E ora al lavoro per costruire la prossima Spal, la situazione in rosa
Capradossi potrà essere riscattato, qualche chance per Pomini. Un grosso punto interrogativo invece riguardo a Vicari
FERRARA. ferrara. Solitamente nel calcio per chi dirige, gestisce o comunque opera per la parte tecnica di un club, non esistono considerevoli periodi di vacanze estive. Lo sarà a maggior ragione in questa tornata summer 2022 per Fabio Lupo e i suoi collaboratori. La nuova esperienza in casa Spal, unita alle tante idee del presidente Tacopina e agli addii di Tarantino, Zamuner e De Franceschi, obbligano già la nuova equipe di lavoro agli straordinari. Focalizzati come prima cosa sulle sorti della panchina biancazzurra: è in corso una valutazione con Venturato. Il tutto in attesa della riunione di inizio giugno (in presenza) con il presidente Tacopina che tornerà dentro le mura della città per trascorrere importanti giorni di lavoro allo sviluppo del suo progetto ferrarese.
LE SCADENZE
Giugno, il mese burocraticamente di riferimento - inteso al giorno 30 - come quello degli svincoli e dei contratti in scadenza. Attualmente nel gruppo squadra Spal esistono tre situazioni, di cui soltanto una potrebbe riaprirsi (ma non è detto). È quella di Alberto Pomini (1981) stimatissimo da Lupo dopo la condivisione della stagione 2019/2020 in quel di Venezia. Il portiere, a salvezza raggiunta, aveva già salutato l’ambiente con un post social di ringraziamento, ma il nuovo scenario potrebbe vedere un suo rientro dalla finestra. Scadrà anche il contratto di Luca Mora, mvp della salvezza nella sua ultima al "Mazza" contro il Frosinone: un altro ricordo indelebile da chi alla Spal ha scritto tante pagine di storia. Chi invece ha contribuito con 3 reti e 5 pesanti punti alla causa spallina è stato Pepito Rossi (scommessa vinta in prima persona da Tacopina), tuttavia impegnato ad affrontare l’ennesimo problema al ginocchio che con ogni probabilità non gli permetterà di proseguire in biancazzurro.
VALUTARE E TRATTARE
Formalmente la Spal ha dieci giocatori in scadenza dai prestiti vigenti. Soltanto per due c’è un diritto di riscatto. Vale a dire per Capradossi dallo Spezia (e su questo possono aprirsi eventuali discorsi) e Crociata dall’Empoli (rientrerà in Toscana). Le non permanenze di Ellertsson (a La Spezia definitivamente) e di Melchiorri sono certe. Con il Sassuolo si parlerà di Pinato e lo stesso si proverà a fare col Milan per Colombo, visti i rapporti diretti che Tacopina nutre con Maldini e Massara. Ma il maxi tratto che Lupo e colleghi andranno a percorrere più di una volta è quello in direzione Bergamo. Sicuramente il giovane Heidenreich sarà mandato dai nerazzurri a far esperienza altrove, mentre le situazioni di Latte Lath, Da Riva e Vido (quest’ultima subordinata alla permanenza di Venturato) sono le reali situazioni da trattare. Naturalmente anche Lupo è conscio dell’importanza di mantenere vivo il rapporto con gli orobici, ormai storico dall’epoca Mattioli-Vagnati.
VISTA 2023
Decisamente folta la lista dei calciatori sotto contratto ancora per una stagione. Ciò non significa che tutti saranno confermati, anzi. Ma di certo si potranno fare riflessioni più approfondite anche in termini di uscite da monetizzare, di scambi o comunque di patrimoni da utilizzare. Partendo dai portieri Thiam e Alfonso (oltre al 2001 Meneghetti, quest’anno al Gubbio) il concetto auspicato è che si faccia ordine nelle gerarchie qualsiasi scelta personale venga presa. In difesa Dickmann è una certezza (potrebbe anche prolungare a breve), mentre la permanenza di Vicari è il più grosso punto interrogativo del presente. Al 2023 ci sono anche Almici, Spaltro (di rientro dal Renate) e Iskra che ha fatto esperienza in Polonia. Anche il dualismo - tra amici - nel binomio Esposito/Viviani avrebbe tale durata temporale. Sempre a centrocampo spuntano i nomi di Zuculini, Abou, Tunjov e Zanchetta (gli ultimi due a Carrara e Lucca quest’anno). Poi ecco Mancosu, Finotto e il vero rebus Di Francesco. Questione che diventa determinante per i discorsi economici di via Copparo, con le 25 partite giocate e i 5 gol di Empoli come prima prova numerica che la Spal proverà a mettere sul tavolo.
FINANZE MONITOR
Decisamente senza alcun margine di manovra (perlomeno in chiave Perugia, dove non ha praticamente mai giocato) la delicata questione Murgia. Il primo dei contratti a scadenza 2024. Per far quadrare i conti servirà un colpo di genio da parte del club. La speranza è che Tripaldelli (anch’egli a lunga scadenza) riesca a imporsi sul campo dopo una prima stagione decisamente dimenticabile per evitare una dispersione di denaro che andrebbe a rallentare altre operazioni nei prossimi anni. Degli ultimi arrivati il 2024 è l’attuale traguardo di Meccariello e Zanellato (ma anche di Pabai). Tra i giovani ci sono Peda, D’Orazio, Yabre e Galeotti (26 gare alla Pergolettese). Alessio Duatti© RIPRODUZIONE RISERVATA