L'attesissimo finale di Stranger Things 4 , due episodi per quasi 4 ore di spettacolo in totale , è andato in linea, ha creato così hype da causare un crash alla piattaforma streaming e ha sollevato/chiuso/confermato molte e varie domande. Sono successe così tante cose nelle 9 puntate del 2022 che è normale uscirne un po' scossi.
Ripercorriamo quindi le rivelazioni più importanti per capire meglio cosa è successo esattamente nel finale della quarta stagione.
La storia di Vecna
Una teoria dei fan ci ha azzeccato in merito al coinvolgimento di Henry in tutto ciò che è accaduto dopo la scomparsa di Will a Hawkins. Una volta che Undici ha inviato il giovane Creel nel Sottosopra , il cattivo ragazzo - ufficialmente tramutatosi in mostro - ha vagato senza meta in quell'altro mondo finché non ha trovato il Mind Flayer , anche se senza forma (giusto un mucchio di particelle che volano nell'aria). Vecna stava in quel pulviscolo e Creel gli ha dato una forma, la stessa che aveva disegnato da bambino.
È stato lui a intrappolare Will e a dare il via a una serie di attacchi contro la popolazione dell'Indiana. Uno sembra essere l'origine di tutto.
Come è possibile che Uno - Vecna abbia aperto l'ultimo portale se Max è viva?
La ragazza è sopravvissuta grazie a Undici nel finale di Stranger Things 4 , ma per qualche minuto è stata morta, il che è bastato a Henry/Uno/Vecna per completare il suo piano e portare il Mondo del Sottosopra dall'altra parte e iniziare a prendere il controllo di tutto. Inoltre, non si sa esattamente cosa sia successo a Max (Undici non è riuscita a contattarla in ospedale dove è ricoverata in coma).
Probabilmente anche Henry è vivo
Non è stato mostrato esplicitamente, ma il fatto che il suo corpo non fosse fuori dalla casa indica che è sopravvissuto alla sparatoria di Nancy . Ha senso, dopo tutto è ormai un essere soprannaturale e probabilmente ci vuole più di un fucile e del fuoco per sbarazzarsi di lui. Lo consideriamo ferito, cosa che può pure renderlo ancora più pericoloso.
Il sesto senso di Will
Will sembra essere in qualche modo collegato al re del Sottosopra. Come? Nella seconda stagione abbiamo scoperto che le particelle del Mind Flyer si erano introdotte nel corpo di Will e i suoi amici hanno lottato per salvarlo. Sembrava che ci fossero riusciti, ma ne sono rimasti dei resti , che ora permettono al giovane di avere un legame con Vecna.
Questo potrebbe essere un enorme vantaggio per Undici e compagni: se riuscissero a capitalizzarlo, potrebbero essere un passo avanti rispetto al mostro che cerca di distruggere tutto. Peccato che ci tocchi aspettare ancora un (bel) po' per la quinta stagione.
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Serie Netflix, film e documentari: i 35 show che tutti dovrebbero vedere La regina degli scacchi Netflix David Attenborough: una vita sul nostro pianeta Danny Martindale The Social Dilemma Netflix After Life Natalie Seery The Irishman Scorsese, De Niro, Al Pacino e Pesci uniscono le forze in *The Irishman*, l'epopea gangster di Netflix che racconta la storia di Frank Sheeran, che divenne un sicario per il mafioso Russell Bufalino e il leader sindacale assassinato Jimmy Hoffa. Seguendo il suo viaggio nel corso di diversi decenni, il film utilizza una tecnologia rivoluzionaria per ridurre l'età del cast per le scene in cui sono più giovani e, come ci si aspetterebbe da Scorsese, ogni ripresa è sbalorditiva. Lungo tre ore e mezza, *The Irishman* potrebbe sembrare piuttosto impegnativo, ma la trama è così fitta che scorre abbastanza rapidamente
Niko Tavernise The Crown La regina Vittoria probabilmente non avrebbe gradito, ma tu sicuramente apprezzerai questa rivisitazione dei decenni di regno della regina Elisabetta II, che ha battuto ogni record di budget speso per uno spettacolo Netflix, quando è andato in onda per la prima volta nel 2016. Interpretato da Claire Foy nei panni di una giovane Elizabeth nelle stagioni uno e due, con Olivia Colman che subentra nel ruolo per la terza serie, *The Crown* descrive drammi personali che potrebbero non essere sempre reali. Il contesto storico, però, lo è, fornendo materiale più che sufficiente per mantenerti intrattenuto a lungo con nuove produzioni sontuose e talenti di alto livello. Nella quarta stagione è arrivata anche la principessa Diana, cosa che ha dato nuova fiamma a uno degli argomenti di discussione storici preferiti della nazione.
