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Май
2022

Guerra Russia-Ucraina, 265 soldati si sono arresi. Bombe su una base militare vicina al confine polacco, missili su Okhtyrka. La Svezia ha firmato adesione alla Nato. Mosca: “Kiev si è ritirata dai negoziati”

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Guerra Russia-Ucraina, 265 soldati si sono arresi. Bombe su una base militare vicina al confine polacco, missili su Okhtyrka. La Svezia ha firmato adesione alla Nato. Mosca: “Kiev si è ritirata dai negoziati”

L’attesa per i soldati nello stabilimento siderurgico assediato dai russi è finita. Nella notte esplosioni a Leopoli. Quarta fossa comune a Mariupol. Il sindaco di Kiev: «Non tornate, la città resta un obiettivo». L’Unicef: a causa guerra 600mila bambini soffriranno fame

Prima che si apra l’ottantatreesimo giorno di guerra, nei cunicoli dell'Azovstal filtrano spiragli di speranza. Dopo settimane di assedio estenuante, parzialmente sospeso solo per l'evacuazione dei civili, possono uscire anche i combattenti feriti, e non solo, asserragliati nell'acciaieria-bunker di Mariupol. L’accordo di tregua, pazientemente tessuto dal governo di Volodymyr Zelensky all'ombra delle polemiche interne sul presunto abbandono del reggimento Azov, è stato annunciato dal ministero della Difesa russo: un cessate il fuoco temporaneo per consentire l'uscita attraverso i corridoi umanitari. Così, Kiev ha annunciato l'evacuazione di 264 militari. Si tratta di 53 soldati feriti, condotti a Novoazovsk, e di 211 altri combattenti portati a Olenivka, nel territorio controllato dai separatisti filorussi di Donetsk. Questi ultimi dovrebbero essere ricondotti nelle zone in mano alle forze ucraine nell'ambito di uno scambio di prigionieri.
Ieri, intanto è stato comunicato il ritrovamento di una quarta fossa comune a Mariupol, mentre il sindaco di Kiev avvisa: «Non tornate, la città resta un obiettivo». Sul campo, le forze ucraine avanzano al confine russo a nord di Kharkiv. E continua il braccio di ferro intorno all’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato, con Erdogan che sbarra la porta: no assoluto.

Il caso – Lo stop di Putin alla Nato
L’analisi – Il gioco pericoloso di Ankara nell’Alleanza: minaccia il veto per Svezia e Finlandia
Il commento – Il mito perduto della neutralità
L’economia – Carlo Messina: “Senza il gas russo sarà recessione, a rischio fino a un milione di lavoratori”
La politica  Il Grillo filorusso: il fondatore del M5S nel mirino per un articolo anti-Usa sul blog
Come donare – Fondazione Specchio dei Tempi

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11.50 – Mosca: “Kiev si è ritirata dai negoziati”
«I negoziati non continuano, l'Ucraina si è di fatto ritirata dal processo negoziale». Lo ha detto alla Tass il vice ministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, sostenendo che da Kiev non è arrivata alcuna risposta alla proposta di trattato di pace presentata dalla Russia. 

11.40 – Mosca: “Distrutto un carico di armi occidentali a Leopoli”
Il portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov, ha affermato che missili da crociera Kalibr lanciati dal mare hanno distrutto un carico di armi occidentali destinati alle forze di Kiev che si trovava in una stazione ferroviaria della regione di Leopoli. Altri missili, ha spiegato il portavoce, hanno colpito un tratto ferroviario nei pressi di Merefa, nella regione di Kharkiv, che veniva utilizzato per il trasporto di armi statunitensi. «Missili a guida aerea di precisione delle Forze aerospaziali russe hanno colpito due posti di controllo e un centro di comunicazione, compresi quelli operati dalla 30a Brigata Meccanizzata nell'area di Bakhmut, oltre a 28 aree di concentrazione delle truppe e dell'equipaggiamento militare del Forze armate ucraine e due depositi di missili e artiglieria vicino a Vuhledar e Kostiantynivka nella Repubblica popolare di Donetsk», ha affermato ancora Konashenkov.

11.30 – Mosca, 265 combattenti nell’Azovstal si sono arresi
Nelle ultime 24 ore oltre 250 soldati asserragliati nello stabilimento Azovstal di Mariupol hanno deposto le armi e si sono arresi. Lo sostiene il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, e lo riporta Ria Novosti. «Ieri è iniziata la resa dei militanti dell'unità nazionalista Azov e dei militari ucraini bloccati nello stabilimento Azovstal di Mariupol. Nell'ultimo giorno, 265 militanti hanno deposto le armi e si sono arresi, di cui 51 gravemente feriti", ha detto il generale. 

11.20 – Vice premier: “Scambieremo soldati Azovstal con prigionieri russi”
«Prosegue l'operazione umanitaria che riguarda l'Azovstal», le acciaierie di Mariupol da dove ieri sono stati evacuati i soldati del battaglione Azov rimasti feriti. Secondo quanto scrive la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk sul suo canale di Telegram, «nell'interesse di salvare delle vite, 52 dei nostri uomini gravemente feriti sono stati evacuati ieri. Dopo che le loro condizioni saranno state stabilizzate, li scambieremo con dei prigionieri di guerra russi». Vereshchuk ha aggiunto che «stiamo lavorando ai prossimi passi dell'operazione umanitaria. Se Dio vuole, andrà tutto bene».

11.18 – Podolyak: “Vittoria russa? Al costo di 30 mila soldati morti”
Vittoria russa? Il costo è di 30mila soldati russi uccisi. Il consigliere della presidenza Ucraina, Mykhailo Podolyak ironizza così sui toni trionfalistici del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Senza dubbio la “vittoria russa”, che comprende sanzioni, disprezzo internazionale, totale isolamento, yacht sequestrati e battaglie per i villaggi della regione di Kharkiv, non farà che crescere. Peskov deve sapere che per la definizione della parola 'vittoria' il costo è di 30 russi morti», ha scritto su Twitter, mentre Kiev stima che siano ormai 27.900 i soldati russi rimasti uccisi in Ucraina.

