Zoppola fucina di rugbisti: Damiano Borean conquista il tricolore, Aura Muzzo si arrende solo in finale per lo scudetto
Entrambi originari del comune alle porte di Pordenone, hanno giocato le finali dei massimi campionati maschile e femminile rispettivamente con le maglie di Petrarca Padova e Villorba, gare disputate allo stadio Lanfranchi di Parma
Zoppola fucina di rugbisti di altissimo livello: Damiano Borean e Aura Muzzo, entrambi originari del comune alle porte di Pordenone, hanno giocato le finali dei massimi campionati maschile e femminile rispettivamente con le maglie di Petrarca Padova e Villorba, gare disputate allo stadio Lanfranchi di Parma.
Damiano Borean, classe 1997, ruolo pilone sinistro, ha disputato la finale scudetto maschile vinta per 19 a 6 contro il Rovigo entrando nel secondo tempo, proprio nel momento in cui la squadra è rimasta in inferiorità numerica: è stato determinante nel sostenere la mischia, dove la forza, anche mentale, è essenziale.
Il giovane zoppolano ha iniziato a giocare a rugby a Pordenone, portato al campo da Paolo Francis Quirini, vero scopritore di talenti, dove si è subito messo in mostra per la sua esuberanza fisica e caratteriale. Borean è forte di suo: orfano di padre da bambino, deve ringraziare molto la madre Nadia Brussa, presente anche alla finalissima (sua la foto che pubblichiamo a lato), che lo ha cresciuto da sola ed educato al lavoro e al sacrificio, a quella concretezza tipica friulana che guarda alla sostanza. È stato seguito e sostenuto dalla famiglia nella brillante carriera in uno sport di sacrifici, poco remunerativo all’inizio rispetto ad altri sport. E il risultato più prestigioso è arrivato. Ma Damiano non è solo un forte giocatore che ha percorso tutto il cursus honorum del rugby: tre mesi fa si è laureati in Scienze motorie.
Borean può incorniciare quest’annata sportiva, in cui ha pure giocato come permit player nella Benetton rugby – il più importante club italiano – e vestito la maglia azzurra con l’Italia emergenti il 30 ottobre scorso a Madrid contro la Spagna. Considerando che per il suo ruolo non ha ancora raggiunto la “maturità”, non è escluso che possa vestire in questa stagione la maglia della nazionale maggiore.
A Zoppola si festeggia anche Aura Muzzo, pure lei lasse 1997, che ha giocato la finale scudetto femminile nell’Arredissima Villorba contro il Valsugana Padova, persa in questo caso 27-10 nonostante una sua ottima prestazione. La giovane atleta è da tempo un punto ferma del suo club e della nazionale maggiore, con cui vanta già già 19 presenze e ha ottenuto quest’anno dalla Federugby una borsa di studio come atleta di interesse nazionale, che le consente di poter giocare ad alto livello e sostenersi senza trascurare gli studi.
A entrambi sono arrivate le congratulazioni del sindaco di Zoppola, Francesca Papais, che può essere ben contenta dei suoi giovani concittadini, del loro impegno e dei grandi risultati che ottengono.