Netflix Tiger King Forse è il documentario più folle mai uscito sugli schermi. *Tiger King* porta alla luce la bizzarra industria dei grandi felini negli Stati Uniti, concentrandosi su uno dei suoi principali attori, Joe Exotic. Ma Exotic non è un tipo ordinario con un debole per gli animali selvatici. Tra la sua campagna presidenziale del 2016 e il suo matrimonio poliamoroso con due uomini che in realtà non sono mai stati gay, è di gran lunga il personaggio più pazzo che incontrerai in *Tiger King*, o forse nella vita. I suoi rivali includono un uomo che costringe il suo staff femminile a rifarsi il seno e una donna che presumibilmente ha dato da mangiare il suo ex marito alle tigri. Abbiamo suscitato il tuo interesse, vero?
NETFLIX Stranger Things Ricordi la tv prima di *Stranger Things*? Andava bene, certo, ma era decisamente meno epica, non credi? Rendendo omaggio a Spielberg e attingendo alla nostra nostalgia per gli anni '80, questa avventura fantascientifica che vede i bambini della città immaginaria di Hawkins scoprire un inquietante segreto governativo ha cambiato il gioco per gli spettacoli televisivi, con una produzione elegante che rivaleggia con i più grandi successi. Ci ha anche dato un'intera nuova generazione di star di Hollywood, da Millie Bobby Brown a Caleb McLaughlin. La quarta stagione uscirà nel nuovo anno, meglio darsi al ripasso quanto prima.
Netflix Making A Murderer Prima di *Tiger King*, *Confessions Of A Killer* and *Wild, Wild Country*, c'era *Making A Murderer*, la docu-serie che probabilmente ha scatenato l'ossessione per il true crime che ha dominato gran parte della programmazione di Netflix degli ultimi anni. \
*Making A Murdere* porta alla luce i difetti all'interno del sistema giudiziario statunitense attraverso la storia di Steven Avery, che ha trascorso 18 anni in prigione dopo essere stato condannato per violenza sessuale e tentato omicidio prima di vernirne scagionato e ritrovandosi poi di nuovo nei guai con una nuova indagine controversa. La storia è raccontata attraverso 10 ore di episodi ed è il prodotto di un decennio di riprese. Avvincente e commovente, questo dovrebbe essere il tuo prossimo titolo da vedere, soprattutto se sei un amante del genere *true crime*.
Mindhunter Un altro titolo per veri fanatici del crimine, *Mindhunter* trasporta sul piccolo schermo i racconti di due agenti dell'FBI in pensione raccolti in *Mindhunter: Inside The FBI's Elite Serial Crime Unit*, best-seller in cui rivelano come hanno intervistato dei serial killer in prigione per trovare elementi che aiutassero a risolvere nuovi casi. Mantenendo un piede nella realtà e l'altro nella fiction drammatica, la serie presenta famigerati assassini della vita reale come Edmund Kemper e Wayne Williams, mentre racconta l'FBI che fa il suo ingresso nel nuovo mondo della psicologia criminale emerso negli anni '70. È cupo, ma è anche estremamente avvincente. Chiunque subisca il fascino morboso per i serial killer (ti conosciamo, pubblico di *My Favorite Murder*) non sarà in grado di distogliere lo sguardo
Courtesy of Netflix Narcos Pablo Escobar è stato uno dei più famigerati signori della droga di tutti i tempi e, come tale, la sua storia ha fornito ai produttori ampia ispirazione per film e programmi televisivi. Nessuno, però, ha avuto lo stesso impatto di *Narcos* di Netflix, che segue le investigazioni di due agenti della DEA mentre cercano dimettere fine ai suoi commerci. Sai già come finisce la storia, eppure con *Narcos* ci sei dentro fine al collo per 3 stagioni, vendendo crescere Escobar da piccolo spacciatore di erba a un uomo che quando è morto aveva con un patrimonio netto di 30 miliardi di dollari. Non lo chiamavano il "re della cocaina" per niente.