11.16 – Intelligence Kiev: “Cremlino sta punendo sconfitte militari”
Il Cremlino sta cercando i responsabili delle sconfitte militari in Ucraina e sta punendo i comandanti delle proprie forze di occupazione russe. Lo ha scritto su Facebook la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, secondo cui «il Cremlino punisce in modo dimostrativo i comandanti anche per ridurre le conseguenze della propria futura responsabilità politica e penale, incolpando per tutti i fallimenti e le sconfitte i comandanti delle unità e delle formazioni di occupazione». «La leadership del paese occupante – commenta l'intelligence di Kiev – ha iniziato la ricerca dei colpevoli nelle “migliori tradizioni staliniste”. In particolare, per la perdita dell'incrociatore russo della flotta del Mar Nero «Mosca» è stato arrestato il comandante, il vice ammiraglio Igor Osipov, e sono state avviate azioni investigative anche contro il suo primo vice ammiraglio, Serhiy Pinchuk. «Inoltre – prosegue il comunicato – Vladislav Yershov, che comandava la sesta armata delle forze russe, è stato rimosso dall'incarico per perdite senza precedenti di personale, armi ed equipaggiamento militare. Sempre per gli stessi motivi, è stato rimosso un comandante di un distretto militare occidentale, il tenente generale Serhiy Kisel. Anche il maggiore generale Arkady Marzoev è stato rimosso dalla carica di comandante del 22° corpo d'armata del distretto militare meridionale in Crimea a causa dell'esecuzione insoddisfacente dei compiti stabiliti, oltre al colonnello Mikhail Ponomarev, anch'egli rimosso dai suoi incarichi».

11.13 – Scholz contrario a viaggio a Kiev “solo per farsi fotografare”
Olaf Scholz non andrà a Kiev se non nel momento in cui sarà certo di avere cose concrete da risolvere. A dichiararlo è stato lo stesso cancelliere tedesco, intervenendo nella tarda serata di ieri su Rtl. «Non mi unirò a un gruppo di persone che entra ed esce per una breve fotografia. Ma se lo farò è perché si tratta di cose molto concrete», ha affermato, rispondendo alle domande dei telespettatori. Annalena Baerbock è stata la scorsa settimana il primo membro del governo tedesco a recarsi a Kiev dall'inizio dell'invasione russa. Poco prima, era stata la volta della presidente del parlamento tedesco, Baerbel Bas. Per un certo periodo, Scholz si è rifiutato di compiere personalmente una visita in Ucraina perché le autorità di Kiev avevano cancellato un viaggio del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier – ritenuto troppo vicino alla Russia in passato – ad aprile. All'inizio di maggio Steinmeier ha parlato telefonicamente con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, un colloquio considerato risolutivo delle passate tensioni.

11.09 – Premier Smihal: “Risultato Eurovision è segno del sostegno Europa, mondo e popoli”
«Il risultato dell'Eurovision rappresenta il segno di approvazione all'Ucraina che arriva dai cittadini e dalle nazioni di tutto il continente europeo. È una manifestazione del forte sostegno offerto dall'Europa e dal Mondo al nostro Paese dopo oltre 80 giorni di guerra forzati e di crimini terribili perpetrati contro l'umanità». Denys Anatolijovic Smihal, primo ministro dell'Ucraina, nella sua prima intervista rilasciata ad un media italiano esordisce manifestando in poche e semplici parole sentite ed efficaci, la propria gratitudine per il trionfo della Kalush orchestra e soprattutto per il tangibile sostegno corale di stati e popoli verso il suo Paese, emersi anche in occasione dell'Eurovision Song Contest 2022. Rispondendo all'Adnkronos, su come ancora l'Unione europea possa sostenere Kiev, il Premier risponde: «L'Europa e i suoi leader sono uniti nel sostenerci in questa guerra. Abbiamo il supporto delle armi, delle tecnologie di beni e servizi, il sostegno finanziario di tutti i paesi dell'Ue, che è stata la prima Istituzione a condividere con l'Ucraina gli iniziali finanziamenti di emergenza, aiutandoci anche attraverso lo strumento del micro sostegno finanziario». «Apprezziamo moltissimo – rimarca – tanto l'impegno dell'Unione europea, quanto la mobilitazione di ogni suo singolo paese e dell'Italia, che ci supporta con le finanze ma anche sul fronte difesa, attraverso tecnologie militari speciali. Rileviamo davvero – ribadisce – tutto questo e siamo molto grati al popolo italiano e all'Italia, come paese dell'Unione europea».

11.07 – Premier Smihal: “Non chiediamo aiuto eserciti europei, è nostro compito combattere”
«Le forze di difesa dell'Ucraina sono motivate e forti quanto basta per proteggere il nostro Paese. Noi non chiediamo ai soldati dei paesi dell'Unione europea di intervenire sul campo di battaglia per difendere l'Ucraina. Comprendiamo che è nostra responsabilità proteggere la nostra terra, le nostre famiglie, le nostre infrastrutture, le nostre case». Così Denys Anatolijovic Smihal', primo ministro dell'Ucraina, risponde all'Adnkronos chiarendo la sua posizione a proposito di eventuali richieste di sostegno militare da parte di Kiev all'Ue. «Ciò che chiediamo ai partner dell'Ue – ribadisce – è di supportarci con le armi e con le finanze. Sarà sufficiente a darci abbastanza potere per proteggere la democrazia nel nostro Paese».

11.02 – Kiev, lavoriamo a prossime fase evacuazione Azovstal
L'Ucraina sta lavorando «alle prossime fasi dell'evacuazione dei difensori» dell'acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo ha dichiarato la vice premier di Kiev, Irina Vereshchuk.

10.48 – Regione Poltava: “Da inizio guerra 2.855 matrimoni e 2.095 nascite”
Nella regione di Poltava, in Ucraina centrale, dall'inizio della guerra si sono unite in matrimonio 2.855 coppie, molti i militari che si sono sposati. Lo riferisce il governatore della regione Dmytro Lunin sul suo canale Telegram. Nello stesso arco di tempo, aggiunge il governatore, sono nati nella regione 2.095 bambini.

10.48 – Cremlino non esclude revoca blocco Instagram
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, non ha escluso un possibile sblocco di Instagram, il cui è accesso è stato vietato in Russia subito dopo l'inizio della guerra in Ucraina. «Non lo escluderei», ha detto Peskov alla stampa, in risposta alla domanda se ci si possa aspettare lo sblocco di Instagram «in caso di una certa normalizzazione delle relazioni con le nazioni occidentali».

