Un 41enne di Suzzara a processo per violenza sessuale ed estorsione
L’uomo è accusato anche di maltrattamenti e stalking nei confronti della ex. Ha appena finito di scontare 10 anni
SUZZARA. Maltrattamenti, estorsione, stalking, violenza sessuale e lesioni. Di tutte queste gravissime accuse deve rispondere G.S., 41 anni di Suzzara. Dal 10 dicembre dello scorso anno per questo è rinchiuso nelle carceri di Mantova. Atti commessi dopo aver scontato dieci anni di carcere per un cumulo di condanne relative a reati contro il patrimonio.
Ieri mattina si è svolta l’udienza collegiale presieduta dal giudice Gilberto Casari, nel corso della quale è stata sentita la vittima e altri testimoni dell’accusa. La donna ha confermato tutto.
L’uomo è accusato di maltrattamenti per avere insultato davanti agli amici la sua ex, accusandola di aver intrattenuto relazioni sessuali con altri uomini, anche sposati. L’uomo, per andare via di casa ha preteso e ottenuto da lei la somma di 4mila euro, soldi che le sono stati prestati dal datore di lavoro. Un’estorsione in piena regola.
Il 41enne deve rispondere anche di stalking per aver ripetutamente contattato la ex con messaggi e chiamate quotidiane e notturne.
Ma l’accusa più grave è la violenza sessuale. Un giorno, dopo avere atteso la donna davanti alla sua abitazione, è entrato in casa con la forza e, bloccandola sul divano, privandola del cellulare con violenza l’avrebbe costretta a un rapporto sessuale, dopo averle strappato i vestiti di dosso.
L’aggressione le ha provocato delle lesioni al volto, tanto da dover ricorrere alle cure dell’ospedale. Ma non basta. Le avrebbe tagliato anche tutte le gomme dell’auto e danneggiato dei mobili di casa.
Una situazione che ha portato la vittima ad avere gravi crisi di panico, al punto da toglierle il respiro.
La donna ha confermato tutte le accuse ai giudici e al pubblico ministero Lucia Lombardo descrivendo, non senza fatica, la violenza sessuale subita.
La vittima è difesa dall’avvocato Cristian Pasolini, pronto a chiedere i danni morali e materiali. Tra i testimoni anche il medico che l’ha visitata che ha confermato quel suo stato di grande ansia. A difendere l’imputato, che non sembrava scosso più di tanto, l’avvocato Silvia Salvato.
La prossima udienza è stata fissata per il lunedì 4 luglio. Saranno sentiti altri testimoni, tra questi carabinieri intervenuti e l’imputato, tuttora nelle carceri di Mantova.