L’Udinese prova a stupire: nel recupero sfida la voglia d’Europa della Fiorentina

UDINE. È tempo di dubbi e regali. La Fiorentina, dopo aver ciccato a Salerno, pensa di dover consegnare in premio almeno l’Europa League ai propri tifosi, l’Udinese a Bologna si è riscoperta fragile in difesa (non subiva due gol in 90’ da Napoli) e sa che deve uscire di casa altre tre volte prima della fine del campionato: difficile che possa arrivare là dove sperava, a toccare “quota 50”. Mancano 10 punti da raccogliere sui 15 in palio, compreso il recupero di stasera (mercoledì 27 aprile) allo stadio Artemio Franchi di Firenze.

Lo scenario

Partiamo da un dato di fatto: da anni (correva il 2008) la Fiorentina è una tassa da pagare per l’Udinese. Sempre tre punti fissi per i viola. Succedeva anche quando i bianconeri frequentavano le zone alte con Guidolin. Adesso da quelle parti sognano di ritornare nelle coppe e quindi è lampante che lo spirito agonistico che di solito le squadre di Vincenzo Italiano mettono sul campo verrà – se possibile – moltiplicato. I segnali da Firenze sono chiari: anche Torreira, alle prese con un problema muscolare all’addome, ha voluto mettersi a disposizione del proprio tecnico che a centrocampo ha sempre il dubbio Bonaventura, dopo aver perso per il resto della stagione Castrovilli.

Insomma, i viola ci metteranno il cuore, l’ambiente aspetta una risposta di questo genere, anche se la voce della clausola rescissoria da 10 milioni nel contratto di Italiano agita il sonno della tifoseria. E il tecnico che ha ridato gioco e carattere alla Fiorentina non spegne l’incendio che alimenta i dubbi: «Terminiamo alla grande questo campionato, di tempo per programmare e parlare di futuro ce n’è».

Di cosa debba parlare Italiano con un contratto firmato in mano non si sa, al massimo si può immaginare che abbia in mano un’offerta. Cioffi invece ha molte meno sicurezze: va in scadenza il 30 giugno, ha un appuntamento con Gino Pozzo al termine del campionato e non sa se la squadra risponderà presente nelle ultime cinque partite per aiutarlo a ricevere una proposta di rinnovo. Finire in crescendo, al di là della chiacchierata “quota 50”, aiuterebbe.

Le scelte

Gli incidenti di percorso non gli hanno dato di certo una mano nell’ultimo mese. A firenze non avrà ancora Beto, fermo dal finale di Venezia, e lo sostituirà con Success, presumibilmente, vista la risposta del nigeriano a Bologna (un assist e un gol), ma non ci sarà neppure Nehuen Perez, squalificato dopo il “giallo” del Dall’Ara, e quindi dovrà cambiare l’assetto difensivo. Considerando che la Fiorentina è veloce e agile sugli esterni Zeegelaar è favorito su Nuytinck per il posto lasciato libero dall’argentino.

Ma c’è un altro giocatore nel giro dell’Albiceleste che condiziona non poco le scelte di Cioffi: Pereyra. Il “Tucu” potrebbe cominciare in panchina per ritornare a “pieni giri” domenica primo maggio, al Friuli, contro l’Inter.