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Апрель
2022

No grandi navi a Venezia, i comitati preparano la protesta

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VENEZIA. La chiamano «gita in barca verso il canale dei Petroli», è in programma sabato 29 aprile alle 10 nella stessa mattinata in cui è previsto l’arrivo della Msc Sinfonia e della Costa Deliziosa e nonostante il divieto imposto dal prefetto per motivi di sicurezza lungo l’autostrada a senso unico che collega la bocca di Malamocco a Porto Marghera.

Il corteo seguirà l’assemblea pubblica in campo San Tomà in programma venerdì, alle 19. Il Comitato No Grandi Navi torna a mobilitarsi e lo fa con due giornate di iniziative per «fare il punto sulla situazione della crocieristica» a distanza di sole poche settimane da un avvio di stagione che ha mostrato tutte le sue incognite.

«Gli approdi temporanei si stanno concretizzando sempre più come la nuova sponda del crocierismo a Venezia», spiegano gli attivisti, «il nostro è un no alle grandi navi in tutta la laguna. Porto Marghera è una soluzione incompatibile con la salvaguardia. I blocchi della navigazione a causa del forte vento sono solo l’ennesima dimostrazione di ciò che abbiamo sostenuto sin dal principio. Spiegheremo e discuteremo del perché questa soluzione è pericolosa, dannosa e illegittima».

Nel frattempo, l’associazione Ambiente Venezia ha scritto al professor Francesco Giavazzi, consigliere personale di Mario Draghi, con la richiesta di rivedere le indicazioni contenute nel decreto legge 103 che imponeva ad allestire cinque approdi (più quello di Chioggia) per le grandi navi alle banchine commerciali di Porto Marghera.

«Abbiamo segnalato che quella indicazione era tecnicamente sbagliata», spiega la professoressa Andreina Zitelli, «gli avvenimenti di questi giorni sono la palese dimostrazione della impraticabilità di quella indicazione voluta per legge. Ma la legge deve essere ragionevole. Prima di continuare con gli interventi di adattamento della crocieristica in un area industriale a rischio di incidente rilevante, deve essere dimostrato che gli interventi, necessari per accogliere in forma transitoria le navi a Marghera, sono ispirati a ragionevolezza».

Per Ambiente Venezia gli interventi per realizzare i sei approdi temporanei a Marghera (compreso quello di Chioggia) dovrebbero essere sottoposti a stretti controlli ambientali (Via e Vas): «In assenza», conclude Zitelli, «ogni intervento è da considerarsi potenzialmente pericoloso sia dal punto di vista della sicurezza della navigazione, lesivo dei diritti dei passeggeri e dannoso per la protezione ambientale»




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