Juan Pablo Gutierrez/NETFLIX Maniac Emma Stone. Jonah Hill. Cary Fukunaga. Abbiamo bisogno di aggiungere altro? OK, bene ... La serie in dieci episodi del 2018 è simile a molti altri spettacoli e film - *Black Mirror* , *Inception* e *The Eternal Sunshine Of A Spotless Mind* , per citarne alcuni - ma del tutto unica allo stesso tempo. *Maniac s*egue un gruppo di persone che si sono iscritte a una sperimentazione farmaceutica per un nuovo trattamento risolutivo per la malattia mentale, ma alla fine è essenzialmente una storia d'amore tra i personaggi di Stone e Hill, mentre sono pieni di sostanze che alterano la mente e li lanciano alla maniera di *Inception* in avventure in mondi immaginari. Universi fantastici popolati da elfi ne abbiamo? Che ne dici delle sedute spiritiche degli anni 40? Vuoi forse negarti degli interrogatori duri da militari? Bene, i viaggi allucinogeni di *Maniac* li sbattono in ognuno di quegli scenari, in uno spettacolo che ha davvero qualcosa di interessante per tutti.
Michele K. Short / Netflix Daredevil Di tutti gli spettacoli che provengono dall'accordo ormai defunto di Netflix con Marvel, *Daredevil* è senza dubbio il migliore. Avvocato di giorno, combattente del crimine vigilante di notte, il personaggio titolare ha perso la vista in un incidente radioattivo durante l'infanzia (un classico), ma ha acuito gli altri sensi fino a dargli la possibilità di mettere i cattivi al loro posto. Ricco di sequenze d'azione, è un tipo di titolo dal facile binge watching, anche se non sei molto informato sull'universo cinematografico Marvel.
Cara Howe/Netflix When They See Us Nel 1989, cinque adolescenti di colore sono stati ingiustamente perseguiti per il brutale stupro di una donna nel Central Park di New York. È scoppiata una tempesta mediatica, con personaggi come Donald Trump che chiedevano la loro esecuzione, ma nel 2001 il vero colpevole ha confessato e gli uomini, che a quel punto avevano trascorso tutta la loro vita adulta in prigione, sono stati rilasciati. *When They See Us di* Ava DuVernay espone il razzismo istituzionalizzato straziante che ha avuto un ruolo nel mettere i cinque adolescenti dietro le sbarre in una miniserie in quattro parti meticolosamente realizzata che richiede fazzolettini a portata di mano durante la visione. Non è per nulla divertente da vedere, ma è molto importante ed educativa.
Atsushi Nishijima/Netflix Roma Il primo grande tentativo di Netflix di lasciare il segno nella stagione dei premi, il film semiautobiografica di Alfonso Cuarón segue una cameriera nella Città del Messico degli anni '70 in uno splendido bianco e nero. È un film lento, con un grande attenzione alle vite interiori dei suoi personaggi, cosa che fa sì che i suoi momenti più toccanti colpiscano più duramente. Sotto ogni aspetto, *Roma* è un film bellissimo, che è reso ancora più impressionante quando si apprende che la sua protagonista, Yalitza Aparicio, non aveva precedenti esperienze di recitazione. Quanti altri attori possono dire di essere stati nominati all'Oscar per il loro primo e unico ruolo?
Carlos Somonte Orange Is The New Black C'è stato un tempo in cui *Orange Is The New Black* era il top del top di Netflix, baciato dal plauso della critica e capace di portare sempre nuovi abbonati alla piattaforma, perché così è accaduto quando è stato trasmesso per la prima volta nel 2013. Sei anni dopo, la sua stagione finale, occasione perfetta per ricapitolare l'intera saga dall'inizio. Lo spunto di *Orange Is The New Black* sono state le memorie di Piper Kerman, che ha trascorso un anno in una prigione femminile per riciclaggio di denaro, Netflix ha preso la sua storia e l'ha ampliata in sette stagioni di dramma carcerario, affrontando abilmente questioni di genere, razza e sessualità, offrendo al contempo una visione umanizzante delle vite di chi è dietro le sbarre.
