Fissano le nozze dopo la storia d’amore di 50 anni, il figlio la denuncia per l’eredità

LORIA. Il loro amore è durato per 50 anni, in barba ai familiari che non vedevano con favore quella storia, è passato sopra a due matrimoni; sono arrivati a giurarsi amore eterno mentre lui, a 88 anni, era sul letto d’ospedale. Tanto da firmare due mesi prima della morte i documenti per il matrimonio. Ma la donna, una ricca albergatrice di Jesolo di 82 anni, ieri ha dovuto presentarsi in aula per rispondere dell’accusa di aver circuito il compagno, originario di Loria.

In Tribunale davanti al gup Gianluigi Zulian si è tenuta l’udienza preliminare, in cui la donna, assistita dall’avvocato Ernesto De Toni del foro di Padova, ha voluto spiegare la sua verità. Quarantacinque minuti in cui ha raccontato la storia d’amore che la legava all’uomo e ha assicurato che mai si sarebbe approfittata di lui. Per altro, tra i due, quella benestante era proprio lei, ancora oggi titolare di uno storico hotel in via Bafile a Jesolo. Mentre l’eredità che le sarebbe spettata, attraverso la presunta circonvenzione d’incapace, sarebbe la parte di una casa in Puglia, del valore di circa 20/30 mila euro.

I due si erano conosciuti più di cinquant’anni prima, quando lei gestiva il suo albergo e lui faceva il rappresentante di alcolici. Era scoppiato l’amore, interrotto dai percorsi della vita, tanto che lui si era sposato altre due volte. Ma quella donna gli era sempre rimasta nel cuore. Tanto che dopo il secondo divorzio erano tornati insieme, seppur già avanti con l’età. Nel 2007 erano andati a convivere e la donna, con le spalle decisamente più grosse dal punto di vista economica, si era occupata anche di lui. Gli aveva comprato una casa e al bisogno eseguiva dei bonifici ai figli di lui, anche dell’ammontare di tremila euro.

Ma proprio i figli, a quanto si apprende uno in particolare, non vedevano con favore quel rapporto. Nel 2017 il compagno è stato prima ricoverato in ospedale, poi è stato trasferito come lungo degente in una casa di riposo. Lei continua a stargli vicino. Ma viste le condizioni dell’uomo, in famiglia si apre la discussione sulla casa in Puglia. I figli vogliono vendere, il padre invece vuole tenerla. La soluzione gliela offre la donna: sposarsi. Si presenta alla casa di riposo con la delega dell’Inps per la pensione, e con la richiesta delle pubblicazioni di matrimonio. L’88enne non esita a firmare. Le sue condizioni di salute però peggiorano, e in un paio di mesi viene a mancare prima che i due possano formalizzare il loro amore anche di fronte alla legge.

All’orecchio del figlio arriva il racconto di un vicino di letto del defunto padre. Riferisce di avere sentito la donna insistere affinché l’uomo firmasse quei documenti. Il figlio allora decide di denunciare la donna per circonvenzione d’incapace, perché il padre non sarebbe stato in quel momento del tutto presente a sé stesso. L’udienza è stata aggiornata al 5 luglio, e quel giorno si saprà se la storia d’amore tra i due avrà superato un’altra prova, o se si dovrà arrivare al processo.