Lascia il posto fisso da segretaria di uno studio medico e diventa personal trainer: «Tutto è nato con le dirette su Instagram»
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Roberta Taricani ha 25 anni e dopo sei anni ha deciso di licenziarsi per dedicarsi alla sua attività di coaching rivolta soprattutto alle donne: «C’è troppa improvvisazione in giro, per aiutare le mie clienti ho studiato tanto»
UDINE. A vent’anni scegliere di lasciare il posto fisso per dedicarsi a una grande passione può avere due risvolti: sbagliare o sbancare. E quando si lavora con i social le vie di mezzo non sono ammesse. Lo sa bene Roberta Taricani, 25 anni, ex segretaria di uno studio medico di Udine e ora personal trainer «per le donne».
Gli ingredienti per una strada di successo ci sono tutti: c’è studio, tanto studio. C’è lo spirito imprenditoriale di puntare su un settore che pandemia e social hanno spinto (soprattutto durante il lockdown e nei mesi dopo) come quello coaching online. Aggiungiamoci anche una passione personale per il fitness e un non trascurabile elemento segreto: i datori di lavoro che vedono che non sei felice al 100 percento e ti spingono a realizzare il sogno. «I miei capi erano una famiglia per me e io lavoravo in un clima meraviglioso. Non posso fare altro che ringraziarli: la mia favola aveva già un lieto fine e questo la rende ancora più bella».
Il lockdown e le dirette su Instagram
La favola di Roberta e la sua decisione di cambiare vita, così come per molti friulani che hanno lasciato il posto fisso, ha una data di inizio: marzo 2020. Primo lockdown, meno socialità e più tempo per riprogettarsi. Come segretaria di uno studio medico, Roberta non smette di lavorare ma inevitabilmente gli impegni diventano più burocratici.
C’è chi resta a casa senza far nulla e chi ha bisogno di qualcosa da fare: «In quei giorni ho avuto un’idea per avere compagnia e passare un po’ di tempo assieme. Allenarmi in diretta su Instagram e scaricare un po’ della tensione lavorativa passata in ufficio». Quell’appuntamento casuale diventa giornaliero e il profilo della giovane udinese passa da 2 mila a 11 mila follower. «Ho deciso di strutturare meglio le dirette – racconta Roberta – con esercizi facili per tutti. E di lanciare il mio coaching online: le signore mi contattavano via mail, raccoglievo informazioni sul loro diario alimentare, davo loro consigli. Insomma, ero diventata la loro personal trainer».
I contatti virtuali e non si moltiplicano sui social di Roberta che in quella primavera, tra le prime prove di ripartenza dopo il lockdown, decide di mettersi alla prova. Sceglie due signore (due perfette sconosciute) e le allena gratuitamente: «Andavamo assieme al parco Moretti e le ho seguite passo dopo passo. Dovevo capire se era la strada giusta per me».
L’allenamento femminile e i corsi a Milano
E così è stato. Non solo questa esperienza ha spinto Roberta a concentrarsi sull’allenamento femminile («conoscere le donne a 360 gradi mi permette di fare meglio il mio lavoro con le clienti. Una donna che aspetta un bambino deve seguire un percorso diverso. Non si può improvvisare»), ma ha anche incentivato la sua curiosità in nuovi percorsi di studio: per otto mesi, infatti, ha frequentato la scuola a Milano fino ad ottenere il diploma di personal trainer.
Perché se è vero che i social sono uno strumento eccezionale, è anche vero che sono una scatola di contenuti dove molti improvvisano e pochi sanno davvero: «Di gente che finge competenze che non ha è pieno Instagram. Ad esempio: io non dico di essere nutrizionista e non faccio diete. Posso dare alcuni suggerimenti per mangiare meglio ma poi indirizzo sempre chi mi segue verso professionisti».
La decisione di licenziarsi
Nei mesi quindi l’impegno di Roberta è cresciuto: ad aprile 2021 ha creato il suo programma di allenamento, poi il sito (qui tutte le info) e poi una gestione più organizzata delle sue attività da personal trainer. I numeri dei nuovi iscritti puntavano sempre verso l’alto e in poco tempo i posti a disposizione per essere seguiti andavano sold out. Gli allenamenti da dirette sono diventati anche video e il servizio viene cucito addosso alle clienti.
«A quel punto però sentivo di dover fare una scelta e capire cosa volevo fare da grande. All’inizio avevo un po’ di paura e di timore. Il clima nello studio in cui lavoravo era splendido e il mio capo ha capito perfettamente la situazione. Mi ha visto esaurita – ridacchia Roberta, ricordando quei giorni concitati – ma chi molla qualcosa di certo per una strada tutta nuova? Poi una mattina mi sono svegliata e ho deciso. Ho dato le mie dimissioni e dal 1 aprile mi sono licenziata».
Il suo impegno con gli allenamenti è raddoppiato «ma anche la mia felicità. Faccio quello che voglio e sì, non è stato facile spiegarlo a mio nonno che lavoravo su Instagram ma lui ha visto ero serena e mi ha detto ‘hai fatto bene’. Non serve altro».