10.36 – Ex premier Finlandia: “La Nato serve contro la violenza di Putin”
«Perché entrare nella Nato? La ragione è molto semplice: Vladimir Putin ha iniziato a massacrare i suoi fratelli slavi in Ucraina e quindi può farlo ovunque»: lo ha detto l'ex premier finlandese, Alexander Stubb, intervistato in esclusiva da Nicola Porro a Quarta Repubblica, il programma di approfondimento politico ed economico in onda il lunedì sera su Retequattro. «Quindi la decisione di entrare nella Nato è stata presa alle cinque di mattina del 24 di marzo – ha proseguito –. Gli ultimi sondaggi dicono che il 68% è a favore dell'adesione alla Nato. Ci sono stati 185 voti a favore su 200 rispetto alla volontà di entrare nella Nato. Quindi ci stiamo muovendo velocemente verso la Nato e diventeremo membri entro tre mesi». Stubb ha sottolineato di non avere «assolutamente» timore di un'invasione della Finlandia: «Ricordate che abbiamo un servizio di leva, una riserva di 900.000 uomini, possiamo mobilizzare 280.000 persone in tempo di guerra, abbiamo 62 F18, abbiamo appena comprato 64 F35, la Svezia ha 19 caccia, abbiamo uno dei sistemi missilistici terra-aria e aria-terra migliori che esistono e quindi la Finlandia e la Svezia utilizzeranno un approccio nordico all'adesione alla Nato e non credo che questo riguardi mai una possibile invasione della Finlandia da parte della Russia», ha concluso.

10.33 – Cremlino, Putin ha sostegno di tutto il Paese
Putin «è sostenuto dai giovani, è sostenuto da tutte le generazioni del nostro Paese». Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Interfax.

10.27 – Arcivescovo Kiev, bombe al fosforo e a grappolo a Dnipropetrovsk
«Nonostante le grandi difficoltà, grazie forse alla benedizione di Dio, l'esercito ucraino sta difendendo con successo la propria terra, la propria patria, i propri cari e lo Stato ucraino». Lo dice nel suo quotidiano videomessaggio l'arcivescovo maggiore di Kiev, mons. Stanislav Shevchuk. Ieri abbiamo ricevuto una buona notizia: i nostri soldati che combattono nella zona di Kharkiv, hanno raggiunto il confine di stato ucraino. In questo modo, dall'invasore russo è stata liberata un'altra parte della terra ucraina", aggiunge. «Ma ci sono pesanti combattimenti su tutto il fronte orientale, con molte gravi perdite – sottolinea ancora il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina –. Il nemico usa bombe al fosforo e a grappolo, in particolare, nella regione di Dnipropetrovsk, e ciò crea situazioni davvero molto difficili, condizioni veramente pesanti. Il nemico brucia tutto ciò che la sua mano assassina può raggiungere». «Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina lotta – osserva mons. Shevchuk –. L'Ucraina sente che non abbiamo solo il diritto, ma anche il sacro dovere di difendere la propria patria, la nostra patria». «Preghiamo in modo particolare per l'esercito ucraino; per i nostri soldati che danno la vita per la loro madrepatria – conclude l'arcivescovo maggiore –. Ringraziamo i nostri cappellani militari che, come sacerdoti, servono coraggiosamente nell'esercito in circostanze alquanto difficili».

10.26 – Filorussi, oltre 250 militari Azovstal “si sono arresi”
«Oltre 250 militari ucraini, tra cui 51 feriti provenienti dall'acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi». Lo afferma il quartiere generale dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr) citato dall'agenzia di stampa russa Interfax.

10.23 – Cremlino, Kiev aiutata a fare messa in scena a Bucha
Kiev da sola non poteva organizzare la messa in scena a Bucha, è supportata da consulenti dell'informazione e società di pubbliche relazioni. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Tass. «La cosa più terribile che abbiamo visto in termini di questa mostruosa guerra dell'informazione è il flusso di bugie, falsi, questi eventi messi in scena a volte sono così mostruosi che la mente umana non può immaginare. Voglio dire, ad esempio, lo spettacolo magistralmente assetato di sangue messo in scena a Bucha vicino a Kiev. È chiaro che gli stessi specialisti ucraini difficilmente avrebbero potuto lavorare in modo così professionale», ha affermato, «un esercito di società di pubbliche relazioni, personaggi televisivi, consulenti dell'informazione, specialisti della guerra dell'informazione hanno lavorano lì». È necessaria un'indagine indipendente e imparziale, che riporti la situazione intorno alla tragedia di Bucha «ad acqua pulita», ha affermato Peskov.

10.21 – Mosca, serve indagine indipendente su strage Bucha
Mosca ritiene che sia necessaria un'indagine indipendente e imparziale per chiarire la situazione sulla tragedia di Bucha: lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riferendosi alla città ucraina in cui le truppe russe sono sospettate di avere commesso crimini di guerra.

10.19 – Cremlino, non si lavora a visita Putin in Turchia
«Non si prepara nessuna visita del presidente russo, Vladimir Putin, in Turchia nei prossimi giorni». Lo ha chiarito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, dopo che la stampa turca ha parlato di un'imminente missione del leader russo ad Ankara.

10.15 – Fonti Kiev: “A Mariupol non è ancora finita”
A Mariupol «non è ancora finita». Lo ha detto alla Bbc Oleksandr Danylyuk, ex capo dei servizi ucraini ed ex ministro delle Finanze, parlando ore dopo l'evacuazione di 264 combattenti dall'acciaieria Azovstal. «È un sollievo, ma non è la fine», ha affermato, senza precisare quanti militari si trovano ancora all'interno dell'impianto. Secondo Danylyuk, la Russia non controlla ancora Azovstal, la cui importanza strategica a questo punto è minima, ma Mosca considera la sua presa simbolica. «Ma quell'azione simbolica costerà loro molte vite», ha avvertito.

