Guerra Russia-Ucraina, stop alle forniture di gas russo alla Polonia e i prezzi volano. Gazprom: “Varsavia paghi subito in rubli”

Nuova fiammata dei prezzi del gas dopo che la Russia, stando al sito polacco Onet, ha sospeso le forniture di gas alla Polonia attraverso il gasdotto Yamal. Gazprom non ha confermato ma ha fatto sapere che Varsavia deve pagare entro oggi le forniture di gas russo rispettando la nuova complessa procedura che prevede l’uso del rublo. Secondo Onet, presso il ministero del Clima è stata allestita un’unità di crisi. Il portale sottolinea che “i russi non hanno informato la parte polacca sui motivi dell’interruzione”. Risultato: il metano, piatto per tutto il pomeriggio, è schizzato fino a 107 euro al megawattora, in aumento del 17% rispetto a ieri.

Intanto il ministro tedesco dell’Economia e del Clima della Germania Robert Habeck ha fatto sapere che il suo Paese è “molto vicino all’indipendenza dal petrolio russo”. E forse è questo il motivo per cui il sesto pacchetto di sanzioni europee a Mosca, che dovrebbe comprendere proprio l’embargo sul petrolio, sembra destinato a slittare alla prossima settimana. Il vicecancelliere, che si trova in visita ufficiale proprio a Varsavia, ha ipotizzato che possa bastare poco per trovare un’alternativa all’ultima raffineria tedesca che si rifornisce di petrolio russo, quella di Schwedt an der Oder: “Spero solo pochi giorni”, ha detto Habeck dopo un incontro con la collega polacca Anna Moskwa. Nelle scorse settimane il numero due del governo Scholz aveva sostenuto che la Germania sarebbe stata autonoma dal petrolio di Mosca entro la fine dell’anno. Proprio la collaborazione con la Polonia sarà cruciale per raggiungere la definitiva indipendenza dal petrolio russo. Habeck ha spiegato che nelle otto settimane dall’inizio della guerra la quota del petrolio russo è scesa dal 35% al 12% dell’import complessivo tedesco.

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