Milan o Inter? Perché lo scudetto è più in bilico che mai
MILANO. Una «settimana importantissima»: così il tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi, aveva descritto, alla vigilia della gara contro la Roma, i sette giorni che attendevano i suoi uomini. Superato il primo scoglio - sabato 23 aprile - con il successo sui giallorossi, ora i nerazzurri sono attesi mercoledì 27 aprile da un fondamentale crocevia scudetto, un recupero infrasettimanale contro il Bologna (per la gara non giocata lo scorso gennaio in seguito ai diversi casi Covid tra i rossoblù) da cui passano molte delle speranze tricolori di Lautaro e compagni. Una vittoria vorrebbe dire controsorpasso al Milan in vetta, stavolta con lo stesso numero di partite disputate, chiudendo così il tema degli asterischi in classifica: altrimenti, vorrebbe dire certificare il ruolo di inseguitori dei cugini rossoneri, ruolo non semplice considerando che mancheranno solo 360' al termine del campionato. Tornare dal Dall'Ara senza i tre punti potrebbe, inoltre, essere ancora più doloroso verso il weekend, quando il Milan scenderà in campo poco prima dell'Inter, impegnata domenica 1 maggio alle 18 al Friuli contro l'Udinese mentre la squadra di Pioli scenderà in campo alle 15 contro la Fiorentina a San Siro. Necessario quindi strappare i tre punti al Bologna, in una gara che così si è trasformata in un crocevia da non potere sbagliare per continuare a sognare la seconda stella. Anche perché il Milan sta rispondendo colpo su colpo e il successo in extremis contro la Lazio sicuramente avrà segnato i nerazzurri, che fino al 90' avevano sperato quantomeno nel pareggio all'Olimpico che avrebbe permesso di mantenere la vetta della classifica. Sarebbe stata un'ulteriore iniezione di fiducia a livello mentale, utile anche per far girare meglio le gambe, considerando il calendario stretto tra il recupero col Bologna e la finale di Coppa Italia contro la Juventus dell'11 maggio.
Intanto, verso la sfida di mercoledì 27 aprile, Inzaghi rischia di perdere Robin Gosens, alle prese con un affaticamento muscolare: sulla sinistra, così, verrà confermato Ivan Perisic dal 1'. Out anche Arturo Vidal, ko per una distorsione alla caviglia nel recente derby di Coppa Italia e che punta la gara di Udine per il rientro. In attacco, invece, il tecnico nerazzurro dovrebbe affidarsi ancora a un Lautaro Martinez tornato trascinatore: nelle ultime tre gare infatti l'argentino ha messo a segno ben quattro reti e ora, raggiunte le 20 reti stagionali, punta a migliore il suo bottino in una singola annata in maglia interista (21 gol nella stagione 2019/20 in tutte le competizioni).