10.15 – Cremlino, popolo ucraino pacifico ma è stato ingannato
Quello ucraino è un popolo pacifico e legato alla Russia, ma è stato ingannato per molto tempo ed è stato trasformato in anti-russo. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, intervenendo a un evento dedicato ai giovani, come riporta Ria Novosti. «Gli ucraini sono persone molto talentuose e pacifiche, e il loro è un Paese legato a noi, un popolo legato a noi. Ma sono stati ingannati per molto tempo. Sono stati ingannati attraverso la Tv, i comizi, i discorsi dei loro leader. E anche i vostri coetanei lì sono diventati adepti di un'ideologia perniciosa», ha denunciato Peskv. Durante il suo discorso, ha notato che in Ucraina, a livello statale, hanno sostenuto coloro che veneravano i nazisti. «Da questa Ucraina», ha proseguito, «hanno iniziato a creare, come ha detto il nostro presidente, un anti-Russia, con una concentrazione di odio per il nostro Paese. In seguito a questa situazione, tra gli altri motivi, e' iniziata l'operazione militare speciale».

10.14 – Nato: in Svezia, min. Esteri firma la richiesta di adesione
Il ministro degli Esteri svedese Ann Linde ha firmato la richiesta di adesione alla Nato, un passo formale diretta conseguenza dell'annuncio dato ieri dalla premier, Magdalena Andersson, di voler entrare nell'Alleanza. «Siamo arrivati a una conclusione che e' la migliore per la Svezia», ha detto Linde. «Non sappiamo quanto tempo ci vorrà, ma riteniamo che potrebbe volerci fino a un anno». La domanda, ha aggiunto la ministro, sarà presentata probabilmente domani, insieme alla Finlandia, e poi sarà esaminata dalla Nato. Lo riportano i media locali.

10.14 – Cremlino, ci sarà pace con voce della Russia ascoltata
Ogni guerra finisce con la pace, e questa pace sarà quella in cui la voce della Russia sarà ascoltata. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Tass.

10.10 – Cremlino, raggiungeremo tutti gli obiettivi e vinceremo
«Siamo fiduciosi che tutto andrà bene e siamo fiduciosi che vinceremo, raggiungeremo tutti gli obiettivi». Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Tass.

10.07 – Cremlino, ogni guerra finisce con la pace
Ogni guerra finisce «con la pace, la voce della Russia verrà ascoltata». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, parlando a un evento dedicato ai giovani. Lo riporta Ria Novosti.

09.59 – Cremlino: “Azioni Occidente verso Russia sono guerra”
«Le azioni dei Paesi occidentali nei confronti della Russia sono una guerra, sarebbe più corretto ora indicare i Paesi non amici come ostili». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

09.57 – Bombardamenti a nord, vittime e “molti feriti”. Sul villaggio di Desna, aumentano attacchi in aree di confine
Bombardamenti russi sul villaggio ucraino di Desna, nella regione di Chernihiv – a nord di Kiev e circa 64 km dal confine con la Bielorussia – hanno provocato questa mattina «morti e molti feriti»: lo ha detto il capo dell'amministrazione militare, Vyacheslav Chaus, secondo quanto riporta la Cnn. Non è chiaro ancora quali siano stati gli obiettivi dei bombardamenti e Chaus non ha fornito ulteriori dettagli. Gli attacchi missilistici e di artiglieria russi sono aumentati di recente in diverse aree di confine mentre prende slancio la controffensiva ucraina nel nord-est del Paese.

09.51 – Cremlino, esistenza della Russia irritante per l'Occidente: “Stati Uniti si comportano in maniera ostile con la Federazione”
«L'esistenza stessa della Russia è irritante per l'Occidente, il mondo occidentale è pronto a fare di tutto perché la Federazione non viva come vuole. Gli Stati Uniti si comportano in maniera ostile nei confronti della Russia». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino DimitrijPeskov secondo quanto riporta l'Agenzia russa Tass. «Il Paese perde la sua sovranità se non difende fermamente i suoi interessi», ha aggiunto, «la Russia è sicura della sua vittoria e del raggiungimento degli obiettivi prefissati, è sicura che tutto andrà bene».

09.51 – Cremlino, Putin sa in che direzione guida il Paese
Il presidente russo, Vladimir Putin, «sa in che direzione guida il Paese e ha il sostegno di tutte le generazioni». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, come riporta Ria Novosti.

09.49 – Guardian: Putin direttamente coinvolto nelle decisioni tattiche
Il presidente russo Vladimir Putin è coinvolto in prima persona nell'evoluzione della guerra in Ucraina, al punto da prendere decisioni operative e tattiche «a livello di colonnello o brigadiere». Lo affermano fonti militari occidentali citate dal Guardian. Il presidente russo sta contribuendo a determinare il movimento delle forze nel Donbass, in un processo decisionale condotto a stretto contatto con il generale Valery Gerasimov, comandante delle forze armate russe, contrariamente a quanto sostenuto da parte ucraina la scorsa settimana, quando si era detto che il leader militare era stato messo da parte. «Pensiamo che Putin e Gerasimov siano coinvolti nel processo decisionale tattico con un ruolo che normalmente ci aspetteremmo di veder riservato a un colonnello o a un brigadiere», ha dichiarato la fonte militare, parlando degli scontri in corso nell'est dell'Ucraina. Il quotidiano non cita altri dettagli, lasciando solamente intendere che stando alle proprie fonti, le valutazioni sul diretto coinvolgimento personale di Putin sono basate su notizie di intelligence. L'imprevisto andamento della guerra ha costretto la Russia a mandare i propri generali più vicino alla linea del fronte, dove fino a 12 di loro sono stati uccisi, secondo le forze armate ucraine, ricorda il Guardian.

09.44 – Cremlino, vinceremo e raggiungeremo tutti obiettivi
«Siamo certi che vinceremo e raggiungeremo tutti gli obiettivi» nell'operazione militare speciale in Ucraina. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

09.32 – Kiev: 27.900 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra, 1.235 carri armati distrutti e 436 droni abbattuti in 83 giorni
Sono almeno 27.900 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che dopo 83 giorni di conflitto si registrano anche 201 caccia, 167 elicotteri e 436 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.235 carri armati russi, 578 pezzi di artiglieria, 3.009 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 97 missili da crociera, 198 lanciamissili, 13 navi, 2.109 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 90 unità di difesa antiaerea e 43 unità di equipaggiamenti speciali.

