Marcegaglia vuole crescere: linea di credito da un miliardo di euro
Accordo con un pool di banche e acquisizioni in arrivo. La mossa dopo che Arvedi aveva soffiato la Ast alla società mantovana
GAZOLDO DEGLI IPPOLITI. Marcegaglia Steel, la holding industriale del gruppo guidato da Antonio ed Emma Marcegaglia, si prepara a crescere ancora. Il primo passo è la dotazione finanziaria: è del 25 maggio la notizia che la società ha sottoscritto un finanziamento a sei anni dell’ammontare complessivo di un miliardo di euro.
La nuova linea di credito verrà erogata da un nutrito pool di banche italiane ed estere (e cioè Intesa Sanpaolo, nel ruolo di Global Coordinator&Agent, Bookrunner, Mandated Lead Arranger, Sustainability Coordinator; Bnp Paribas, Crédit Agricole Cib, Santander Cib e Unicredit nel ruolo di Bookrunners, Mandated Lead Arrangers, Sustainability Coordinators; Banco Bpm nel ruolo di Mandated Lead Arranger; Banca Mps, Banca Popolare di Sondrio, Bper Banca, Cassa Depositi e Prestiti e Crédit Agricole Italia nel ruolo di Arrangers) che collaborano con il gruppo da anni.
È la prima operazione Esg linked conclusa nel settore siderurgico e prevede, nel dettaglio, settecento milioni di rifinanziamento delle linee a medio termine in scadenza tra il 2024 e il 2026; duecento milioni andranno per sostenere gli investimenti e cento milioni saranno a credito revolving.
«Il finanziamento – si legge in una nota che arriva da Gazoldo degli Ippoliti – supporterà il nuovo piano di sviluppo del gruppo industriale mantovano, tra i più importanti player di livello europeo e globale nella trasformazione dell’acciaio, favorendo programmi e progetti di crescita in ambito siderurgico, anche attraverso nuove possibili acquisizioni e alleanze».
Ci sono acquisizioni in arrivo, insomma, dopo che lo scorso autunno ThyssenKrupp aveva annunciato la cessione di Ast (Acciai speciali Terni), compresi due centri commerciali in Germania e Turchia, al gruppo Arvedi di Cremona per circa seicento milioni. Alla Ast di terni era interessato anche il gruppo di Gazoldo degli Ippoliti, che ora virerà su altri obiettivi. Secondo quanto si apprende da fonti vicine alla società fondata da Steno Marcegaglia, il mirino sarebbe già puntato su alcune realtà. Ma al momento dal quartier generale di Gazoldo non trapela alcuna informazione al riguardo.
L’operazione, spiega la nota del gruppo, è stata seguita dagli studi legali Gianni Origoni e Advant Nctm.
Marcegaglia è il gruppo industriale italiano protagonista a livello europeo e globale nella trasformazione dell’acciaio. 7,7 miliardi di euro di fatturato; 6.600 dipendenti, 60 unità commerciali, 29 stabilimenti e 6,2 milioni di tonnellate lavorate ogni anno, per oltre 15.000 clienti.
Una leadership frutto di un lungo, solido e costante percorso di crescita, che fa di Marcegaglia il più grande operatore globale indipendente nella trasformazione dell’acciaio.