Montecatini, il derby più atteso lo vincono gli Herons: è Serie B - Foto e video della festa
San Miniato: sconfitta Gema in una Gara-5 combattutissima. A fine partita è esplosa la gioia degli "Aironi". Ecco le immagini
SAN MINIATO. Ad andare in B sono gli Herons, al termine di una partita che le parole possono spiegare solo in parte, come del resto tutto l'anno di binomio rossoblù.
Gema esce a testa che definire alta non rende l'idea del merito che le spetta. La partenza premia ancora una volta gli Herons, che sospinti dal pubblico centrano il 7-1, il 12-3 poi il 14-6. L'area degli aironi è una "Rocca" e Gema resta incagliata nei merletti.
Ma non a lungo, perché nel momento propizio si trasforma, sfrutta la malagestio degli avversari contro la propria difesa a zona e incide il 10-0 del sorpasso (14-16), confermato dall'arresto e tiro a fil di sirena di Sollazzo. Se da una parte l'impatto di Radunic si fa sentire con 8 punti, dall'altra il frontman del rientro Neri (7).
La trazione difensiva della partita dimostrata dal basso punteggio salta nella seconda frazione, quando ormai i due attacchi sono roventi. Oltre ai contatti e all'agonismo fioccano così anche le triple, da una parte e dall'altra. Il momento bollente riporta avanti gli aironi sul 31-30, ma il vantaggio dura quanto uno schiocco di dita perché Gema riesce ad essere più ruspante e pronta nella bagarre intorno al ferro. Di Bonaventura e Marengo sono i volti cardine della granitica tenuta ospite, nei Barsotti boys è Dell'Uomo a salire di colpi (assoluto uomo partita), ma il punteggio di metà gara dà ragione agli uomini di Del Re.
Da copione i Barsotti boys non si abbattono, ci ragionano sopra, raccolgono le energie e rientrano dagli spogliatoi con un piglio diverso. Quello che consente loro di rimettere il naso più in là degli avversari. Accade col 5-0 del 43-41, ma anche stavolta nonostante l'impatto di Laffitte e il solito scatenato Dell'Uomo Gema la riprende nell'ultima azione del periodo, esattamente come nel primo quarto, guadagnando un possesso di distanza. Poi ci sono gli ultimi dieci giri d'orologio. Un distillato purissimo di agonismo, di voglia di vincere.
In ogni fazzoletto di parquet, su ogni pallone, che si vagante o "pulito". Ci sono dei corpi che s'intrecciano. Soffrono, contraggono i muscoli, fanno piroette, cadono e si rialzano. Una volata elettrizzante, che vede gli aironi tagliare il traguardo per primi. Il loro sguardo famelico, piega la zona rivale, per larghi tratti vero e proprio rebus. Rotondo il 20-10 degli ultimi 10'. Un'immagine che rattrista e al tempo stesso unisce, è quella di Fernando Marengo. Debutta nei playoff alla "bella", che gioca alla Marengo. Nel finale s'infortuna al ginocchio, ma quando si rialza tutto il palazzetto lo applaude, riconoscendone il valore umano e sportivo. A partita finita il popolo Herons esplode di gioia e inizia la festa.