09.31 – Respinto attacco russo vicino a Severodonetsk: “Truppe Mosca costrette a ritirarsi con pesanti perdite”
Le Forze armate ucraine hanno respinto l'attacco dell'esercito russo in direzione degli insediamenti di Hirske, Zolote e nel villaggio di Syrotine vicino alla città orientale di Severodonetsk, dove le truppe di Mosca sono state costrette a ritirarsi con pesanti perdite. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai. «I bombardamenti di artiglieria hanno causato danni a nove case a Hirske e sei a Zolote. Assaltando la comunità di Hirske, i russi sono stati costretti a ritirarsi, come nella zona di Syrotine, vicino a Severodonetsk. Le perdite del nemico sono numerose», ha affermato Gaidai aggiungendo che ieri sono stati respinti undici attacchi russi in prima linea. «Sono stati distrutti il sistema missilistico antiaereo Tor, cinque carri armati, sei sistemi di artiglieria (di cui tre Mlrs), 12 unità di veicoli corazzati da combattimento, un veicolo», ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare regionale.

09.31 – A Leopoli missili russi contro infrastrutture
Il massiccio attacco missilistico russo contro la regione di Leopoli questa notte, uno dei peggiori dall'inizio della guerra secondo le autorità locali, aveva di mira le infrastrutture nella regione. Lo ha riferito il comando dell'Aeronautica militare delle Forze armate di Kiev, come riparta l'agenzia Unian. Il rapporto afferma che le unità di difesa aerea sono riuscite a distruggere tre missili da crociera. È stato, inoltre, stabilito che l'attacco è partito da Sud-Est con missili da crociera. Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha riferito che l'attacco ha danneggiato un'infrastruttura ferroviaria nel distretto di Yavoriv, «a 20 chilometri dal confine con la Ue». Fortunatamente, non ci sono state vittime. «Si è trattato davvero di uno dei più grandi attacchi alla regione di Leopoli in termini di numero di missili», ha scritto su Telegram il primo cittadino, «è difficile prevedere cosa accadrà dopo». «Andate nei rifugi», ha poi fatto appello ai cittadini, chiedendo loro di «non divulgare informazioni cruciali, pubblicando immagini e video di operazioni di difesa aerea o lanci di missili». In precedenza, i vertici dell'amministrazione regionale militare di Leopoli avevano riferito che l'attacco russo aveva preso di mira una struttura militare nel distretto di Yavoriv.

09.19 – Kiev, difensori Azovstal hanno impedito a russi altre conquiste
«I difensori di Mariupol sono gli eroi del nostro tempo. Sono per sempre nella storia. Sono l'unità speciale separata Azov, la 12esima Brigata della Guardia nazionale dell'Ucraina, la 36esima Brigata separata dei Marine, guardie di frontiera, polizia, volontari, la terribile difesa di Mariupol. Mentre tenevano posizioni su Azovstal, non hanno permesso al nemico di trasferire fino a 17 gruppi tattici di battaglione (circa 20.000 membri del personale) in altre aree». Lo afferma lo Stato maggiore delle forze armate ucraino citato da Ukrinform.

09.08 – Governatore Chenihiv: Morti e feriti in attacco missilistico su Desna
Alle prime ore di oggi i russi hanno sferrato un attacco missilistico al centro abitato di Desna, nella regione di Cernihiv, causando morti e feriti. A denunciarlo su Telegram è Viacheslav Chaus, governatore della regione settentrionale ucraina.

08.59 – Governatore Sumy: Okhtyrka attaccata con i missili
Dmytro Zhyvytskyi, governatore della regione di Sumy, nel nordest dell'Ucraina, ha denunciato su Telegram un attacco missilistico contro la località di Okhtyrka. Cinque missili – ha scritto – hanno colpito strutture civili arrecando molti danni. Alcuni magazzini hanno preso fuoco, mentre l'onda d'urto ha danneggiato la porta d'ingresso di un edificio a due piani intrappolando alcune persone all'interno. Molte case private sono state colpite, oltre ad un asilo, già bombardato nei primi giorni di guerra. Almeno cinque persone sono rimaste ferite nell'attacco di oggi alla città, ha denunciato su Telegram.

08.57 – Iran, pronti a contribuire a mediazione con Russia
Le autorità iraniane sono pronte a mediare nel conflitto tra Mosca e Kiev. Lo ha detto all'agenzia russa Ria Novosti il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Said Khatibzadeh. «Potremo contribuire (alla risoluzione del conflitto tra Ucraina e Russia) per quanto possibile e per quanto entrambe le parti saranno pronte», ha detto Khatibzadeh, «la Repubblica islamica dell'Iran, Dio volendo, comincerà un nuovo round dei suoi sforzi» per risolvere il conflitto. Il portavoce ha notato che entrambe le parti accettano e prendono sul serio la mediazione iraniana.

08.52 – Kiev, Azovstal ha impedito a russi conquista altre zone. Stato maggiore, hanno attirato le forze maggiori di Mosca
«I difensori di Mariupol sono gli eroi del nostro tempo. Sono per sempre nella storia. Mentre tenevano posizioni su Azovstal, hanno impedito all'esercito russo di trasferire fino a 17 battaglioni tattici, circa 20.000 soldati in altre aree, e impedito la conquista rapida di Zaporizhzhia, l'accesso al confine amministrativo delle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia». Lo ha dichiarato lo Stato maggiore delle forze armate ucraine citato da Ukrinform. «Della difesa di Mariupol fanno parte l'unità speciale separata Azov, la 12ma Brigata della Guardia nazionale dell'ucraina, la 36ma Brigata separata dei Marine, guardie di frontiera, polizia, volontari: attirare le principali forze russe attorno a Mariupol ci ha dato l'opportunità di preparare e creare linee difensive, dove si trovano oggi le nostre truppe, e dare un discreto contrattacco all'aggressore. Abbiamo usato il momento critico per formare riserve, raggruppare le forze, ricevere assistenza dai partner», ha affermato lo stato maggiore. «Combatteremo Mariupol su tutti i fronti con la stessa fedeltà con cui i difensori dell'Azovstal difendono lo Stato», ha assicurato lo Stato maggiore.

