Comitato Mura e Amissi del Piovego: «No alla passerella in golena San Massimo»
PADOVA. Nei giorni scorsi è tornata in auge, inserita all’interno di una deliberazione comunale, l’idea di una passerella ciclopedonale che colleghi via Ormaneto con la golena San Massimo, scavalcando un tratto del Piovego. Per il Comitato Mura di Padova e gli Amissi del Piovego è una proposta irricevibile.
«Sarebbe in netto contrasto con quanto in questi anni, da parte di più amministrazioni, si è fatto per dare vita al Parco delle Mura e delle Acque», sottolineano Alessandro Campioni (Amissi del Piovego), Maurizio Marzola e Fabio Bordignon (Comitato delle Mura), «la Golena di San Massimo e il ponte delle Gradelle sono luoghi delicati, fragili, delle vere e proprie oasi naturalistiche e storiche. La passerella sarebbe un intervento totalmente antistorico non essendoci mai stato un collegamento tra queste due sponde e anzi negherebbe la continuità di percorso del sistema bastionato».
Il j’accuse storico e ambientalista è aggravato dal fatto che dove sorgerebbe la passerella, passano anche importanti tubazioni del gas che «andrebbero bloccate e rifatte con disagi e costi notevolissimi», aggiungono i contrari. Senza contare che via Ormaneto «è oggi poco più di un viottolo di campagna con ghiaino e, a meno di non volerlo distruggere, non potrebbe sopportare l’andirivieni incessante, determinato dal traffico tra ospedale e parcheggio» e che «questa ipotesi è impraticabile con il Museo della Scienza nell’ex macello di via Cornaro.
Secondo gli oppositori della passerella, il percorso ciclopedonale renderebbe ingestibile l’area della golena, a tal punto da dover rinunciare ad uno dei tratti più interessanti del Parco delle Mura e delle Acque, pensato come una delle “porte” per la valorizzazione dell’intero sistema cinquecentesco, sprecando i lavori attualmente in corso.
L’alternativa, assicurano, sarebbe molto semplice: «Consiste nel prolungare la pista ciclabile realizzata nei mesi scorsi lungo via Gattamelata fino all’incrocio con via Ariosto e poi su quella fino ad arrivare in via Corrado».