L'iniziativa. Serata di lirica e alta cucina: Modena trionfa ad Angers

foto da Quotidiani locali

MODENA È finita in bellezza la trasferta francese della Fondazione Pavarotti e Teatro Comunale insieme con lo chef Luca Marchini per far conoscere il bel canto e le tradizioni gastronomiche modenesi. Il ricordo di Luciano Pavarotti ha reso pregnanti le due giornate ad Angers, nella zona della Loira, poco distante da Le Mans, terra di grandi tradizioni di cucina e di vini e appassionata di lirica. Elementi comuni con Modena che hanno portato a uno scambio culturale importante che ha trovato il suo compimento venerdì e sabato scorsi.

L’occasione sono state le esibizioni dei cantanti di Modena e di Angers per la rassegna “Dire et Chanter les passions”. Per la Scuola di canto di Mirella Freni con il teatro comunale Pavarotti-Freni (erano presenti il direttore Aldo Sisillo e Nicoletta Mantovani, vedova del Tenorissimo) erano stati chiamati il soprano Marta Lazzaro e il tenore Carlo Eugenio Raffaelli, per Angers il soprano Mathilde Lamaire con la partecipazione del noto tenore Sébastien Guèze. Il bel canto è risuonato nei saloni “Cournovsky” e del Grande Théàtre della città francese. Contemporaneamente in cucina ai fornelli lavoravano Luca Marchini dell’Erba del Re, ristorante stellato alla Pomposa, e il suo collega, altrettanto stellato, Pascal Favre D’Anne con lo chef Laurent Surut del ristorante Belle Rive.

«Abbiamo superato le diffidenze iniziali, un po’ perché parlavo francese (e questo mette sempre a loro agio i padroni di casa) – spiega Marchini – e un po’ perché hanno avuto modo di apprezzare i nostri prodotti Dop in combinazione con alcuni dei loro migliori prodotti. Loro avevano in evidenza il Cointreau, la quinoa (una produzione diventata tipica), i loro straordinari formaggi e i vini della Loira; noi il lambrusco, il balsamico Igp e tradizionale Dop, il Parmigiano Reggiano e il prosciutto di Modena. Nella prima serata si è tenuta la cena di gala per beneficenza con 80 ospiti, mentre sabato sera lo show cooking è stato un verso successo: ha attirato 150 persone. E abbiamo tentato accostamenti particolari se non bizzarri come il Cointreau col balsamico tradizionale e i lambruschi. È stata una splendida esperienza. Tra colleghi ci siamo trovati in perfetta sintonia».