: “I russi hanno occupato Kreminna” 
Le forze russe hanno conquistato Kreminna, centro abitato nella regione orientale di Lugansk. «Le truppe dell'aggressore hanno occupato Kreminna», annuncia il governatore di Lugansk, Serhiy Gaiday, citato dai media ucraini. Kreminna è stata teatro di duri combattimenti in strada da quando è iniziata la cosiddetta fase 2 dell'operazione militare speciale russa in Ucraina, che si sta concentrando sul Donbass.

09.07 – Missili sulla stazione ferroviaria alle porte di Leopoli
Missili russi hanno colpito l'infrastruttura ferroviaria di Leopoli, causando almeno sei vittime, mentre Mariupol continua a resistere, rallentando l'intera offensiva di Mosca in Ucraina. La città dell'Ovest è stata colpita stamattina da cinque missili. Sei civili sono rimasti uccisi e altri 8 feriti, tra cui un bambino, ha riferito il governatore regionale, Maksym Kozytsky. L'attacco alla ferrovia ha il probabile obiettivo di ostacolare l'invio di armi occidentali alle forze ucraine, che a Est affermano di aver riconquistato alcuni villaggi nella regione di Kharkiv, bersaglio ieri di pesanti bombardamenti russi.

09.00 – Leader ceceno Kadyrov a Zelensky: “Guerrà finirà uno di questi giorni”
«Combattere dieci anni? Non abbiamo tutto questo tempo. Finiremo uno di questi giorni». Così, sul suo canale di Telegram, il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha risposto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva annunciato di essere pronto a combattere dieci anni per difendere l'integrità del suo Paese. 

08.40 – Appello a Leopoli: abitanti cerchino riparo nei rifugi
Il capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli, Maksym Kozytsky, ha chiesto agli abitanti della città di cercare riparo nei rifugi dopo gli attacchi missilistici nella regione. «Gli allarmi aerei continuano. Rimanete nei rifugi», ha detto Kozytsky in un post di Telegram.

08.20 – Zelensky: “5.000 bambini deportati dalla regione di Mariupol in Russia”
Circa 5.000 bambini sono stati «deportati» dalla regione di Mariupol in Russia dall'inizio dell'invasione russa: lo ha detto Zelensky nel corso dell'intervista alla Cnn trasmessa ieri. «Circa 5.000 bambini sono stati deportati da questa regione nella parte della Russia perché non gli hanno permesso di andare nella parte dell'Ucraina», ha detto il presidente ucraino nell'intervista. «Quei bambini dove sono? Non lo sa nessuno».

08.08 – Sindaco Leopoli: missili sulla città questa mattina
Il sindaco di Leopoli, nell'Ucraina occidentale, ha confermato che questa mattina la città è stata colpita da cinque attacchi missilistici russi. Andriy Sadovyi ha spiegato su Twitter di aver inviato sul posto i servizi incaricati e che più tardi verranno fornite informazioni più dettagliate.

08.04 – Ucraina: attacchi missilistici contro la regione di Dnipro
I russi hanno condotto questa mattina alcuni attacchi missilistici contro la regione di Dnipro, nell'Ucraina centrale. Lo ha detto il governatore di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, aggiungendo che «il 60 per cento dei missili sono stati abbattuti dal sistema di difesa antiaerea dell'Ucraina».

08.00 – Kiev, “bombardamenti su Kryvyi Rih, un morto”
L’artiglieria russa ha colpito la città di Kryvyi Rih, nella regione di Kherson, uccidendo una persona. Lo riferisce su Telegram il capo del consiglio regionale di Dnipropetrovsk, Mykola Lukashuk.

07.50 – In rete immagini del Moskva
In Rete le prime immagini di quella che potrebbe essere la Moskva — la nave ammiraglia della flotta russa — dopo l'attacco missilistico dell'Ucraina, che ne ha causato la distruzione e l'affondamento. Le foto non sono ancora state verificate, e la loro origine non è ancora chiara. Alcuni esperti hanno twittato che molti dettagli sembrano combaciare, e OSINTtechnical — un account che condivide immagini e informazioni di intelligence open source, ha scritto: «Non posso verificarne l'autenticità, ma questo è un incrociatore di classe Slava, e non penso che ce ne sia stato uno distrutto in questo modo prima» del Moskva.