08.43 – Bombe contro base militare vicino confine Polonia. Zelensky, l'attività diplomatica continua in altre aree
Una base militare ucraina a circa 15 chilometri dal confine con la Polonia è stata presa di mira nelle prime ore di oggi da un attacco missilistico russo. Lo rende noto Maksym Kozytsky, capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli. Una fonte della Cnn ha riferito di aver visto le difese aeree illuminarsi in direzione della struttura militare di Yavoriv, a una quarantina di chilometri di distanza dalla città da cui erano state sentite esplosioni. Yavoriv è stata preso di mira almeno tre volte dall'inizio della guerra. Nel primo attacco del 13 marzo sono state uccise più di 30 persone. Anche diversi siti di Leopoli sono stati colpiti da attacchi missilistici russi dall'inizio dell'invasione, tra cui un impianto di parti di aeromobili, un deposito di carburante e diverse sottostazioni elettriche. Nel frattempo, dopo le trattative che hanno portato all'inizio dell'evacuazione dei militari ucraini dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, Kiev continua «la massima attività diplomatica in altre aree, nell'interesse del Paese». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, citato dall'agenzia Ukrinform, in un discorso alla nazione. «Il lavoro continua – ha detto ancora il presidente –. Questo lavoro richiede delicatezza, e tempo».

08.40 – Primo ok Eurocamera a sospensione dazi commerciali per Kiev. “Su prodotti industria e ortofrutta. Antidumping per un anno”
Arriva il primo via libera dal Parlamento europeo alla sospensione di un anno di tutti i dazi all'importazione dell'Ue sulle merci ucraine per sostenere l'economia del paese. La relazione è stata approvata dalIa commissione per il Commercio internazionale con 38 voti favorevoli, uno contrario e tre astensioni e passerà ora, con corsia preferenziale, al voto della mini-plenaria prevista per domani a Bruxelles. Nel testo gli eurodeputati chiedono alle istituzioni Ue una liberalizzazione temporanea del commercio dei prodotti ucraini con misure che comprendono l'abolizione integrale dei dazi sui prodotti industriali, dei dazi d'ingresso sugli ortofrutticoli, dei dazi antidumping e delle misure di salvaguardia sulle importazioni di acciaio per un periodo di un anno. «Questa mossa non è solo simbolica: rappresenta il nostro potente impegno politico nei confronti dell'Ucraina. Con queste misure di liberalizzazione commerciale senza precedenti, ci impegniamo ad aiutare l'Ucraina a mantenere la sua posizione commerciale con il resto del mondo. Quando diciamo che l'Ucraina non è sola in questa lotta, lo intendiamo davvero», ha commentato la relatrice del testo, l'eurodeputata lettone del Ppe Sandra Kalniete.

08.14 – Russia: Mosca, nuovo bombardamento ucraino su regione Kursk
La regione di Kursk, al confine con l'Ucraina, è stata colpita da un nuovo bombardamento delle forze di Kiev, che hanno colpito il villaggio di Alekseeva, senza causare feriti. Lo riferisce Roman Starovolt, governatore della regione su Telegram. Starovolt ha affermato che l'insediamento è stato colpito con «armi di grosso calibro» e che tre case e un edificio scolastico sono stati danneggiati. L'attacco è stato respinto da una controffensiva russa, ha aggiunto il governatore.

08.00 – In corso evacuazione da Azovstal, fuori 264 soldati
È in corso l'evacuazione dei soldati ucraini che da settimane resistevano nei tunnel dell'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino, secondo il quale sono uscite dallo stabilimento 264 persone: 53 feriti gravi che sono stati portati in un ospedale di Novoazovsk, nel territorio dell'autoproclamata repubblica popolare del Donetsk, e altri 211 combattenti evacuati attraverso un corridoio umanitario diretto a Yelenovka. L'operazione segna di fatto la resa dei difensori dell'acciaieria e segna la completa caduta in mano russa di Mariupol, semidistrutta dai bombardamenti e stremata da un lungo assedio. Il ministero della Difesa ucraino ha spiegato che nelle prossime ore avranno luogo ulteriori «procedure di scambio», formula che lascia intendere che l'evacuazione dei difensori di Mariupol, per lo piu' soldati della trentaseiesima brigata di fanteria marina e combattenti del reggimento Azov, sia avvenuta in cambio della consegna di prigionieri russi. «Per quanto riguarda i difensori che ancora rimangono nel territorio di Azovstal, tutte le necessarie misure di soccorso stanno venendo adottate dallo Stato», afferma il ministero in un messaggio su Telegram, «grazie ai difensori di Mariupol, l'Ucraina ha avuto tempo vitale per accumulare riserve, riorganizzare e mobilitare le forze e ricevere assistenza dagli alleati». L'esercito di Kiev, in una dichiarazione pubblicata su Facebook, ha affermato che la resistenza dell'acciaieria ha ritardato lo schieramento di 20 mila soldati in altre aree dell'Ucraina e ha impedito a Mosca di impadronirsi rapidamente della citta' di Zaporizhzhia.

07.31 – Usa: telefonata tra Blinken e il ministro degli Esteri del Qatar
Il segretario di Stato americano, Anthony Blinken ha discusso di Afghanistan, Iran e Ucraina in una conversazione telefonica con il vicepremier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani. Lo si apprende da una nota diffusa dal portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, a seguito dei colloqui. Durante la conversazione, spiega la nota, Blinken «ha espresso le sue più sentite condoglianze per la tragica morte di una donna americana di origine palestinese», ovvero Shirin Abu Akhla, giornalista del canale televisivo del Qatar Al Jazeera «Blinken e il ministro degli Esteri Al Thani hanno discusso della forte e crescente partnership tra gli Stati Uniti e il Qatar, comprese le opportunita' per approfondire la cooperazione su questioni regionali», prosegue la nota, «il Segretario di Stato ha ringraziato il ruolo costruttivo del ministro degli Esteri del Qatar nei nostri sforzi per risolvere i problemi con l'Iran, ha confermato il sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina, nonché all'assistenza diplomatica del Qatar in Afghanistan».

07.28 – Gb: “Sempre più attacchi artiglieria per slancio avanzata russa nel Donbass”
«Nelle prossime settimane la Russia probabilmente continuerà a ricorrere in modo pesante a massicci attacchi di artiglieria, mentre cerca di far riprendere slancio alla sua avanzata nel Donbass». È quanto sostiene l'intelligence britannica nel suo consueto aggiornamento della guerra in Ucraina, sottolineando come Mosca stia ricorrendo sempre di più «a bombardamenti indiscriminati di artiglieria a causa della limitata capacità di acquisizione degli obiettivi e della volontà di non rischiare di far volare i propri aerei da combattimento oltre le proprie linee».