JoJo Whilden La ballata di Buster Scruggs Qui i fratelli Coen danno vita a un film antologico che racconta sei storie che portano il suo pubblico in un tour dark e comico nel selvaggio West. Con James Franco, Tom Waits e Liam Neeson che fanno ognuno una memorabile apparizione, *La ballata di Buster Scruggs* ha di tutto, da rapinatori di banche e cercatori d'oro a cowboy cantilenanti e omicidi, in uno splendido omaggio ai western del passato. In alcuni tratti può sembrare malinconico e cupo, ma è in realtà molto divertente, con il dark humour dei fratelli Coen che tiene insieme tutto, dando anche alla scena meno appetibile una svolta edificante
Netflix Dolemite Is My Name Eddie Murphy torna al top della forma in *Dolemite Is My Name*, una commedia acclamata dalla critica appena è approdata su Netflix. Il film traccia l'ascesa del regista di *blaxsploitation* Rudy Ray Moore, che è salito alla ribalta per il suo personaggio Dolemite, Murphy è straordinario in questo film, ostentando la sua abilità comica con la stessa audace self confidence che aveva , beh, lo stesso Moore. Divertente quanto toccante, *Dolemite* è stato un progetto che Murphy ha covato a lungo e si vede. Se avevi dei dubbi sul fatto che potesse ancora chiudere una battuta finale con lo stesso effetto che aveva in passato, questo film te li scioglierà.
François Duhamel El Camino Aaron Paul torna nel ruolo di Jesse Pinkman da *Breaking Bad* in questo film spin-off che riprende da dove la serie televisiva si era interrotta. Uscito dalla prigionia, Pinkman deve tentare di tornare alla vita normale, il che è più facile a dirsi che a farsi considerando che è un super ricercato. Gradito ritorno di uno degli spettacoli televisivi di maggior successo di tutti i tempi, *El Camino* è esattamente il tipo di seguito che i fan di *Breaking Bad* meritavano, con Paul finalmente protagonista e alcuni cameo nostalgici lanciati in buona misura
Ben Rothstein/Netflix Beasts Of No Nation Un visione straziante ma commovente, *Beasts Of No Nation* racconta la storia di un ragazzino dell'Africa occidentale che è costretto a diventare un bambino soldato quando il governo del suo paese cade. Preso sotto l'ala più affilata che protettiva di un comandante di battaglione, interpretato da Idris Elba, la sua vita si trasforma in un programma abituale di abusi e violenze, fino a quando la sua fazione decide di arrendersi all'ONU alcuni anni dopo. Diretto da Cary Fukunaga, con Elba a bordo anche come produttore, *Beasts Of No Nation* presenta uno sguardo che fa riflettere sugli orrori della guerra, attraverso la lente terrorizzata degli occhi un bambino.
Netflix Storia di un matrimonio Noah Baumbach rivolge la sua attenzione al complicato argomento del divorzio in *Storia di un matrimonio*, che vede il rapporto di una coppia deteriorarsi mentre ne attraversa man mano le fasi. Interpretato da Adam Driver, Scarlett Johansson e Laura Dern, questo è il tipo di film che dà davvero al cast la possibilità di mostrare le proprie capacità di recitazione, con la Dern che ha vinto dal Golden Globe all'Oscar per il ruolo di temibile avvocato divorzista. Se l'autoisolamento vissuto nel 2020 ti ha visto quasi raggiungere un punto di rottura con la tua dolce metà, *Storia di un matrimonio* ti incoraggerà a mettere da parte le differenze e risolvere le cose nel modo più equilibrato.
Wilson Webb Russian Doll Natasha Lyonne di *Orange Is The New Black* dà al *concept* di *Ricomincio* da *capo* un aggiornamento intelligente in *Russian Dol*l, in cui il suo personaggio è costretto a rivivere la notte del suo 36 ° compleanno (in cui muore) più e più volte. Ma c'è di più in questo spettacolo di quanto non sembri a prima vista. Natasha Lyonne ha alle spalle una storia di tossicodipendenza e disintossicazione e se cerchi degli indizi nei suoi scritti, scoprirai che questa serie in realtà parla proprio di quello, con personaggi i cui nickname corrispondono alle zone e piazze di spaccio e con gli artisti a cui si fa riferimento che hanno tutti affrontato difficoltà con l'abuso di sostanze. Non preoccuparti, così sembra uno show cupo, ma invece è molto divertente, con Lyonne che brilla come star e pure quale regista.
Courtesy of Netflix Okja In *Okja* il beniamino del cinema coreano Bong Joon-ho usa il suo marchio satirico per prendere di mira l'industria della produzione di carne. Il film vede una giovane ragazza allevare un super maiale geneticamente modificato, solo per vederselo portare via dalla società che lo aveva originariamente allevato. Meravigliosamente strano e pieno zeppo di commenti sociali intelligenti di Joon-ho, è uno dei tanti titoli che a posteriori ti fa capire perché la piattaforma ha diritto a essere riconosciuta nel suo lungo lavoro anche dai premi ufficiali.
