C’era da immaginarselo. Il pugno chiuso va a braccetto con lo zar di Mosca. Così l’ex presidente del Brasile Inacio Lula da Silva si schiera con Mosca e attribuisce le responsabilità dell’escalation del conflitto russo-ucraino al presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky. Il compagno Lula dimentica che il popolo di Kiev è vittima dell’aggressione di Putin da oltre due mesi. Ma per l’ex presidente degli scandali , la colpa della mattanza di queste settimane ha un nome e un cognome. Zelensky. Per lo “spettacolo” di cui è protagonista. E per non aver negoziato a sufficienza.
Il compagno Lula processa Zelensky: è colpa sua
“Non conosco personalmente il presidente dell’Ucraina. Ma il suo comportamento è un po’ strano. Sembra essere parte dello spettacolo. È in televisione mattina, mezzogiorno e sera. È al parlamento del Regno Unito, al parlamento tedesco, al parlamento francese, italiano, come se fosse impegnato in una campagna politica. Dovrebbe essere al tavolo delle trattative”. Così in una lunga intervista al Time l’ex presidente brasiliano, che ha conosciuto il carcere per corruzione (con sentenza annullata per un vizio formale). Insomma, gratta gratta, è il premier ucraino il responsabile del conflitto. Altrimenti – questo il raffinato ragionamento – “avrebbe negoziato un po’ di più. I colloqui sono stati pochissimi. Se si vuole la pace bisogna avere pazienza”. Chissà perché l’altra parte del tavolo invece, dove dovrebbe sedere lo zar di Mosca che sogna la rivincita dell’Urss, è esente da critiche. Eppure i negoziati si fanno in due. Come i matrimoni e i fidanzamenti.
“Credo che il dialogo funzioni solo quando viene preso sul serio“. “In guerra non c’è un solo colpevole. Saddam Hussein era colpevole quanto Bush perché Saddam Hussein avrebbe potuto dire ‘Puoi venire qui a controllare e io dimostrerò di non avere armi di distruzione di massa’, ma ha mentito al suo popolo E ora, questo presidente dell’Ucraina avrebbe potuto dire: “Dai, smettiamola di parlare di questa questione della Nato, dell’adesione all’UE per un po’. Prima parliamo un po’ di più'”. “Putin non avrebbe dovuto invadere l’Ucraina”, ammette Lula (impegnato per le presidenziali che si terranno il 2 ottobre) a fatica. Ma, neanche a dirlo, la colpa è soprattutto degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Gli Usa e l’Europa “hanno incoraggiato il confronto sostenendo le aspirazioni dell’Ucraina di aderire alla Nato e all’Ue, sapendo che questo avrebbe peggiorato le cose. Gli europei avrebbero potuto dire ‘Ora non è il momento per l’adesione dell’Ucraina all’Ue, aspetteremo'”.
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