Dalla baia di Medolino alle Incoronate: isolotti croati in attesa di nuovi proprietari

ZAGABRIA L'ultima in ordine di tempo a essere stata inserita tra gli annunci delle isole croate in vendita è quella di Cielo (Ceja): disabitata, circa 162 mila metri quadrati di superficie, la vendita riguarda i 102 mila di proprietà privata, mentre il resto appartiene alla Repubblica di Croazia.

Situata all'estremo sud dell'Istria, nella baia di Medolino, Cielo viene proposta al prezzo di 20,4 milioni di euro. Cifra non propriamente modica con la quale si acquistano pace, silenzio, spiagge stupende di cui non si conosce il nome dell’attuale proprietario. Sull’isolotto c’è anche un esercizio ristorativo molto frequentato dai diportisti. A Cielo esiste anche una piccola abitazione - non più di 40 metri quadrati - costruita nel 1968 e che in base alla legge croata può venire ristrutturata. Va specificato infatti che in queste piccole isole di proprietà privata non si può per legge edificare nuove costruzioni: un ostacolo aggirabile però dando vita a una azienda agricola a conduzione familiare. In quel caso si ha l'obbligo di allevare ovini o altri animali domestici, piantare un oliveto o un vigneto: ed ecco che si ha diritto a tirare su un’abitazione. Si può però anche puntare sul turismo e quindi realizzare un immobile da adibire a ristorante.

In ogni caso lo Stato croato, e poi la Regione e il Comune di appartenenza, in base alla normativa introdotta nel 2006 hanno il diritto di prelazione: solo in caso di rifiuto i privati possono mettere le aree sul mercato. Inoltre i primi sei metri di fascia costiera sono in regime di demanio marittimo e non possono venire acquistati: senza firmare il contratto di concessione sul demanio il nuovo proprietario non può dunque impedire a nessuno ancoraggio e balneazione. Le concessioni hanno una durata di 5, 20 e 99 anni, accordate rispettivamente da Comune, Regione e Stato.

Una volta dissolta la Jugoslavia, la Croazia - che conta 1244 isole, delle quali una cinquantina sono quelle abitate - ha comunque praticato una politica che l’ha vista concedere la vendita delle aree private, i cui prezzi oggi si aggirano fra i 10 e i 70 euro il metro quadrato - ma molto dipende ovviamente dai fabbricati che ci sono. Dei 688 isolotti potenzialmente sul mercato, però, finora non ne sono stati venduti molti, proprio per in vincoli demaniali e di costruzione che scoraggiano aspiranti proprietari. A essere cedute per prime nel 2000 furono le piccole Frascher e Frascheric, a meridione di Pola, vendute all’azienda Frašker per una cifra corrispondente a 1,1 milioni di euro. Tre anni dopo fu la volta di Smoquizza (Smokvica), nell'arcipelago di Sebenico, acquistata dall'azienda croata Mali Krknjaš per 1,2 milioni di euro. Da citare anche l'isoletta di Licignana (Jakljan), nell'arcipelago raguseo, acquistata dall'imprenditore croato Goran Štrok per 6 milioni di euro.

Attualmente risultano sul mercato numerose isolette dell’arcipelago delle Incoronate, da sempre appartenenti ai residenti sulla vicina isola di Morter (Murter). Alcune di esse hanno una superficie assai estesa: il loro valore dipende però più che altro dalla vicinanza o meno al Parco nazionale delle Incoronate.

A una manciata di chilometri da Sebenico c’è poi un’isola della quale si può diventare proprietari versando all’incirca 700 mila euro.

In ogni caso, non pare che le vendite siano caratterizzate da tempi veloci: le isole di Oruda e Palazziol (Palacol), incastonate nel Quarnerolo e di superficie complessiva pari a 456 mila metri quadrati, vengono da anni offerte in pacchetto dalle famiglie che ne sono proprietarie. La richiesta oggi è di 2,2 milioni di euro, oltre il 50% in meno rispetto alla cifra di 5,8 milioni che era stata fissata al momento in cui le isole furono messe sul mercato.