Jae Hyuk Lee Mudbound Rachel Morrison è diventata la prima donna a essere mai stata nominata per un Academy Award per la migliore fotografia per il suo lavoro in *Mudbound* , il dramma storico che descrive le esperienze contrastanti di due veterani della Seconda Guerra Mondiale al loro ritorno a casa nel Mississippi. Uno è bianco, l'altro è nero, ed entrambi vivono in una zona rurale e, non solo devono fare i conti con il trauma residuo della guerra, ma anche con le trappole della povertà e del razzismo. Basato sull'omonimo romanzo di Hillary Jordan, è un racconto potente dell'impatto della guerra sulle persone e su come gli atteggiamenti bigotti che hanno dato inizio alla Seconda Guerra Mondiale in primo luogo prevalgano ancora nonostante lo spargimento di sangue.
Steve Dietl Glow *Glow* tra colpi sul ring e battute mordaci, racconta di un gruppo di donne che si ritrovano, prima per caso e poi per principio, a cercare di sfondare nel mondo del wrestling. Con Alison Brie e Betty Gilpin, nei panni di due attrici che, assieme ad altre aspiranti al mondo dello spettacolo, tutte di vario passato, si presentano per un provino e finiscono per essere catapultate ritrovano a nel cuore dell'allenamento estenuante da reclute del wrestling. I personaggi di Brie e Gilpin sono nemiche giurate, ma in realtà proprio il ring si dimostra il posto migliore per appianare le loro divergenze. Con un giusto equilibrio tra umorismo e dramma, *Glow* è una miscela sfrenata di lycra neon, scrittura spiritosa e performance brillanti del suo cast. Il leggendario wrestler della WWE Ric Flair può anche aver creduto che "Per essere un uomo, devi battere l'uomo", ma in questo spettacolo vale la pena essere una donna.
Ali Goldstein/Netflix BoJack Horseman Se uno spettacolo che vede un cavallo nei panni di un attore televisivo caduto in miseria, una pr gatto e un cane famoso chiamato Mr Peanutbutter non sembra qualcosa che vale il tuo tempo, allora ripensaci. *BoJack Horseman* si svolge in una fantastica versione animata di Hollywood, dove accadono regolarmente cose ridicole e affronta anche temi molto reali, come la salute mentale, la dipendenza e l'abuso. L'elemento fantasioso e antropomorfico dà allo spettacolo solo più libertà di andare dove molti altri non osano, bilanciando l'oscurità di alcuni temi con una tavolozza di colori brillanti e gag stravaganti per farti sorridere mentre attraversi il dolore.
Gentefied Portando avanti la missione di dare più spazio e rappresentanza a tutte le minoranze sullo schermo, *Gentefied* di Netflix segue le vite di una famiglia messicano-americana che vive a Los Angeles, che combatte per mantenere intatto il proprio negozio di taco mentre il loro quartiere viene gentrificato. Commovente e spiritoso, *Gentefied* è esattamente il tipo di spettacolo che dimostra che è possibile produrre opere autentiche sulla diversità e raccontare le storie che nascono dall'incrocio culturale in cui tutti viviamo che invece raramente vediamo trasmesse nel daytime della televisione tradizionale. La parte migliore? È solo allìinizio del suo percorso e crescerà a fenomeno internazionale
Kevin Estrada I Lost My Body Se un film che segue una mano mozzata mentre cerca di trovare il suo corpo suona strano, beh, è perché lo è, ma il bello dell'animazione è che permette di portare idee più originali sullo schermo. *I Lost My Body ne* è una testimonianza, usando una mano smembrata per esplorare i temi della perdita (fisica ed emotiva) attraverso bellissime animazioni. È quel tipo di film che lo vedi e poi rimane con te per un po' e ha ricevuto numerose nomination. Peccato che, film francese con poca promozione, abbia perso nella corsa all'Oscar contro *Toy Story 4*. Amiamo Woody e i suoi amici, ma *I Lost My Body* sarà sempre il vincitore morale
Sex Education La pubertà non è mai carina, ma è peggio del solito per il protagonista di *Sex Education*, Otis, la cui madre terapista sessuale trova continuamente nuove opportunità per metterlo in imbarazzo, sia che lo stia interrogando sulle sue abitudini di masturbazione, sia per via di qualche nuovo amante. C'è un lato positivo nella sua situazione, però: dopo anni passati ad ascoltare i consigli indesiderati di sua madre, Otis ha imparato una o due cose sulla sessualità, quindi quando si unisce alla disadattata della sua scuola, Maeve, per lanciare una clinica sessuale underground per studenti, i clienti arrivano a fiumi. *Sex Education* è un bel ritratto dell'adolescenza, pieno di commedia, dramma, romanticismo e con un approccio straordinariamente inclusivo a tutti gli aspetti della sessualità per adulti e adolescenti. Il nostro unico consiglio?
