Modena, rifiuti e bivacchi Benfra, da 20 anni un monumento al degrado in città
Il Comune scioglie il contratto e cerca una nuova azienda per portare a termine l’ultimo stralcio nei blocchi scale
MODENA. In via Manara, sul lato della Crocetta, ci sono ancora i resti di una pizza con vista sul cofano giallo. Ma poi ci sono anche vestiti abbandonati, lattine e un’enorme confezione di tè verde. Il peggio, però, viene scendendo di sotto, nel blocco scale a cui nonostante il cantiere si accede facilmente, dal momento che parte della recinzione è stata divelta. Uno scenario che fa da sfondo ai tanti passaggi in bicicletta di anziani, famiglie e lavoratori, perché in fin dei conti il sottopasso è molto utilizzato dai residenti e dai cittadini che si spostano da una parte all’altra della ferrovia.
Succede all’ex Benfra, il sottopasso che collega viale Ciro Menotti e la Crocetta, alle spalle del Centro Ferriere e a due passi delle ex Fonderie Riunite. Così, se da una parte nel tunnel inaugurato quattro anni fa transitano continuamente ciclisti e pedoni, dall’altra i due blocchi scale in cemento azzurrino restano in mano al degrado, con i resti di bivacchi ben visibili all’interno delle strutture, in particolar modo quella che si trova sul lato della Crocetta. Un’opera annunciata addirittura nel 2003, all’interno di una serie di interventi di riqualificazione della fascia ferroviaria, e andata avanti tra lavori, interruzioni e problemi delle aziende che hanno avuto l’appalto.
Proprio per cercare di dare una svolta definitiva a una realtà bloccata da troppo tempo, martedì scorso la giunta di Modena ha dato l’ok a una delibera che revoca il contratto di appalto con l’azienda che aveva in mano l’ultimo stralcio, quello appunto relativo ai due blocchi scale, al momento inaccessibili per l’amministrazione proprio a causa delle vicende giudiziarie avviate con il concordato preventivo annunciato dall’azienda poco prima della conclusione dell’opera. Ora, grazie alla consensuale risoluzione del contratto con la Società cooperativa lavoratori delle costruzioni di Livorno, la vicenda giudiziaria che ha congelato per diversi anni il completamento dell’infrastruttura sta finalmente volgendo a conclusione, consentendo così all’amministrazione di rientrare in possesso delle aree del cantiere ancora da completare. Ma cosa succederà ora? Il Comune è già al lavoro per poter assegnare con aggiudicazione diretta l’ultimo stralcio di lavori non appena possibile: l’intervento riguarda i due blocchi scale accessori coperti da strutture a forma circolare in cemento armato, nei quali sono da ultimare i lavori di pavimentazione e di posa delle balaustre di protezione.
Attualmente il tunnel è accessibile al pubblico esclusivamente attraverso le rampe e, in orario notturno, così come per altri sottopassi, il passaggio viene interdetto previo chiusura del tunnel, ma la presenza delle aree di cantiere non ancora completate, sigillate esclusivamente con rete di cantiere, ha comportato spesso accessi irregolari nell’area. L’amministrazione comunale ha dovuto più volte ripristinare in proprio il decoro del sottopasso e le normali condizioni igieniche e di sicurezza, ricorrendo a interventi di pulizia straordinaria da parte di Hera (l’ultimo lo scorso 15 marzo e il precedente il 29 gennaio), che si aggiungono agli interventi ordinari di pulizia manuale e vuotatura dei cestini che avvengono tre volte a settimana. Una volta completato l’intervento, nelle ore notturne sarà possibile chiudere anche gli accessi delle scale, in modo da garantire maggior sicurezza, e si sta valutando la possibilità di potenziare il sistema di videosorveglianza.
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