I costi delle Rsa mantovane in aumento:«Solo un terzo dalla Regione»

MANTOVA. «Serve un impegno maggiore da parte di Regione Lombardia sulle Rsa per far sì che i maggiori costi in arrivo non impattino ulteriormente sul budget delle famiglie, che già si fanno parte della maggior parte della spesa, mentre la Regione copre solo un terzo. Per questo proporrò che vengano stanziati fondi ad hoc nell’assestamento di bilancio di luglio». Lo annuncia la consigliera regionale del Pd Antonella Forattini rispondendo ai recenti allarmi lanciati dal sindacato pensionati della Cisl e dalle Rsa mantovane che lamentano un pericoloso aumento dei costi.

«Non possiamo permettere che solo le famiglie si facciano carico di questi maggiori costi, visto che già sostengono la maggior parte della spesa e non possono sopportare ulteriori rincari. Sono le famiglie lombarde, e non il sistema del welfare regionale, a sopportare il costo più pesante della gestione e della cura degli anziani: ben i due terzi della spesa per la salute e la cura degli anziani sono a carico delle famiglie e solo un terzo a carico della Regione, come mostra il report di Fnp Cisl della scorsa settimana».

Famiglie e pazienti delle Rsa, fa sapere Forattini, nel 2020 hanno speso il doppio di quanto abbia stanziato la Regione (un miliardo e 600 milioni di euro contro 860 milioni) e i soldi vanno a finanziare strutture che sono per la quasi totalità private (664 contro 48 pubbliche). «Tra queste – continua la consigliera regionale del Pd – quasi la metà non sono nemmeno gestite da onlus. Un’altra conferma che in Lombardia salute e cura degli anziani sono un business».

Anche il Cupla, il comitato unitario nazionale dei pensionati e pensionati del lavoro autonomo (artigiani, commercianti, agricoltori) a cui appartiene Cna pensionati e Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uil -Uilp hanno incontrato, in videoconferenza, la presidenza della conferenza delle Regioni. «L’incontro – sottolinea il presidente della Cna pensionati, Gianni Soffiati – ha toccato anche la riforma delle strutture socio sanitarie residenziali per anziani e lo sviluppo di una nuova politica della residenzialità».