Cos’è la Nato, come si aderisce e il peso del vedo turco per bloccare l’ingresso di Svezia e Finlandia
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L’Italia è favorevole all’ingresso. Il presidente Usa Joe Biden ha parlato con i premier dei due Paesi
La NATO (North Atlantic Treaty Organization in inglese, Organisation du Traité de l’Atlantique Nord in francese, in sigla OTAN) è un’organizzazione intergovernativa costituita nel 1949 allo scopo di assicurare la pace e la sicurezza in Europa. Attualmente vi fanno parte trenta Paesi. L’Italia insieme a Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti è tra i paesi fondatori.
Cosa fa la Nato?
La NATO promuove i valori democratici e consente ai membri di consultarsi e collaborare in materia di difesa e sicurezza per risolvere i problemi, creare fiducia e, nel lungo termine, prevenire i conflitti. In caso di fallimento degli sforzi diplomatici, l’organizzazione ha il potere militare di intraprendere operazioni di gestione delle crisi. Tali operazioni devono essere condotte in base alla clausola di difesa collettiva presente nel trattato fondativo.
Come si entra a farne parte?
Può diventare membro della NATO «qualsiasi altro Stato europeo in condizione di soddisfare i principi di questo trattato e di contribuire alla sicurezza dell'area nord-atlantica». A regolare l’ingresso nella Nato l’art. 10 del Trattato del Nord Atlantico: «I membri possono invitare previo consenso unanime qualsiasi altro Stato europeo in condizione di soddisfare i principi di questo trattato e di contribuire alla sicurezza dell’area nord-atlantica ad aderire a questo trattato. Qualsiasi Stato, dunque, invitato può diventare un membro dell’organizzazione depositando il proprio atto di adesione al Governo degli Stati Uniti d’America. Il Governo degli Stati Uniti d’America informerà ciascun membro del deposito di tale atto di adesione».
Come funziona il diritto di veto?
Ciò significa che ciascuno Stato membro ha diritto di veto, ovvero può decidere di porre delle condizioni per l’ingresso di un paese. In pratica la NATO ha formulato un insieme di criteri-base che devono essere soddisfatti da tutti per aspirare all’accesso.
La procedura d’ingresso
Nella normalità (a differenza di quello che sta accadendo oggi a seguito dell’invasione della Russia in Ucraina) i paesi che vogliono aderire (pre-adesione) presentano il cosiddetto Piano d’azione per l’adesione o Membership Action Plan (MAP) introdotto a Washington tra il 23 e il 25 aprile 1999. Il Paese che chiede di aderire presenta un rapporto annuale circa l’ingresso che la Nato valuta.
Il caso Ucraina
Come è noto nella riunione di Bucarest la Germania si oppose all’ingresso dell’UCraina nel patto atlantico.
Quando è entrata la Turchia?
La Turchia, insieme alla Grecia è entrata far parte della “coalizione” nel 1952, ovvero nel primo allargamento della Nato.
Perché oggi si oppone all’ingresso di Svezia e Finlandia?
Il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan ha detto che si opporrà all’adesione di Finlandia e Svezia, perché a suo dire sarebbe un "errore" come quello dell'ingresso della Grecia nell'Alleanza Atlantica. Ufficialmente il leader turco ha detto ai giornalisti che «non vuole che si ripeta lo stesso errore commesso con l'adesione della Grecia», accusando Stoccolma ed Helsinki «di ospitare terroristi del Pkk». Fuori dall’ufficialità molti sostengono che Ankara si oppone a faccia un po’ il doppio gioco con Mosca. Tant’è che gli Usa Gli Stati Uniti hanno subito rilanciato che stanno lavorando per chiarire la posizione della Turchia sulla potenziale adesione di Svezia e Finlandia alla Nato.
Il Veto di Erdogan può fermare al corsa di Svezia e Finlandia?
Lo studioso di scienze politiche ed economiche ed ex rappresentante commerciale turco in Russia Aydin Sezer, «non crede che la Turchia porrà il veto alla loro ammissione alla NATO». Potrebbe, però, «tentare di rallentare il processo, ma mi sembra che alla fine il presidente Tayyip Erdogan non sarà in grado di creare una forza che possa parlare contro gli Stati Uniti e la NATO».
Al centro dell’alleanza
L’art. 5 del Trattato prevede l’obbligo di assistere uno Stato membro della Nato che sia oggetto di un attacco armato. L’art. 6 del Trattato, invece, nel definire l’ambito geografico nel quale opera il meccanismo di autodifesa, consente di determinare che tale concetto ricorre non solo qualora si verifichi un attacco rivolto contro il territorio di uno degli Stati membri, ma anche contro forze navali o aeree in navigazione nell’area di rilevanza del trattato.
Qual è la posizione dell’Italia?
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha spiegato che «sabato e domenica a Berlino» ci sarà la riunione informale dei ministri degli Esteri della Nato, allargata anche ai ministri degli Esteri della Finlandia e della Svezia, e «l'Italia sosterrà pienamente in quella sede l'ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nato».