Dolomiti Bellunesi, c’è la firma di Piazzi. Via alle manovre per il prossimo torneo
Ufficializzato il nome del nuovo direttore generale. Malumori nel settore giovanile: si è dimesso Agnello
BELLUNO
Luca Piazzi ha apposto la sua firma sull’accordo che lo lega alla Dolomiti Bellunesi innanzitutto, con cui la sintonia era pressoché totale o quasi da diversi mesi.
Non a caso, nel girone di ritorno lo si era visto spesso sui campi della serie D e anche al Polisportivo. Niente da nascondere insomma, soprattutto una volta diffusa la voce su chi fosse il candidato numero uno al ruolo di direttore generale. Lavora da allora, concentrandosi sulla prima squadra ed anche sul settore giovanile. Dove, attenzione, non mancano le novità.
Ad esempio, si è dimesso in polemica proprio il responsabile Massimo Agnello, dopo quasi quindici anni di impegno tra Feltrese, Union Feltre e appunto Dolomiti Bellunesi. Disaccordi di vedute.
Tra i temi in discussione, forse anche la conclusione del percorso della Dolomiti Academy, la società di puro settore giovanile con sede a Sedico composta da due formazioni regionali Allievi e Giovanissimi e dell’attività di base. Ma al momento su tale fronte sembra esserci una frenata.
NESSUNA DICHIARAZIONE
Il comunicato della società non riporta alcun virgolettato, né di Piazzi e né dei massimi dirigenti bellunesi. Questo in quanto formalmente l’ex ds di Mezzocorona e Sudtirol, proveniente dal Parma dove si occupava delle giovanili, «sarà operativo solo a partire dal 1 luglio: ovvero, dal momento in cui si aprirà ufficialmente la stagione 2022-2023».
Così scrive la Dolomiti, rimandando la presentazione a dopo quella data. In realtà Piazzi lavora eccome già adesso allo scopo di organizzare tutti gli aspetti sportivi della società, dalla prima squadra al settore giovanile.
Deve ad esempio individuare il nuovo allenatore, e poi disegnare la nuova rosa, anche magari con l’aiuto di un direttore sportivo. Il quale potrebbe proprio essere Simone Bertagno, team manager nella stagione appena conclusa.
AGNELLO LASCIA
Intanto però viene perso un pezzo di bellunesità, nell’organigramma. In particolare, come detto, Massimo Agnello ha rassegnato le dimissioni da responsabile del settore giovanile.
«Un anno fa, quando da consigliere del cda dell’Union Feltre ho votato sì alla fusione, avevo sottolineato che il mio assenso era vincolato al fatto che il settore giovanile fosse e rimanesse la miglior espressione del territorio», scrive Agnello sui propri profili social. «Non condivido la nuova linea societaria, in quanto con l’arrivo dei nuovi dirigenti esterni, ritengo sia stata tradita la territorialità del progetto. Il mio gruppo di lavoro, con la direzione tecnica di Cappellaro e Melanco, negli anni ha ottenuto risultati eccellenti e da responsabile di un progetto non posso accettare la proposta di rivoluzionare il vivaio. Oltre a questo non condivido molte scelte organizzative e tecniche che si stanno profilando».
Il riferimento può essere appunto rivolto pure alla questione Dolomiti Academy, ancora lontana però dall’essere definita nei suoi dettagli.
«Credo che con il nuovo corso nel feltrino resti un vuoto calcistico da colmare ed è necessario per il bene del territorio si sviluppi un progetto simile a ciò che si è sviluppato nel bellunese con il Cavarzano Limana»