Modena e Bper Banca lanciano gli Stati Generali dell’Export

Bonaccini: «L’Emilia locomotiva d’Italia doppia la media nazionale»

i Giovanni Medici

Ravenna a settembre sarà la sede della quarta edizione degli Stati Generali dell’Export. Come immagine simbolo di questo evento, promosso dall’Italian Export Forum, Trenitalia e Bper Banca, è stato scelto Dante Alighieri, massimo rappresentante della cultura italiana nel mondo e che a Ravenna è sepolto. È stata però la nostra città ad ospitare ieri il ‘lancio’ ufficiale degli Stati Generali dell’Export, in particolare la Direzione generale di Bper Banca. Modena d’altronde è una punta di diamante in regione in questo ambito, ottava provincia italiana per valore delle esportazioni. «E l’Emilia-Romagna – ha ricordato il presidente della Regione Stefano Bonaccini – è non solo la prima realtà territoriale per export pro capite, davanti a Lombardia e Veneto, ma doppia quasi la media nazionale in questa particolare graduatoria».

A 520 miliardi di euro è arrivato nel 2021 il saldo positivo dell’Italia nel commercio con l’estero, un record che vale un terzo del Pil nazionale.

«Per migliorare ancora – ha spiegato Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano per l’Export – servono competenze, non populismo, conoscenza e presidio dei mercati. Dobbiamo dettare il passo e non rincorrere, realizzare una migliore interconnessione tra sistema doganale e portuale anche per abbassare i costi della logistica». La stessa Bper Banca, per bocca del suo vice direttore generale vicario e Cbo, Stefano Rossetti, ha ricordato come l’istituto di credito di via San Carlo abbiamo ormai una quota dell’8% sull’estero, segno anche del fatto che questa banca è radicata nelle zone più produttive ed esportatrici del paese, come la nostra regione e Lombardia e Liguria dopo le ultime acquisizioni. Regioni, la nostra e quelle appena citate, molto forti anche nel vendere fuori dai nostri confini i prodotti agroalimentari, che valgono 52 miliardi di export l’anno per l’Italia «anche se il valore dei prodotti ‘italian sounding’ di altri paesi arriva a 120 – ha spiegato Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, anch’egli ieri alla presentazione – Possiamo diventare la locomotiva del futuro se punteremo di più sulla formazione e faremo sinergia e squadra. Pensiamo ad esempio agli investimenti che si stanno realizzando sul porto di Ravenna, che vorremo fare diventare un hub strategico per l’export agroalimentare. Ma ci vuole un adeguato sistema infrastrutturale. L’Italia paga 13 miliardi di maggiori costi per il gap logistico in questo campo». Al riguardo il presidente dell’Autorità Portuale della città romagnola, Daniele Rossi, ha sottolineato ‘da remoto’ come a Ravenna transitino 27 milioni di tonnellate di merci ogni anno, arrivino 3.000 navi ogni dodici mesi e 9.000 ne partano. «Grazie al PNRR avremo nuove infrastrutture, abbasseremo i fondali a 14.50 metri di profondità per poter fare accedere al porto le imbarcazioni portacontainer intercontinentali, razionalizzeremo la logistica e dovremmo con tutta probabilità ospitare una delle due nuove navi rigassificatrici italiane». Un buon esempio di cosa può significare il ‘Sistema Italia’ lo ha poi fornito alla presentazione degli Stati Generali dell’Export Ernesto Sicilia, Direttore del business internazionale di Trenitalia. Sui treni ad Alta Velocità che raggiungono dal nostro paese la Francia e la Spagna e sulle due linee che l’impresa di trasporti ferroviari nazionale gestisce nel Regno Unito si beve caffè e spumante italiano: le macchinette che nelle stazioni vendono i biglietti sono di una ditta ‘tricolore’. «I nostri Frecciarossa sono ambasciatori di una tecnologia, di un’azienda, di un modo di vivere italiano – ha detto Sicilia – Presto lanceremo una nostra impresa che si occuperà di turismo. Oggi ci sono meno viaggiatori di affari sui nostri treni ma sono aumentati quelli che lo usano per il tempo libero».l