Salerano: materiali in ritardo, slitta il nuovo municipio

SALERANO. I problemi economici mondiali e i ritardi della consegna dei materiali colpiscono anche il Canavese. Si allungano i tempi per il trasferimento degli uffici municipali nell’edificio in piazza Unità d’Italia, inizialmente previsto per aprile, bisognerà aspettare almeno un paio di mesi. «La ditta a cui abbiamo affidato i lavori – spiega la sindaca Tea Enrico – ha dovuto rallentare il cronoprogramma, a causa dei ritardi nelle consegne di materiali. Anche se più lentamente i lavori comunque vanno avanti e il responsabile del cantiere ci tiene aggiornati. Inoltre abbiamo dato un secondo incarico per la messa in sicurezza dei muri perimetrale del pluriuso e dell’area esterna dell’edificio che versano in condizioni di usura non superabili con una manutenzione ordinaria». Se ne occuperà la ditta Laboratorio Uno Srl di Rivarolo con un ulteriore finanziamento di 35mila euro. La sindaca preferisce non sbilanciarsi sui tempi: «La consegna dei serramenti – aggiunge Enrico - potrebbe sbloccarsi a breve. Comunque non prima di giugno». Gli uffici, nella nuova sede troveranno spazi più adeguati e privi di barriere architettoniche per andare incontro alle persone meno giovani. L’edificio di piazza Unità d’Italia già ospita il pluriuso (al secondo piano), l’ambulatorio medico e quello infermieristico, al piano terreno. Un trasloco in cui il Comune investe 81mila euro derivanti da un contributo statale per l’efficientamento energetico: «Nella vecchia sede di via Guglielmo Marconi – aggiunge la sindaca – resterà l’archivio storico, mentre redigeremo uno studio per l’utilizzo dei cinque locali rimasti liberi in una logica di valorizzazione del nostro patrimonio urbanistico. Il salone del pluriuso ospiterà le sedute di Consiglio e sarà dotato di nuovi arredi: un’antica credenza restaurata diventerà una piccola biblioteca, un book crossing, mentre una parete ospiterà dipinti donati da artisti del territorio. Il riscaldamento dell’edificio sarà di moderna concezione con conduzione a terra per il risparmio di energia».

Novità anche per l’area esterna: l’ambulatorio infermieristico e gli studi dei due medici di famiglia sono frequentati da molte persone provenienti dai paesi vicini. Ecco che diventava indispensabile aver più spazi per garantire il distanziamento. Con un terzo contributo statale di 13mila euro è stata installata una struttura ombreggiante “a vela” davanti l’ingresso destinato a sala d’attesa. Ci sono poi due comode panchine. Accanto è stato sistemato un portabici». Anche l’ambulatorio, sarà oggetto di lavori di riqualificazione. Saranno abbattute le barriere architettoniche e all’interno verrà ricavata una toilette fruibile dalle persone con disabilità dotata anche di docce. La sala d’attesa verrà ampliata e dotata di nuovi arredi.