07.45 – Sale a 205 il numero dei bambini uccisi e almeno 362 i feriti
Sale ad almeno 205 il numero di bambini ucraini rimasti uccisi dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio scorso. Lo rende noto l'ufficio del procuratore generale ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. I minori rimasti feriti sono almeno 362.

07.37 – Germania: aziende e sindacati, no embargo su gas russo
La Bda, associazione degli industriali tedeschi, e la Dgb, associazione dei sindacati tedeschi, hanno firmato una nota congiunta nella quale hanno espresso opposizione all'ipotesi di embargo sul gas russo, paventando una deindustrializzazione della Germania.

07.20 – Nuove sirene a Kiev questa mattina
Sono suonate anche questa mattina le sirene a Kiev, come riporta Sky News, mentre le truppe russe intendono entrare nella regione di Kherson. È la previsione del ministero della Difesa di Kiev secondo il quale «le forze armate della Federazione russa stanno completando la formazione di un gruppo aggressivo nella zone orientale». In una nota si legge che le truppe russe «non smetteranno di compiere attacchi missilistici contro le infrastrutture dell’Ucraina».

07.15 – Kiev, Mosca prepara false flag per referendum Kherson
La Russia intende inscenare una provocazione militare a Kherson da attribuire a Kiev per poter giustificare un referendum illegale che crei una repubblica separatista nell'unica regione ucraina del tutto in mano ai russi. Lo ha dichiarato su Telegram il portavoce dell'amministrazione militare di Odessa, Sergiy Bratchuk. Secondo Bratchuk, le forze russe hanno intenzione di sparare su Kherson per poi accusare l'esercito ucraino e utilizzare l’operazione per giustificare un referendum che «salvi la città».

07.00 – Ong: portati via 150 bambini da Mariupol
I militari russi hanno portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini. Lo ha reso noto il Crimean Human Rights Group citando un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko. Molti dei bambini portati via dai russi erano ricoverati negli ospedali e non erano orfani.

06.50 – Zelensky invita Macron a vedere in prima persona le atrocità russe 
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla CNN ha invitato il presidente francese Emmanuel Macron a visitare l’Ucraina per vedere di persona che le forze russe hanno commesso un «genocidio». «L'ho invitato a venire quando ne avrà l'opportunità. «Verrà a vedere e sono sicuro che capirà» ha detto.

04.15 – Zelensky: Russia prepara offensiva nell’est
Nel suo ultimo video-messaggio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito di un'imminente offensiva della Russia nella parte orientale dell'Ucraina. «Le truppe russe si stanno preparando per un'operazione offensiva nell'est del nostro Paese. Che inizierà nel prossimo futuro», ha detto Zelensky. «Vogliono letteralmente distruggere e mettere finire al Donbass - ha aggiunto il presidente ucraino -. Distruggere tutto ciò che un tempo dava gloria a questa regione industriale. Proprio mentre le truppe russe stanno distruggendo Mariupol, vogliono spazzare via anche altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Lugansk».

02.50 – Nuovo invito dell’amministrazione militare a lasciare il Lugansk
Il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai, ha invitato i residenti della regione a evacuare al più presto. Secondo quanto riporta la stampa ucraina, l'esponente dell'amministrazione ha avvisato la popolazione che «La prossima settimana potrebbe essere difficile. Potrebbe essere l'ultima in cui abbiamo ancora la possibilità di salvarvi». Nella regione di Lugansk, una delle due repubbliche «autoproclamate» il cui riconoscimento da parte di Mosca è stato la premessa per la guerra in corso, ci sarebbero ancora circa 70 mila civili. Ricordando quanto successo a Mariupol, Gaidai ha aggiunto che «le nostre comunità di Rubizhne, Popasna e Mountain corrono gli stessi rischi». Per incoraggiare i civili a lasciare l'area che sarà il probabile teatro di una grande offensiva russa, ha ricordato che «ogni autobus per l'evacuazione che resta vuoto è un'offesa per la vita di un poliziotto, un soccorritore, un volontario e molti altri».

