Università di Pavia nella top 10 italiana e tra le 400 migliori al mondo (su 20mila)
PAVIA. Per il terzo anno consecutivo l’Università di Pavia si piazza al decimo posto tra i migliori atenei italiani e nella top 400 di quelli mondiali nella classifica del Center for World University Rankings, istituto di analisi indipendente che ha sede negli Emirati Arabi e ha esaminato le performance di 20mila università di tutto il mondo.
Trend in crescita
Pavia è entrata nella top ten italiana nel 2020 dopo essere risalita, l’anno precedente, dal 13esimo posto in Italia. A livello mondiale, rispetto al 2020, l’ateneo pavese ha recuperato oltre 40 posizioni salendo dal 347esimo posto all’attuale 303esimo. Particolarmente positivi, nel dettaglio, i giudizi del Cwur sulla qualità della ricerca (295esimo posto al mondo) e sulla “occupabilità”, ovvero la possibilità per i laureati di trovare un lavoro adeguato alla formazione in tempi rapidi (Pavia è al 787 posto al mondo).
Soddisfazione per il risultato
«Siamo contenti che, anche per il Center for World University Rankings, l'Università di Pavia si confermi tra i migliori atenei al mondo e tra i primi 10 in Italia – commenta il professor Alessandro Reali, delegato del rettore per i ranking –. Le università italiane che ci precedono sono per lo più di grandi dimensioni e questo avvalora maggiormente il nostro piazzamento. In particolare, fa piacere vedere come il nostro ateneo si distingua per la grande qualità dei suoi docenti».
La Sapienza è prima tra le università italiane nella classifica del Cwur) confermando la 113esima posizione a livello mondiale e guadagnando la 37esima a livello europeo (+1 rispetto allo scorso anno). Il riconoscimento arriva dopo la conferma di Sapienza leader mondiali negli studi classici nella classifica Qs. Il ranking Cwur 2022-2023 conferma le prime tre posizioni a livello mondiale all'Università di Harvard, al Mit di Boston e alla Stanford University. In Italia dopo Sapienza si collocano Padova (170esima), Milano (179) e Bologna (181).
Il ranking
La classifica, che elenca le prime 2.000 università internazionali su circa 20mila scrutinate, è basata su 4 indicatori: qualità dell'istruzione, l'occupabilità, la qualità della facoltà e la ricerca delle università di tutto il mondo. Quest'anno sono state classificate 19.788 università e quelle che si sono classificate in cima sono state inserite nella lista Global 2000, che comprende istituzioni di 96 paesi. A livello mondiale al quarto posto si piazza l' Università di Cambridge, seguono Oxford, la Princeton University, l'Università di Chicago, la Columbia University, l'Università della Pennsylvania, il California Institute of Technology, la Yale University, l'Università della California, Berkeley. In Italia al quinto posto dopo l'università di Bologna, si colloca l'Università di Torino, al sesto la Federico II di Napoli, al settimo l'Università di Firenze. Segue all'ottavo Pisa, poi Genova e al decimo posto Pavia. «Sebbene i risultati delle classifiche di quest'anno mostrino che l'Italia ha un buon sistema di istruzione superiore – commenta Nadim Mahassen, presidente del Cwur – ulteriori finanziamenti dovrebbero essere investiti nell'istruzione e nella ricerca se il Paese aspira ad aumentare la competitività».