Il cantiere di Cattinara sale a quota 208 milioni, ok al Covid hospital
![Il cantiere di Cattinara sale a quota 208 milioni, ok al Covid hospital](https://ilpiccolo.gelocal.it/image/contentid/policy:1.41453283:1652989837/image.jpg)
Via libera alla struttura da 7 piani nel piazzale antistante le torri: una volta pronta partirà il restauro delle torri. A fine 2029 la consegna dell’intero nosocomio. L’ultimazione del Burlo prevista nel giugno del 2027. Da valutare l’impatto dell’aumento dei costi
TRIESTE. La Regione stanzia altri 38 milioni per la ristrutturazione dell’ospedale di Cattinara, dando il via libera alla realizzazione (finora solo ipotizzata) del Covid Hospital da 7 piani nel piazzale antistante le torri. Partito da 140 milioni, l’appalto è cresciuto a 170 milioni grazie ai fondi Pnrr, impiegati per migliorare gli aspetti antisismici del precedente progetto bocciato dagli organi di valutazione. Ora la spesa sale a 208 milioni per coprire i costi del cosiddetto cubone, che il direttore generale di Asugi Antonio Poggiana assicura si farà in tre anni. I tempi per la consegna del nosocomio rinnovato nella sua interezza, però, si allungano di altri due anni e vengono aggiornati alla fine del 2029.
Il punto sulla riqualificazione dell’hub sanitario di Trieste e di creazione del nuovo Burlo sono stati questo giovedì oggetto di un’audizione da parte della commissione Salute del Consiglio regionale. In mattinata «la giunta ha rideterminato da 437 a 505 milioni l’Accordo di programma con lo Stato», ha annunciato il vicepresidente Riccardo Riccardi nell’intervento conclusivo. I fondi coprono i lavori negli ospedali di Trieste, Udine e Pordenone: su 68 milioni aggiuntivi, 38 sono dedicati a Cattinara. Le nuove risorse serviranno a costruire il Covid Hospital: «I tecnici hanno fatto le valutazioni. Parliamo di un’opera prefabbricata, con tempi di progettazione e realizzazione più rapidi», ha detto Poggiana. La struttura offrirà in totale 7 piani per reparti ospedalieri e ambulatori, che ospiteranno le terapie intensive Covid, come da programmazione Pnrr.
L’audizione è servita anche ad aggiornare il calendario dei lavori, di cui nei mesi scorsi è cominciato un primo lotto preparatorio. L’impresa di costruzioni Rizzani de Eccher aveva pensato di iniziare dalla costruzione del nuovo Burlo, il cui progetto è approvato dagli organi di validazione. L’agenda è stata cambiata, come illustrato dal responsabile del procedimento Massimo Liberale. Nelle slide proiettate dall’ingegnere di Asugi, si legge che la riprogrammazione si basa su tre fasi sovrapposte. Da febbraio scorso al luglio 2024 si realizzeranno il parcheggio sudovest, la palazzina servizi e la viabilità sud, cioè le opere del primo lotto da 15 milioni già avviato. Da dicembre 2022 a dicembre 2025 la seconda fase si concentrerà sulla terza torre di collegamento delle torri attuali.
Asugi e Rizzani de Eccher contano di ottenere il via al “Cube Hospital” nel giugno 2023, quando comincerà la terza e più complessa fase. Da giugno 2023 a giugno 2025 è prevista la costruzione del cubone. Stesso inizio anche per i lavori del Burlo, con consegna al giugno 2027. La ristrutturazione sulle torri viene fissata per ultimo, con partenza al giugno 2025, quando l’ultimazione del cubone permetterà di trasferire la Terapia intensiva e semi intensiva Covid, oggi ai piani 12 e 13 della Torre medica.
I lavori sulle torri dureranno 4 anni e mezzo, con fine nel dicembre 2029: due anni dopo i programmi comunicati al subentro della Rizzani de Eccher. Come noto, l’appalto a Clea è stato assegnato nel 2015 e rescisso nel 2019 per inadempienza, davanti alle difficoltà della coop veneta a farsi approvare il progetto esecutivo. Ora la Rizzani de Eccher è partita e sta intanto ultimando l’iter di approvazione delle migliorie progettuali: l’ultimo parere è previsto per settembre.
L’appalto per Cattinara e Burlo è stato affidato inizialmente a 140 milioni. Se ne sono aggiunti 30 nelle scorse settimane, provenienti da fondi Pnrr e risorse statali in possesso della Regione: un esborso necessario per gli interventi antisismici supplementari. La giunta Fedriga ha inoltre deliberato alla vigilia dell’audizione la rinegoziazione dell’Accordo di programma con lo Stat, mettendo a disposizione altri 38 milioni, che dovrebbero coprire la maggior parte del Covid Hospital. Il cantiere costerà dunque almeno 208 milioni e bisognerà valutare l’impatto dell’aumento dei costi di materie prime ed energia, che in questa fase affligge tutte le opere pubbliche.
«Nella mia vita professionale – ha detto Riccardi – mi sono occupato di molte opere pubbliche, ma questa è una delle più complicate perché la struttura deve continuare a garantire le prestazioni. Abbiamo trovato una soluzione difficile, ma non possiamo buttare via tutto e ricominciare daccapo, dando a Trieste una struttura sanitaria fra 20-30 anni. Cattinarà sarà moderno e funzionale, adeguato ai nuovi standard e il Burlo avrà spazi utili a garantirgli un futuro coerente con la sua eccellenza. Il primo passo è stato l’adeguamento progettuale, anche grazie all’ulteriore impegno da 30 milioni. Questo ha sbloccato una cosa che si era piantata. Poi la pandemia ci ha portato a valutare il Covid hospital», per il quale «non siamo ancora in condizione di poter dire il valore finale». —