Boldrini a Carpi: «Cittadinanza a Mussolini È agghiacciante sapere che non è stata revocata»
CARPI «Sono rimasta sconcertata nell’apprendere che nel vostro consiglio comunale ci siano esponenti politici che pensano che, in fondo, non sia un problema se Benito Mussolini rimane cittadino onorario di Carpi e quindi non hanno accolto la delibera di revoca del sindaco».
Esordisce con queste parole e scalda subito i numerosi partecipanti alle celebrazioni del 25 aprile Laura Boldrini, già presidente della Camera, oggi componente della commissione affari esteri, dal palco di fronte al municipio.
A tenere banco è ancora il “caso Mussolini” e la mancata revoca della cittadinanza onoraria, proposta con una delibera dal sindaco, durante il consiglio comunale del 12 aprile. Delibera che il primo cittadino Alberto Bellelli ha annunciato di voler ripresentare finché non sarà tolta la cittadinanza. «Ho sentito dire: la delibera è giusta ma non opportuna. Chi ragiona così è un’opportunista – tuona Bellelli – Quando si ragiona per opportunismo e non per valori, la politica perde di contenuto. Sarà utile tornare a discutere, comunque, perché finché non la tiriamo via, quella cittadinanza, noi ripresentiamo quella delibera. Sono sicuro che troveranno la motivazione per votarla a un certo punto».
«Quale onore ha Mussolini? Quello di aver perseguitato gli oppositori? Di aver trascinato l’Italia in una guerra devastante? Di aver voluto le leggi razziali? O di aver regalato l’Italia a Hitler e ai suoi aguzzini? – rimarca Boldrini – Il Campo di Fossoli è l’esempio più macroscopico della collaborazione tra SS e repubblichini di Salò: è la smentita più evidente della mistificazione di un fascismo buono, paternalistico, rovinato solo dall’intesa con i nazisti. “Mussolini ha fatto anche del bene”, ha detto una vostra consigliera comunale: è un revisionismo inaccettabile, è agghiacciante che qualcuno possa dire che non va revocata questa cittadinanza onoraria. C’è ancora chi considera possibile che Mussolini possa rimanere cittadino di un comune accanto al quale c’è il Campo di Fossoli».
L’affondo è rivolto alla consigliera pentastellata Monica Medici, presente tra il pubblico. Boldrini difende poi l’Anpi dagli attacchi legati alle dichiarazioni sulla guerra e all’invio di armi all’Ucraina: «Chi crede nei valori della democrazia sta con gli aggrediti. C’è una discussione legittima su come farlo. Descrivere l’Anpi come amico di Putin è falso, ingiusto e inaccettabile. Giù le mani dall’Anpi». Boldrini aggiunge al tempo stesso che bisogna «richiamare i leader mondiali a un accordo politico, non solo inviare armi, non è il modo di chiudere la guerra».
Sul punto, Carlo Silvestri, presidente Anpi Carpi, rimarca come l’Ucraina vada aiutata «in tutti i modi, ognuno interpreti come vuole. Anche con l’accoglienza, anche con i banchetti davanti al municipio. L’Anpi è contro il governo di Putin. L’esito del consiglio del 12 aprile ci ha rattristati: dobbiamo operare in modo più convincente, recupereremo quel rapporto che si è rotto».
Al termine della cerimonia c’è stato un vivace botta e risposta tra il sindaco e la parlamentare pentastellata Maria Laura Mantovani, la quale ha lamentato il mancato coinvolgimento sulla delibera su Mussolini. Il primo cittadino ha ribattuto le ragioni per cui Mussolini è indegno sono le stesse per cui siede in un parlamento democratico.
“Giornate resistenti”
Carpi ha celebrato il 77esimo della Liberazione con una serie di iniziative quest’anno intitolate “Giornate resistenti”. Ospite della commemorazione ufficiale è stata l’ex presidente della Camera Laura Boldrini.
La mostra a Fossoli
Dopo la deposizione della corona di alloro al sacrario dei caduti al cimitero e la sosta in omaggio a Focherini comizio e pranzo a Santa Croce: Boldrini ha poi partecipato all’inaugurazione della mostra “Donne e bambini in un’Europa in guerra (1914-1949)” al Campo Fossoli.
Il film “Bocche inutili”
Stasera alle 21.15 al cinema Corso verrà presentato il film “Bocche inutili”, interamente girato a Carpi l’estate scorsa, con il regista Claudio Uberti, le interpreti e le autorità.