L’Asu fa un figurone: Marco Bertossi a 13 anni è vicecampione italiano di fioretto
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Ai Campionati italiani under 14, per la società sportiva friulana, sono saliti sul podio anche Samuele Pilutti (argento) ed Edoardo Di Benedetto (bronzo) nella categoria maschietti
UDINE. Marco Bertossi, fiorettista dell’Asu allenato dal maestro Fabio Zannier, classe 2009, ha vinto a Riccione la medaglia d’argento al Gran premio giovanissimi “Renzo Nostini-Trofeo Kinder Joy of Moving” nella categoria ragazzi. Il neo vicecampione italiano ha perso la finale 15 a 13 contro il salernitano Giuseppe Di Martino, numero uno del ranking nazionale e vicecampione in carica, contendendogli fino all’ultimo il titolo, al termine di una giornata lunghissima che ha visto in pedana oltre 130 atleti.
Figlio di Enrico Bertossi ed Elisabetta Pozzetto, il fiorettista udinese, campione regionale della stessa categoria, rappresenterà il Friuli Venezia Giulia dal 29 settembre al 2 ottobre, al “Trofeo Coni”, la più grande manifestazione sportiva italiana per under 14, dove sono attesi circa tremila giovani atleti provenienti da tutta Italia, che affronteranno gare in più di 40 discipline riconosciute dal Coni.
Oltre a Bertossi, a salire sul podio dei Campionati italiani under 14 di scherma per l’Asu, sono stati Samuele Pilutti (argento) ed Edoardo Di Benedetto (bronzo) nella categoria maschietti. Altri tre atleti della società udinese si sono piazzati nei primi 15 posti.
Soddisfatto dalla trasferta romagnola il maestro Zannier, che sottolinea come i risultati siano «frutto del lavoro di un gruppo che si allena con serietà e dedizione. Anche se molto giovani, i ragazzi hanno capito che per avere risultati devono lavorare tenacemente». Queste le parole del vicepresidente dell’Asu ed ex agonista di punta della compagine bianconera, Filippo Pesce: «I risultati raggiunti da Asu, in particolare da Zannier e da tutto il team, fanno la storia della società. Successi così convincenti e prestigiosi non si vedevano da anni, a riprova del buon lavoro svolto dalla sezione. È poi straordinario il gruppo di lavoro che si sta creando, non solo con i ragazzi, ma anche con i loro genitori».