02.25 – C’è una foto della nave da guerra Moskva colpita: ancora non è verificata
Una foto che mostrerebbe la nave da guerra russa Moskva colpita da un missile in mare è stata pubblicata online. La fonte dell'immagine non è chiara e non è al momento stato possibile verificarne l'autenticità. Osservatori militari affermano però che la fotografia potrebbe essere autentica.

02.00 – Zelensky: “Ritardare la fornitura di armi è permettere alla Russia di ucciderci”
Il presidente Volodymyr Zelensky è tornato a chiedere all'Occidente più armi, descrivendo «ogni ritardo» nelle forniture come un «permesso alla Russia di uccidere gli ucraini». «Stiamo facendo di tutto per garantire la difesa - afferma nel suo ultimo videomessaggio -. Siamo in costante contatto con i partner. Siamo grati a coloro che aiutano davvero con tutto ciò che possono. Ma coloro che hanno le armi e le munizioni di cui abbiamo bisogno e ritardano nella loro fornitura devono sapere che il destino di questa battaglia dipende anche da loro. Il destino delle persone che possono essere salvate». «Il 53° giorno di guerra - continua il presidente ucraino - è finito e da 53 giorni aspettiamo risposte su alcuni punti delle nostre richieste di armi. E alcune risposte sono formulate in modo che la consegna possa iniziare solo a maggio. Parlo direttamente in questi casi: ogni ritardo nelle armi, ogni ritardo politico è un permesso per la Russia di togliere la vita agli ucraini. Così la interpreta la Russia. Nella realtà non dovrebbe essere così».

01.45 – Bbc: più ingressi in Ucraina dalla Polonia che uscite, è prima volta
Per la prima volta dall'inizio della guerra, il numero delle persone entrate in Ucraina dalla Polonia è stato maggiore di quello di coloro che hanno fatto il percorso opposto. Lo riporta la Bbc. I dati del servizio di frontiera polacco mostrano che 22.000 persone sono entrate ieri in Ucraina, mentre 19.200 ne sono uscite. Intervistati dalla Bbc, alcuni hanno dichiarato di tornare per visitare le loro famiglie solo per pochi giorni, altri per restare in patria.

01.35 – Georgieva (Fmi): “Un’ottima discussione con Zelensky”
La direttrice operativa del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva, ha affermato sul suo profilo Twitter di aver avuto «un'ottima chiamata» con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che «il continuo sostegno economico da parte dei partner dell'Ucraina è essenziale per gettare le basi per la ricostruzione di una moderna competitiva». Poco prima Zelensky aveva reso noto di aver discusso con la Georgieva le modalità per «garantire la stabilità finanziaria dell'Ucraina e i preparativi per la ricostruzione postbellica», aggiungendo di essere sicuro che la cooperazione tra l'Fmi e Kiev «continuerà a essere fruttuosa».

01.25 – Cnn: Mariupol chiusa dai russi in uscita ed entrata da oggi
Un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha detto che le forze russe hanno annunciato che la città assediata sarebbe stata chiusa all'ingresso e all'uscita lunedì, avvertendo che gli uomini che restano in città «saranno controllati» per essere «ricollocati». Lo riporta la Cnn, che ha sottolineato di non aver potuto verificare la dichiarazione in modo autonomo. Il consigliere su Telegram ha detto anche che i russi hanno cominciato a distribuire dei pass per muoversi all'interno della città assediata e ha pubblicato una foto di centinaia di abitanti di Mariupol in fila per ottenere i permessi.

01.15 – Kuleba, Mariupol non esiste più ed è circondata
La città di Mariupol «non esiste più»: lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista alla Cbs. «I soldati ucraini e i civili rimasti sono circondati dalle forze russe. Continuano a lottare ma il comportano delle truppe di Mosca fa pensare che ci sia l'intenzione di radere al suolo la città ad ogni costo», ha aggiunto Kuleba.