07.23 – Zelensky, grazie a difensori Mariupol, bisogno di eroi vivi
Per quanto riguarda la situazione a Mariupol, il presidente Volodymyr Zelensky ha parlato in un videomessaggio pubblicato ieri sera dell'evacuazione dell'acciaieria Azovstal, dov'erano asserragliati gli ultimi difensori della città. «Tra loro ci sono i feriti gravi, sono in cura – ha detto il presidente –. Voglio sottolineare che l'Ucraina ha bisogno di eroi ucraini vivi. Questo è il nostro principio». «Per riportare i ragazzi a casa, il lavoro va avanti, e ci vuole delicatezza e tempo», ha sottolineato Zelensky.

07.19 – 53 soldati feriti evacuati da Azovstal arrivati a Novoazovsk
Cinquantatré soldati feriti evacuati nella notte dall'acciaieria Azovstal sono arrivati nella città di Novoazovsk, controllata dai russi, a una cinquantina di chilometri da Mariupol. I militari sono stati portati in ospedale. Altri 211 combattenti evacuati dall'impianto saranno portati a Olenivka, attraverso corridoi umanitari, e lì scambiati con prigionieri di guerra russi, ha reso noto il ministero della Difesa di Kiev. Nell'acciaieria restano ancora dei combattenti, non è chiaro in che numero.

07.18 – Gb, Mosca aumenta uso bombardamenti indiscriminati
Le forze armate di Mosca «si stanno affidando sempre più a bombardamenti indiscriminati di artiglieria, probabilmente a causa di limitate capacità di acquisire i bersagli e della riluttanza a rischiare di far volare con costanza aerei da combattimento oltre le proprie linee». È quanto si legge nell'ultimo bollettino dell'intelligence militare britannica. Gli 007 di Londra osservano che «nella regione di Chernihiv, a Nord di Kiev, si stima che circa 3.500 edifici siano stati distrutti o danneggiati durante la fallita avanzata russa verso la capitale ucraina». «L'80% del danno e' stato inflitto a edifici residenziali", spiega il bollettino, "la scala di questi danni indica la prontezza della Russia a utilizzare l'artiglieria contro aree abitate, senza i minimi riguardo, distinzione e proporzionalità». «Nelle prossime settimane, probabilmente la Russia continuerà ad affidarsi pesantemente a bombardamenti di artiglieria di massa nei suoi tentativi di riguadagnare impeto nella sua avanzata in Donbass», conclude l'intelligence britannica.

07.12 – Esplosioni a Leopoli, colpita base militare a 15 km da Polonia
Esplosioni nella notte a Leopoli. Secondo il capo dell'amministrazione militare della regione, Maksym Kozytsky, i russi hanno condotto un attacco missilistico contro una base militare ucraina a 15 chilometri dal confine polacco.

06.30 – Unicef: a causa guerra 600mila bambini soffriranno fame
Il recente aumento dei prezzi dei generi alimentari sta creando una grave crisi di malnutrizione infantile, aumentando il numero di bambini affamati e rendendo molto costose le cure più efficaci, ha avvertito oggi l'Unicef. Secondo l'organizzazione internazionale, la malnutrizione estrema era già in aumento, ma la situazione è stata aggravata dalla guerra in Ucraina e dalle gravi conseguenze che sta avendo sulla sicurezza alimentare, dato che sia l'Ucraina che la Russia sono tra i maggiori produttori mondiali di cereali e diversi Paesi poveri sono particolarmente dipendenti da queste importazioni. Oltre all'aumento della fame, la situazione attuale porterà a un aumento del prezzo degli alimenti terapeutici pronti per il consumo, i prodotti comunemente utilizzati per rispondere alle situazioni di emergenza. Il costo di questi trattamenti - una pasta ad alto contenuto nutritivo confezionata in piccoli sacchetti - aumenterà del 16% nei prossimi sei mesi, secondo le proiezioni dell'Unicef, il più grande distributore mondiale. L'agenzia avverte che, se i finanziamenti non saranno ampliati, circa 600.000 bambini potrebbero non avere accesso a tali trattamenti. «Per milioni di bambini ogni anno, queste bustine di pasta terapeutica fanno la differenza tra la vita e la morte», ha dichiarato in un comunicato Catherine Russell, direttore esecutivo dell'agenzia Onu per l'infanzia.

06.15 – Tutta regione di Kiev riacquista l’accesso all’acqua
Tutte le comunità della regione di Kiev hanno riacquistato l'accesso all'acqua. Lo rendono noto le autorità locali, citate dal Kyiv Independent. Solo alcune case a Hostomel sono senza acqua a causa della mancanza di elettricità, spiega il capo dell'amministrazione militare regionale Oleksandr Pavliuk

06.00 – Stretta russa su circolazione cittadini nel Kherson
La Russia sta introducendo permessi di residenza nella regione meridionale di Kherson per limitare la circolazione dei cittadini e sta bloccando le vie di uscita dall'oblast. Lo rende noto il vicecapo del Consiglio regionale Yuriy Sobolevsky, citato dal Kyiv Independent

02.10 – Missili russi su una base militare a 15 km dal confine polacco
Una base militare ucraina a circa 15 chilometri dal confine con la Polonia è stata presa di mira nelle prime ore di oggi da un attacco missilistico russo. Lo rende noto Maksym Kozytsky, capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli. Una fonte della Cnn ha riferito di aver visto le difese aeree illuminarsi in direzione della struttura militare di Yavoriv, a una quarantina di chilometri di distanza dalla città da cui erano state sentite esplosioni. Yavoriv è stata preso di mira almeno tre volte dall'inizio della guerra. Nel primo attacco del 13 marzo sono state uccise più di 30 persone. Anche doversi siti di Leopoli sono stati colpiti da attacchi missilistici russi dall'inizio dell'invasione, tra cui un impianto di parti di aeromobili, un deposito di carburante e diverse sottostazioni elettriche.

01.55 – L’esercito ucraino rivendica i successi sui soldati russi
L'esercito ucraino rivendica successi militari contro gli invasori: come riferisce the Kyiv Independent, il gruppo tattico operativo «Est» dell'Ucraina ha riferito di aver «sconfitto 178 soldati russi, cinque carri armati, sette veicoli da combattimento di fanteria, due veicoli corazzati per il trasporto di personale e due veicoli corazzati da combattimento». Inoltre annuncia di aver distrutto anche tre sistemi russi a lancio multiplo di razzi, otto sistemi di artiglieria e anticarro e un Uav.

