L’artigianato “Made in Carnia” che piace: da tutta Italia a Comeglians per realizzare i tappeti
COMEGLIANS. Al rumore del traffico ha preferito il silenzio. «Banale? No, non lo è affatto per chi vive in una città come Milano».
Vincenzo Porciello, 55 anni, libero professionista con la passione per l’arte, è arrivato a Comeglians spinto dal desiderio di fare un’esperienza nuova. L’aveva trovata in Rete la possibilità di realizzare con le proprie mani un tappeto. «E a stare allo stesso tempo a contatto con una natura incontaminata, che difficilmente si trova altrove. Perché no, mi sono detto, partiamo».
L’artigianato made in Carnia l’aveva incuriosito. Perché solo a Comeglians aveva trovato chi potesse aiutarlo a concretizzare la sua opera. Silvia Di Piazza, 43 anni, che qui, dal 2009, gestisce un laboratorio dove produce tappeti personalizzati – partendo da un disegno o una sensazione – trasformandoli da elementi di arredo a pezzi unici, richiesti anche in America. Cinque giorni gli bastano. Per realizzare il suo tappeto e per «innamorarmi di questa terra».
Tanto che in Carnia decide di investire e di comprare casa. «Durante il periodo in cui ho soggiornato nella frazione di Tualis – racconta – ho avuto la possibilità, seguendo le indicazioni di Silvia, di esprimere la mia arte, e sono rimasto affascinato dal paesaggio, dalla tranquillità, dalle bellezze di un territorio che non conoscevo, per questo ho iniziato a cercare casa qui».
L’artigianato carnico non solo attira. Ma spinge a restare o a tornare. Come accaduto alla libera professionista Licia Negri, anche lei milanese. Ci è arrivata nella Val Degano «desiderosa di staccarmi momentaneamente dalla vita frenetica di tutti i giorni ed entrare a diretto contatto con la natura. E a Comeglians ho trovato una montagna autentica, ho assaporato cibi genuini, ho fatto lunghe passeggiate nel silenzio della mattina».
E Licia ci è tornata poi per realizzare un altro progetto. È una montagna, dunque, che si riscopre. Che si fa conoscere attraverso le sue attività: le richieste di partecipare ai corsi di Silvia stanno arrivando da tutta Italia. «Sono molto felice che la possibilità di creare qualcosa con le proprie mani attraverso la tecnica hand tufting – racconta Silvia – diventi anche una occasione per far conoscere Comeglians, le sue frazioni, così come altri paesi della Carnia. È importante scoprire le attività locali, i nostri prodotti, quello che di bello si può fare e in tanti ci tornano».
Servono rocche di lana, un telaio, un trapano e fantasia per realizzare un tappeto. Dietro ogni creazione c’è una storia. Che ora si lega a quella di un territorio e delle sue montagne.