I viaggi e poi Lara, gli amori di Michele: gli amici di Jesolo piangono due vite spezzate nella tragedia in Istria
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Lui, 46 anni, era originario di Pordenone e risiedeva a Jesolo. La sua compagna era una interior designer vicentina
JESOLO. Erano belli, sereni, felici. Parenti e amici non si danno pace per la morte di Michele Polesello, 46 anni residente a Jesolo e Lara Bisson, 39 anni, la sua compagna di Noventa Vicentina, morti in uno schianto in moto nei giorni scorsi in Istria, lungo strada tra il capoluogo regionale Pisino (Pazin) e la località di Mompaderno. Uccisi a causa di un sorpasso azzardato da parte del conducente di un furgone che li ha travolti. La magistratura croata ha aperto un’inchiesta e denunciato l’autista del furgone, ma questo non lenisce il dolore di chi li conosceva.
Michele è morto sul colpo per l’impatto con il mezzo che ha impattato in pieno con la moto, il cuore di Lara ha smesso di battere all’arrivo dell’ospedale di Pola.
A piangere Polesello anche gli amici e i familiari di Pordenone e molte persone di Oderzo dove aveva vissuto. Michele infatti ha risieduto nell’opitergino fino al 2017 per un decennio circa; anche se da qualche tempo si divideva tra Jesolo, dove era domiciliato, e Maron di Brugnera, nella sua vecchia casa.
Polesello, era nato 46 anni fa a Pordenone. Infatti, come gran parte della famiglia Polesello, aveva vissuto a Brugnera nella frazione di Maron, il cuore pulsante di della Zona del Mobile del comune pordenonese più “trevigiano” assieme a Prata.
«Ho saputo della tragedia finito il concerto di Jovanotti». Chi parla è il consigliere regionale Simone Polesello, cugino di terzo grado di Michele, 30 anni. «Michele era una gran brava persona e amava il suo lavoro. Siamo increduli».
Con la sua nuova compagna, Lara Bisson, 39 anni, residente a Noventa Vicentina, imprenditrice, aveva trovato un nuovo equilibrio. Entrambi amavano viaggiare in moto.
Per la famiglia Polesello di tratta di una tragedia devastante. Michele e Lara si erano conosciuti grazie alla loro sfera professionale.
Lui aveva un incarico di responsabile commerciale all’Arrex Cucine di Mansuè, storica azienda della famiglia Polesello, mentre lei dopo la laurea faceva la interior designer. Si frequentavano da qualche mese.
Michele amava a girare l’Italia e l’Europa, cosa che faceva sia per lavoro che per passione. A Oderzo era andato a vivere per stare vicino a quella che sarebbe diventata sua moglie, dalla quale si era poi separato. Tuttavia Michele frequentava ancora la località opitergina. Per portare il figlio a scuola, e occuparsi delle questioni condivise con la sua ex moglie.
Dopo la separazione Michele è andato a vivere a Jesolo: amava il mare ed era proprietario di un gommone. Poi amava l’Istria, e nella parte croata di questa regione aveva anche acquistato una casa, dove vi trascorreva molti fine settimana.
Cinque anni fa si era ammalato di leucemia ma era guarito, tornando prepotentemente alle sue passioni e al lavoro, riprendendo con maggiore vigore.
«Michele amava godersi la vita e il lavoro che faceva» ricordano alcuni amici che fanno fatica a lasciarsi andare per il dolore. «Questo incidente ci lascia attoniti, anche come è avvenuto».
Secondo alcuni giornali locali, la moto su cui viaggiavano Michele e Lara è stata travolta da un furgone in fase di sorpasso e come detto, c’è un’inchiesta della magistratura croata ancora in fase preliminare. Ora è iniziata nche la fase di rimpatrio delle salme, un’operazione che si annuncia complessa. È probabile che i funerali di Michele vengano celebrati a Maron, si spera entro la fine della nuova settimana.