Falegname esperto nell’arte dell’intarsio ed ex allenatore di calcio: ecco chi era il ciclista morto nello scontro con un’auto
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foto da Quotidiani locali
FAGAGNA. Un ciclista, Claudio Peressini, 68 anni, residente a Majano, è morto nel primo pomeriggio di venerdì 13 maggio dopo essere stato urtato da un’auto lungo la strada provinciale 10 che collega Fagagna con l’abitato di Farla (frazione di Majano).
Il pensionato è stato sbalzato sull’asfalto e ha riportato traumi talmente gravi da rendere vani tutti gli sforzi del personale sanitario intervenuto sul posto. Il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso.
I due veicoli – la vettura, una Volkswagen Touran e la bici –, secondo la prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della stazione di Fagagna, provenivano da Farla e stavano procedendo in direzione di Fagagna.
L’urto è avvenuto all’altezza del rio Lini, lungo un rettilineo. Alla guida dell’auto c’era una donna di 54 anni residente a Majano che si è subito fermata. Viaggiava con lei anche un bambino di pochi anni. Entrambi sono rimasti incolumi.
Per poter fare luce sull’esatta dinamica dell’accaduto, che è ancora tutta da definire, i carabinieri hanno effettuato i rilievi tecnici e hanno raccolto le testimonianze di alcuni automobilisti.
Hanno quindi posto sotto sequestro sia la macchina, sia la bicicletta per poter eventualmente fare ulteriori accertamenti in un secondo momento. Al lavoro lungo la provinciale 10 anche la polizia locale di Fagagna. Gli agenti hanno regolato il traffico in modo da agevolare i soccorsi e le operazioni di rilievo.
Claudio Peressini, falegname in pensione, era molto conosciuto in paese. Per tanti anni aveva lavorato per un’azienda del legno di Majano, la Floreani Design.
E amava esprimere la sua bravura attraverso l’arte dell’intarsio: realizzava infatti quadri che sono stati esposti di recente durante la mostra “Intaglio, intarsio e mosaico” organizzata a Majano. Grande appassionato di calcio, era stato dirigente e allenatore della Majanese calcio.
E, da nonno, amava seguire gli allenamenti e le partite del nipote, come racconta il figlio Alan: «Papà aveva una passione per la lavorazione del legno, faceva orologi e quadretti. Adorava i suoi nipoti, un maschio che è più grandicello e gioca a calcio e una bambina più piccola che andava spesso a prendere all’asilo.
Era sempre presente. Era conosciutissimo in paese con il soprannome di “Gneche”: così chiamavano una sua antenata e poi questo nome è diventato di famiglia e ancora si tramanda da una generazione all’altra».
«Tutta la comunità si stringe intorno alla famiglia che sta soffrendo per quest’improvvisa perdita – spiega il sindaco di Majano, Elisa Giulia De Sabbata –; avevo sentito Claudio Peressini non molto tempo fa, quando sua mamma, a febbraio, aveva compiuto cento anni.
Posso dire che era una persona gentile e poliedrica che ha fatto parte della vita del volontariato del paese. Nel 2018 ha esposto i suoi lavori d’intarsio nell’ambito di una mostra collettiva di quadri».
«Claudio era un uomo attivo in paese – sottolinea Daniele Stefanutti, presidente della Pro loco del paese –, la sua passione è sempre stata il calcio. E adesso era orgogliosissimo del nipote che gioca negli Esordienti. Andava sempre a vederlo».
«Siamo profondamente dispiaciuti per ciò che è successo» dichiara Silvia Contardo, presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Asd Majanese settore calcio e aggiunge: «Non ho avuto l’occasione di conoscere personalmente Claudio Peressini che ha collaborato con la nostra associazione anni fa, quando ancora non ero presidente.
Ma ora abbiamo tra i nostri dirigenti suo figlio Alan e il nipote è un nostro tesserato. Per noi sono dunque un punto di riferimento, come famiglia sono sempre stati molto legati all’Asd Majanese. A loro vanno le nostre condoglianze».
Claudio Peressini lascia, oltre al figlio e ai nipoti, anche la moglie Carla, gli altri parenti e tanti amici. La data dei funerali non è ancora stata fissata.