01.50 – Kiev: per salvare i soldati dell’Azovstal effettueremo uno scambio
Secondo il ministero della Difesa ucraino, i 264 soldati evacuati dall'acciaieria Azovstal a Mariupol vengono portati in due parti dell'Ucraina controllate dai russi. «Il 16 maggio, 53 persone gravemente ferite da Azovstal sono state evacuate in una struttura medica a Novoazovsk per ricevere assistenza medica», ha detto la viceministra della Difesa Hanna Maliar in una dichiarazione video, ripresa da Bbc, «altre 211 persone sono state portate a Olenivka attraverso un corridoio umanitario. Per il loro futuro ritorno a casa, sarà effettuata una procedura di scambio». Maliar ha aggiunto che le truppe ucraine stanno lavorando per salvare le forze rimaste all'interno dello stabilimento Azovstal.

01.35 – Esplosioni a Novoyavorivsk
Si sono verificate anche esplosioni a Novoyavorivsk, nella regione di Leopoli. Ad annunciarlo su Facebook, riferisce Ukrinform, il sindaco Volodymyr Matseliukh che ha scritto: «I residenti della città e dei villaggi della comunità di Novoyavorivsk stanno sentendo esplosioni di nuovo nel nostro territorio. Ora non posso dire esattamente dove si trovassero, ma le esplosioni si sentono», ha detto Matseliukh che ha esortato i residenti a non lasciare i rifugi e ad attendere informazioni ufficiali. Il capo dell'Ova di Leopoli, Maksym Kozytskyi, ha promesso di pubblicare i dati sull'attacco il prima possibile. Per ora, ha esortato: «Non filmare, fotografare o diffondere speculazioni da canali e gruppi Telegram non testati». Ha poi aggiunto che una struttura militare nel distretto di Yavoriv, quasi al confine con la Polonia, era stata nuovamente bombardata.

01.15 – Zelensky: l’embargo del petrolio russo è anche nell’interesse della Ue
L'introduzione di un embargo sul petrolio russo è nell'interesse non solo dell'Ucraina ma dell'intera Europa. Lo ha affermato il presidente Zelensky in un video diffuso questa sera, come riferisce Ukrinform. «Stiamo anche lavorando per garantire che l'Unione europea concordi un sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia - ha detto il capo di Stato ucraino - l'embargo petrolifero deve farne parte ed è nell'interesse non solo del nostro Paese, ma dell'intera Europa. Sono grato a quei leader del Continente che ne sono consapevoli e aiutano a promuovere la relativa decisione», ha affermato il presidente. Secondo quanto riferito da fonti Ue, la Commissione europea ha presentato una proposta agli Stati membri per introdurre un sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia come aggressore. Il pacchetto, che prevedeva l'eliminazione graduale delle forniture petrolifere russe all'Ue, è stato bloccato a causa della posizione dell'Ungheria secondo cui era impossibile interrompere le forniture petrolifere russe.

01.10 – Le autorità di Donestk: i russi hanno ucciso 9 civili
L'esercito russo ha ucciso 9 civili e ne ha feriti altri 6 nell'Oblast di Donetsk oggi. Lo ha dichiarato il governatore Pavlo Kyrylenko, secondo Kyiv Indipendent.

00.45 – Esplosioni a Leopoli
Esplosioni sono state udite a Leopoli nelle prime ore di oggi. Lo rende noto il sindaco della città ucraina occidentale Andriy Sadovy, citato dal Kyiv Independent. Corrispondenti della Cnn parlano da parte loro di una serie di esplosioni udite nel centro, nel nord e nel nordovest di Leopoli intorno alle 00:45 ora locale, poco dopo che le sirene dei raid aerei avevano risuonato in città. Esplosioni sono sate sentite anche da un testimone - citato dal canale americano - che vive a circa 30 chilometri di distanza da Leopoli, città a circa 70 km dal confine con la Polonia.

00.35 – Zelensky: città del Donbass obiettivo principale degli invasori
«Le forze armate ucraine stanno fronteggiando i continui attacchi nelle aree in cui la Russia sta ancora cercando di avanzare. Severodonetsk e altre città del Donbass rimangono i principali obiettivi degli occupanti. Stiamo facendo di tutto per proteggere la nostra terra e la nostra gente». Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky in un discorso video, come riferisce il corrispondente di Ukrinform

00.30 – Stato maggiore di Kiev: i combattenti dell’Azovstal eroi del nostro tempo
Lo stato maggiore dell'esercito ucraino ha affermato che i combattenti evacuati dall'acciaieria Azovstal a Mariupol sono «eroi del nostro tempo». In un messaggio pubblicato su Facebook e ripreso da Bbc, i capi dell'esercito hanno affermato che la determinazione delle truppe ucraine ha costretto la Russia a mantenere circa 20.000 soldati trincerati intorno alla città e «ha ostacolato l'attuazione del piano per la rapida cattura di Zaporizhzhia». «Forgiare le forze centrali del nemico attorno a Mariupol ci ha dato l'opportunità di preparare e creare le frontiere difensive su cui le nostre truppe sono ancora presenti oggi e dare un contrappunto decente all'aggressore», si legge nella dichiarazione online. «Abbiamo avuto il tempo assolutamente necessario per costruire riserve, raggruppare le forze e ottenere aiuto dai partner», hanno proseguito i capi militari online. Nella dichiarazione viene aggiunto che alcuni combattenti sono rimasti intrappolati nell'impianto e ha affermato che sono in corso misure per «salvare i difensori che rimangono nel territorio di Azovstal».

00.00 – Zelensky sull’Azovstal: “L’Ucraina ha bisogno di eroi vivi”
«Speriamo di poter salvare i nostri ragazzi», perché l'Ucraina «ha bisogno di eroi vivi, e penso che ogni persona giudiziosa capirà queste parole». Lo ha detto il presidente Volodymyr, citato dall'agenzia Ukrinform, confermando l'avvio dell'evacuazione dei militari che per 82 giorni hanno difeso l'acciaieria Azovstal a Mariupol. All'operazione, ha aggiunto Zelensky, partecipano l'esercito ucraino e l'Intelligence in collaborazione con la Croce rossa e l'Onu.

Ecco cosa è successo lunedì 16 maggio




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