Il risultato della pista è incontrovertibile: vince ancora la Red Bull a Baku (Azerbaijan), con una doppietta, mentre le due Ferrari non vanno oltre il 20° giro dell’ottava gara del Mondiale 2022 di F1. La corsa azera non ha sorriso affatto al Cavallino Rampante, dovendo fare i conti con grossi problemi di affidabilità: lo spagnolo Carlos Sainz fermo al nono giro per un problema idraulico; il monegasco Charles Leclerc, poleman e in testa fino a quel momento, per la rottura del motore.
E così il Mondiale sembra sempre più lontano, nonostante di gare ne manchino ancora 14, ma la sensazione è che il team non sia strutturato e forgiato per giocarsela davvero con la scuderia di Milton Keynes. Nei fatti, ci sono stati inconvenienti che possono avere delle conseguenze nel futuro dal momento che le penalità per l’impiego di altre unità nella prosecuzione dell’annata è praticamente certo.
In vista del prossimo appuntamento in Canada la Ferrari dovrà affrontare il weekend di Montreal con un propulsore depotenziato per evitare rotture. Un altro aspetto che deve far riflettere.
A dare una chiave di lettura rispetto a quanto descritto è stato anche l’ex storico ingegnere della Rossa, Luigi Mazzola, attuale commentatore su Sky Sport, che dalla propria pagina sui social ha parlato chiaro: “Dominio totale della Red Bull. Mercedes malgrado una vettura complicata fa il terzo e quarto posto. Hamilton distrutto fisicamente a fine gara. Ottime gare di Alonso, di Vettel e di Gasly. Ricciardo davanti a Norris respira un po’. Doppio ritiro per la Ferrari, problema anche in Haas e Alfa Romeo. I problemi sono gravi e non facilmente risolvibili. Troppe parole in questi giorni, la Ferrari è competitiva ma oggi non dimostra di essere all’altezza della situazione per contrastare la Red Bull. Peccato per Charles che dimostra invece di essere all’altezza di Verstappen“.
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