«Esco, ho questioni in sospeso e so che morirò»: l’audio del quindicenne scomparso a Padova
PADOVA. «Io ora devo uscire. Ho delle questioni in sospeso con alcune persone. So che morirò, penso di sì. Oppure se non muoio avrò delle ferite, gravi. Ma penso che morirò». È l’inquietante audio che
Ahmed Jouider, 15 anni, ha inviato su WhatsApp alla sua ex fidanzatina prima di sparire nel nulla, giovedì sera. Audio il cui contenuto ha creato allarme rispetto alla scomparsa del ragazzino.
La scomparsa Il giovane, nato a Padova da una famiglia di origini marocchine, giovedì sera, poco prima delle 22, è uscito dalla sua casa di via Rizzo, a Mortise. Ha salutato mamma Latifa con un abbraccio e la sorella maggiore Hiba con un bacio sulla testa. Ha inforcato la bici, un vecchio modello rosso con cestino, e si è allontanato facendo perdere le sue tracce. La mamma, insospettita da quei gesti affettuosi inusuali, ha mandato un messaggio al figlio poco dopo le 22. «Mi fai preoccupare, dove sei?».
Lui le ha telefonato: «Stai tranquilla, sono al Cristo (chiesa di Cristo Re a Mortise, ndr). Vi voglio bene». E ha riagganciato. A mezzanotte ha spento il telefono e non l’ha più riacceso. Non vedendolo tornare a casa Latifa e Hiba hanno chiamato la polizia e denunciato la scomparsa. i messaggi all’ex fidanzata Giovedì sera prima di spegnere il cellulare e non riaccenderlo più,
Ahmed ha mandato dei messaggi audio all’ex fidanzata. «Questo audio non devi farlo sentire a nessuno», esordisce il quindicenne prima di spiegare alla ragazza che sta uscendo perché deve incontrare delle persone con cui ha delle questioni in sospeso. E prima di dirle che morirà, o comunque riporterà delle ferite molto gravi. La giovane inizialmente ha pensato che il 15enne la prendesse in giro.Ha iniziato a preoccuparsi quando lui ha spento il telefono e non le ha più risposto. l’angoscia della famiglia Mamma Latifa non riesca a dormire e a mangiare da ormai due giorni. «Siamo preoccupatissime», dice la sorella Hiba.
«Mia mamma sta male, vorrebbe solo sapere che Ahmed è sano e salvo, nulla di più». La sorella racconta che giovedì sera il 15enne era tranquillo, come sempre. «Abbiamo mangiato tutti insieme dopo il digiuno della giornata, noi stiamo facendo il Ramadan, e lui era normale, come sempre». L’unica cosa che le ha insospettite è stato il modo di salutarle prima di uscire.
«Ahmed non è uno che esprime tanto il suo affetto, per questo quando ci ha salutate in quel modo mia mamma si è un po’ preoccupata». La famiglia non riesce a spiegarsi cosa possa averlo spinto ad allontanarsi in questo modo. «A scuola non ha problemi, frequenta il Bernardi e ha bei voti», racconta Hiba. «Gli amici con cui abbiamo parlato non sanno darsi neanche loro una spiegazione. Non si capisce chi siano le persone che doveva incontrare e soprattutto se sia vero».
Ahmed giovedì non è andato a scuola, aveva mal di testa. «Ai suoi amici ha detto di essere stato all’ospedale perché aveva delle ferite alla schiena, ma non è vero. Non si è mai comportato così e non si è neanche mai allontanato da casa».