Finti corsi delle imprese agricole, non ci fu associazione a delinquere: assolti i tre imputati
foto da Quotidiani locali
UDINE. Angelo Zuccolo, 63 anni, di Flambro, Loris Merlino, 60, di Povoletto, ed Ezio Temporale, 70, di Pagnacco, sono stati assolti dall’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’ottenimento di erogazioni pubbliche.
E il tribunale ha decretato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per il reato di truffa aggravata (sempre per ottenere fondi pubblici), per i quali erano imputati anche Matteo Nimis, 47, residente a Roma, e Anna Degano, 56, di Flambro.
Si è concluso così venerdì 22 aprile, davanti al tribunale di Udine in composizione collegiale (Milocco presidente, a latere Miele e Pussini), il processo sulla presunta truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche contestata ai responsabili di tre società di consulenza nel ramo agricolo, che avevano ottenuto fondi dalla Regione (che si era costituita parte civile nel processo) attraverso il Sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale (Sissar).
Sono state invece considerate responsabili la Energie agricole srl e la Integra srl, entrambe con sede a Udine, e la Fidity change consulting society srl di Pasian di Prato, le società destinatarie dei contributi, in virtù della legge 231 introdotta nel 2001 per estendere la responsabilità penale alle società in aggiunta a quella personale dei loro amministratori: per questo è stata disposta la confisca delle quote delle aziende a coprire il valore (tra 60 e 90 mila euro) dei finanziamenti.
L’intero procedimento è scaturito dalla contestazione di due fatture che rendicontavano consulenze svolte da altrettanti professionisti da parte degli uffici della Regione.
Da questa segnalazione era partita l’attività investigativa del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza, che aveva messo sotto la lente di ingrandimento i finanziamenti erogati alle tre aziende (circa 200 mila euro) tra il 2011 e il 2014 attraverso il Sissar, istituito nel 2006 dall’amministrazione regionale con l’obiettivo di sostenere le attività di formazione e informazione degli addetti al settore.
«Oggi c’è la conferma ufficiale della regolarità del nostro operato e della nostra onestà. Credo che l’operato di qualche funzionario regionale dovrà essere oggetto di valutazione», ha commentato in aula a margine della lettura del dispositivo Zuccolo, comprensibilmente soddisfatto.
Analoghe le sensazioni di Merlino, ugualmente presente ieri al primo piano del palazzo di giustizia: «Sono felice dell’esito della vicenda, che ha rimesso al proprio posto la verità dopo una vicenda durata praticamente dieci anni. Sono sempre stato sereno e sono naturalmente soddisfatto che sia stata riconosciuta la bontà delle nostre condotte».
Soddisfatti anche i legali che in tre anni di processo penale hanno composto il collegio difensivo: gli avvocati Rossi e Trevisiol per Merlino, Ventura per Nimis, Giunchi per Temporale.
«La vicenda processuale verteva sui contenuti della legge 2006 che istituiva il Sissar, un articolato che in realtà è un fiore all’occhiello – commenta l’avvocato Cesare Tapparo, che ha assistito Zuccolo e Degano –. Siamo soddisfatti per l’assoluzione con formula piena, che poteva essere messa in dubbio dalla richiesta di assoluzione per insufficienza di prove richiesta dal pm, di cui ho apprezzato l’onestà in fase dibattimentale».