01.10 – Analisi Usa: improbabile a breve un grande attacco russo a Est
Si fa meno probabile l'ipotesi che l'esercito russo riesca a «condurre una grande offensiva a Est nei prossimi giorni». Lo scrive nel suo aggiornamento quotidiano l'istituto di analisi Usa ISW, uno dei punti di riferimento degli studi militari e strategici che segue con molta attenzione quanto accade in Ucraina fin dai primi giorni dell'invasione russa. «Le forze russe in via di schieramento nell'Est dell'Ucraina continuano ad avere problemi di morale e di approvvigionamenti e sembra improbabile che intendano o siano in grado di condurre una grande ondata offensiva nei prossimi giorni», scrive l'Institute for the Study of War.

00.50 – Il governatore di Kharkiv: riconquistati alcuni paesi nella regione
Le forze armate ucraine hanno riconquistato alcuni paesi nella regione di Kharkiv. Lo ha comunicato su Telegram il governatore della regione, Oleg Sinegubov: si tratta dei paesi di Bazaliivka e Lebyazhe e di una parte di Kutuzivka. Inoltre, ha scritto, sono avanzati nel paese di Mala Rohan. Secondo l'analisi di Phillips O'Brien, docente di studi strategici a St Andrews in Scozia e citato da Le Monde, questo potrebbe significare un contrattacco verso le linee di approvvigionamento dell'esercito russo, e potrebbe creare problemi alla logistica russa proveniente dalla regione di Belgorod.

00.45 – Ong denuncia: 150 bimbi portati via da Mariupol dai russi con la forza
Un gruppo per i diritti umani della Crimea ha denunciato che i russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale, la maggior parte strappata ai genitori. «L'esercito russo ha portato via con la forza circa 150 bambini da Mariupol e li ha trasferiti nella direzione di Donetsk occupata e del Taganrog russo», ha affermato Olha Skrypnyk, capo del gruppo per i diritti umani della Crimea, riferisce Ukrinform. Secondo Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, la maggior parte dei bambini, che non sono orfani, è stata portata via senza i genitori. Sedici sarebbero stati portati via da un centro benessere a Mariupol.

00.30 – Intelligence di Kiev: improbabile l’uso di armi nucleari
Kirill Budanov, capo della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, ritiene improbabile l'uso di armi nucleari da parte della Russia. Lo ha detto parlando al Telethon, ripreso dai media ucraini. «Calmatevi tutti, è solo una minaccia. Anche se Putin perdesse la testa e cercasse di farlo, anche tecnicamente non è così facile da fare. Sì, potrebbe provare a farlo, ma è improbabile che lo farà. Questo è un elemento di contrattazione, un elemento di ricatto verso il mondo intero, e tutti lo hanno capito». Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la Russia utilizzerebbe armi nucleari solo in caso di minaccia concreta al territorio russo.

00.00 – Zelensky sollecita nuove sanzioni contro l’“occupazione del rublo” nelle regioni del Sud
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato gli alleati ad aumentare ulteriormente le sanzioni contro il sistema bancario e finanziario russo che - afferma - stanno estendendo la “zona rublo” nelle regioni di Kherson e Zaporizhia, nel sud del Paese. «Il mondo democratico deve rispondere a ciò che stanno facendo gli occupanti nel sud del nostro Stato, nelle regioni di Kherson e Zaporizhia - ha detto Zelensky in un videomessaggio -. Lì vengono costruiti centri di tortura, le autorità locali e chiunque sia ritenuto visibile alle comunità locali viene rapito. Gli insegnanti vengono ricattati, i soldi per le pensioni vengono rubati, gli aiuti umanitari vengono bloccati e rubati e le persone muoiono di fame». «Gli occupanti stanno anche cercando di spaccare le regioni di Kherson e Zaporizhia, sull'esempio dei cosiddetti “DPR” e “LPR”, trasferendo questo territorio alla zona del rublo e subordinandolo alla macchina amministrativa russa. Tutto ciò - ha concluso - richiede una maggiore rapidità da parte dei Paesi occidentali nella preparazione di un nuovo potente pacchetto di sanzioni».

Ecco cosa è accaduto domenica 17 aprile




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
WTA

Азаренко вышла в 1/16 финала турнира WTA-1000 в Риме






"Динамо" обыграло "Балтику", дважды забив в компенсированное время

«Евровидение-2024» дисквалифицировало певца, признававшегося в любви к России

Мишустин: в России продлят программу маткапитала

Тарифы на железнодорожные перевозки из Китая в Россию и Белоруссию резко возросли