Dear White People Basato sull'omonimo film del 2014, *Dear White People* segue una comunità di studenti neri in un immaginario college della Ivy League, dove le dinamiche razziali degli Stati Uniti sono solo amplificate dal prestigio dell'istituto e dai privilegi degli altri studenti. Concentrandosi su un personaggio diverso in ogni episodio, lo spettacolo affronta problemi che raramente vengono trasmessi in daytime, dalla violenza armata nel campus alle difficoltà nelle relazioni interrazziali, con artisti del calibro di Barry Jenkins e Nisha Ganatra di *Transparent* che partecipano come editor guest. Sguardo franco e risoluto ai problemi razziali quotidiani, abbinato a una grande commedia e una colonna sonora killer, *Dear White People* ha fatto arrabbiare molte persone quando è arrivato per la prima volta su Netflix nel 2017, il che è probabilmente un segno che sta facendo qualcosa di buono.
Lara Solanki/Netflix Homecoming Quella di Beyoncé al Coachella 2018 diventerà una delle esibizioni più leggendarie di tutti i tempi, dopo aver portato sul palco una banda musicale completa e ballerine majorette per un set che ha celebrato la black college culture.. È giusto che abbia ricevuto l'onore di farsi anche documentario di prestigio. *Homecoming* documenta non solo l'intera performance, ma anche i mesi di preparazione necessari per realizzarla. Sapevamo già tutti che Beyoncé è la regina, beh, di tutto, ma in *Homecoming* si toglie la corona, la mette in cassaforte e butta via la chiave. Non esiste qualcuno che possa soffiargliela via.
Courtesy of Parkwood Entertainment Dead To Me Quando nasce un'amicizia tra due donne, Jen (Christina Applegate) e Judy (Linda Cardellini), in un gruppo di sostegno per le vedove, sembra che entrambe abbiano finalmente trovato qualcosa per aiutarle a sostenere il lutto e la perdita. Ma Judy sta mantenendo un oscuro segreto e, mentre Jen cerca di trovare l'autista che ha investito e ucciso il marito in un hit-and-run con omissione di soccorso, diventano evidenti alcuni grandi difetti nell'amicizia. Succosa commedia dark che ha abbastanza espedienti stravaganti per farti divertire per tutto il tempo, *Dead To Me* brilla per il suo approccio basato sull'amicizia per affrontare il dolore, anche quando l'amica non si rivela esattamente quella che vorresti.
Eddy Chen / Netflix Le terrificanti avventure di Sabrina Se pensi che Le *terrificanti avventure di Sabrina* siano solo un rimaneggiamento di *Sabrina The Teenage Witch* degli anni '90, ripensaci subito. Basato sulla versione più oscura di Archie Comics dell'amata incantatrice, *Le terrificanti avventure di Sabrina* presenta una versione della stregoneria che rimescola le leggende su satanisti, pagani e praticanti vudù per un approccio molto più spaventoso ed eccitante al lancio di incantesimi. Combattuta tra il dedicare la sua vita alla Chiesa della notte e il frequentare i suoi amici mortali al liceo, questa versione di Sabrina ha molto più da affrontare rispetto a quella di Melissa Joan Hart, indipendentemente dal fatto che sia incaricata del compito di bloccare l'apocalisse (impresa quasi impossibile anche per le streghe più esperte) o lotti contro la misoginia nella chiesa. In tutto questo, in qualche modo la nuova Sabrina trova anche il tempo per fare i compiti. Forse vuol dire che è proprio magica.
Diyah Pera/Netflix Cheer Se stai ancora evitando la docu-serie di successo *Cheer di* Netflix perché parla di cheerleader, ti preghiamo di mettere da parte ogni preconcetto e di prepararti a rimanere sbalordito. L'azione si svolge al Navarro College in Texas, dove la sua rinomata squadra di sostegno sul campo sportivo si sta preparando per il campionato nazionale di cheerleading. La posta in gioco è alta - questa è una squadra che non è abituata a perdere - e la dedizione delle sue cheerleader nel portare a casa un altro titolo è a dir poco eccezionale, in particolare una volta appresi i loro retroscena individuali e strazianti. Ora dammi una A ...
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