Lucca, il candidato sindaco complottista contro Selvaggia Lucarelli. Lei risponde: «Personaggio orrido»
Le battute ispirate al sessismo più becero dell'esponente politico durante una diretta Facebook con l'attore e regista romano Sandro Torella. Solidarietà alla giornalista arriva anche da Mannoia e da Muccino: «Schifo»
LUCCA. Un minuto e 15 secondi, nei quali passa un distillato della peggior violenza contro le donne, battendo sul tasto del sessismo più becero. Un minuto e spiccioli durante i quali, su Facebook, la blogger e giornalista Selvaggia Lucarelli viene attaccata e messa alla berlina con frasi irripetibili da due personaggi che durante la pandemia si sono creati l’alone da influencer. Uno è il lucchese Andrea Colombini, il cui nome apparirà da qui a pochi giorni sulle schede elettorali come candidato sindaco della città murata (si vota domenica 12 giugno, nda). L’altro è l’attore e regista romano Sandro Torella, direttore artistico, nella capitale, del teatro Duse.
I due ormai da mesi dialogano in lunghe dirette Facebook, all’insegna di complottismi vari (con un’ossessione per i vaccini e il Green pass) e di una contrapposizione senza quartiere a quella che definiscono “informazione ufficiale”. E nella sera di lunedì 23 maggio nel mirino c’è finita Selvaggia Lucarelli, che sulle questioni del Covid e della vaccinazione ha sempre avuto posizioni nette. Così, tra battute che definire da caserma è nobilitare e risate sguaiate, il video è stato visualizzato da quasi diecimila persone. Fra queste anche Lucarelli, che ne ha condiviso un frammento sul proprio profilo definendo Colombini e Torella «due orridi personaggi con la battuta sessista in canna» e concludendo con «che schifo». A Lucarelli sono immediatamente piovute attestazioni di solidarietà, dal «fanno schifo» di Fiorella Mannoia al «mi vergogno per loro» di Gabriele Muccino. E mentre Colombini e Torella rispondono dicendo che si tratta di «satira» e di «battute di spirito», a colpire molti commentatori è il fatto che ci si trovi davanti a due personaggi che non solo non si nascondono dietro l’anonimato come un classico “leone da tastiera”, ma ricoprono anche ruoli socialmente riconosciuti. Torella, come detto, dirige un luogo di spettacolo. Colombini è organizzatore culturale e corre per la poltrona più importante della città.
In realtà chi, in questi mesi, ha avuto lo stomaco di soffermarsi davanti ai loro monologhi o dialoghi, si sorprende assai meno. Colombini, che si definisce “influencer suo malgrado”, ha più volte portato a Lucca centinaia di persone per protestare contro mascherine e Green pass (in un caso beccandosi anche diverse denunce). Un trampolino per l’avventura politica: la sua candidatura è sostenuta dalla lista “No Green pass” e da “Ancora Italia”, di Diego Fusaro, il filosofo che parte da Marx e arriva ai sovranisti. Non che sia una novità, per Colombini, che si era già candidato due volte. Nel 2007 portò a casa 567 voti, cinque anni dopo 257. Oggi, però, vuole trasformare like e condivisioni in preferenze. Nel frattempo ha riempito le sue liste di candidati non lucchesi reclutati fra una diretta e un raduno no Green pass in giro per l’Italia.
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