Operaio di 46 anni muore in ospedale dopo essere caduto a pochi passi da casa
ANDREIS. Si è spento nella serata di martedì 26 aprile, in ospedale, Michele Salvadori, 46 anni, di Andreis, operaio della Zml di Maniago. Era stato ricoverato nel reparto di rianimazione e terapia intensiva di Pordenone nella notte fra domenica 24 e lunedì 25.
A seguito di una caduta aveva riportato un trauma cranico molto grave. Era collassato in via D’Annunzio, a pochi passi da casa sua, dopo essere sceso dall’auto di un amico, che lo aveva riaccompagnato a casa.
All’improvviso aveva perso i sensi, cadendo all’indietro e battendo la testa violentemente sul selciato. Subito erano stati mobilitati i soccorsi, ma il trauma era stato così grave che lo staff sanitario aveva dovuto praticargli le manovre di rianimazione. Era giunto in condizioni disperate all’ospedale.
Martedì sera è stato constatato il decesso. Chi lo conosceva lo ricorda come un ragazzo di compagnia, pieno di passioni. Gli piaceva andare per funghi nei boschi. Era un gran lavoratore: dal 1996 faceva il conduttore di impianti alla Zml. Lascia due fratelli, Franco e Laura, e la mamma Maddalena.
«Per una comunità come la nostra – il sindaco Fabrizio Prevarin è scosso – è un avvenimento drammatico. Due lutti in pochi mesi, di persone giovani, sconvolgono una comunità così piccola. Senza pensare al dolore dei familiari ai qualli vanno le nostre condoglianze.
Andreis si stringe al cospetto di questa famiglia, che tanti anni fa ha perso già il papà. Abbiamo rinviato tutti gli eventi in programma a fine mese. Avremmo dovuto fare un omaggio a Federico Tavan. Ma questo è il momento del lutto, non di creare aggregazioni ludiche».