Livorno, ingegnere di 32 anni pugnala la ragazza di cui è invaghito: arrestato per tentato femminicidio

LIVORNO. Ha tentato di uccidere a coltellate la ragazza della quale si era invaghito. Per questo un ingegnere livornese di 32 anni è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di tentato omicidio. Tentato femminicidio, per la precisione.

L’uomo, Alessio Melita, nella notte fra sabato e ieri, avrebbe pugnalato l’ex fidanzata di 29 anni (come lui livornese) al culmine di una lite. Prima di costituirsi ha chiamato il fratello. È stato proprio il fratello a telefonare al 112 verso le 6.30 di domenica.

Subito la centrale della questura, ha inviato in un appartamento del centro, due equipaggi della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. Quando gli agenti sono arrivati in casa, dove c’era anche il fratello dell’ingegnere, il 32enne non aveva più il coltello con sé ed è sempre stato collaborativo.

I SOCCORSI

La ex fidanzata – ferita ma non in gravi condizioni – è stata accompagnata al pronto soccorso dal padre e dagli stessi agenti immediatamente dopo aver subìto l’aggressione. Poi è stata raggiunta dagli altri familiari. Il Tirreno omette di renderla identificabile in quanto vittima di violenza. Nell’abitazione non sono intervenute le ambulanze, poiché le lesioni fortunatamente non erano tali da richiedere un trasporto d’urgenza, con un proprio mezzo la donna è andata a farsi refertare in ospedale per escludere ogni eventuale e più grave conseguenza causata dall’aggressione. Alle indagini, oltre al personale delle volanti, hanno partecipato anche i colleghi della polizia scientifica, che hanno effettuato i rilievi all’interno dell’appartamento teatro delle presunte violenze.

LE INDAGINI

Parallelamente Melita, ex allenatore di canottaggio per una sezione nautica di Livorno, è stato arrestato e portato in carcere su disposizione del pubblico ministero. Prima al fratello – che, contattato dal Tirreno, non vuole commentare l’accaduto – e poi agli inquirenti avrebbe ammesso le proprie responsabilità. Gli investigatori – che mantengono il massimo riserbo sulla vicenda in attesa della prima pronuncia dell’autorità giudiziaria sulla convalida dell’arresto, prevista per questa mattina – stanno proseguendo gli accertamenti per cercare di capire se in passato si siano verificati episodi di violenza all’interno della coppia, che nel frattempo aveva interrotto la relazione, e per cercare di comprendere il motivo del presunto tentato femminicidio e del perché, domenica mattina, i due ex si trovassero insieme.

IN CARCERE

Melita – laureato all’università di Pisa in ingegneria aerospaziale e impiegato per un’azienda livornese – è stato portato in carcere attorno a mezzogiorno di domenica. Stamani, in tribunale, davanti al giudice per l’udienza preliminare è prevista l’udienza di convalida dell’arresto.

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