Caos nei voli, Berlino minaccia le compagnie: “Biglietti pagati non in anticipo, ma all’arrivo”

Caos voli, Berlino va all’attacco delle compagnia aeree e minaccia di far pagare i biglietti aerei non più in anticipo ma alla fine, all’arrivo a destinazione. Non piace al governo federale quello che sta avvenendo, con cancellazioni, ritardi e disguidi dovuti ad agitazioni sindacali e carenza di personale. Ci sono alcune compagnie, quali Ryanair e Brussels Airlines, che vedono passeggeri restare a terra per scioperi, poi ci sono altri vettori, non casuali, Lutfhansa e la controllata Eurowings, che hanno già annunciato la cancellazione di 2.200 voli per mancanza di personale di bordo. Vacanze a rischio per migliaia di europei, per l’indignazione di clientela e politica.

Qualcosa non ha funzionato. La Germania, come tutti gli altri Stati membri dell’Ue, ha avuto il via libera dall’Unione europea all’erogazione di aiuti pubblici per compensare le perdite del settore del trasporto aereo prodotte da pandemia e relativi confinamenti e interruzione della libera circolazione. Il dubbio è che le compagnie, incluse quelle di bandiera fino a oggi motivo di vanto e orgoglio nazionale, ne stiano approfittando.

Dal portavoce del ministero della Giustizia, responsabile anche per diritti e tutela dei consumatori, la minaccia aperta. «Ci aspettiamo che le compagnie aeree adempiano ai loro obblighi legali, altrimenti si dovrà verificare la pratica di pagamento anticipato nella sua forma attuale», il messaggio concesso alla stampa tedesca. Dichiarazioni rese a ARD-Hauptstadtstudio, rilanciate da Tagesschau e che iniziano a fare il giro della Federazione. Quello che pretende il ministero di Giustizia è l’immediato rimborso di tutti i biglietti, che deve avvenire «entro sette giorni». Lo impongono le regole europee, del resto. Ma si teme che a fronte di una mole elevata di richiesta di rimborso qualcuno possa dover attendere molto di più.

I servizi del portavoce del ministero di Giustizia di Berlino rincarano quindi la dose. «Normalmente i consumatori devono pagare per un servizio solo una volta che è stato fornito». In questa pratica di pagamento anticipato «i passeggeri corrono un rischio elevato in caso di cancellazione del volo o bancarotta delle compagnie aeree». Il governo Sholz fa sentire anche qualcosa di più che fiato sul collo agli operatori aerei, opera una vera e propria minaccia. «Certamente i passeggeri hanno diritto a un rimborso tempestivo del prezzo del biglietto se non vogliono riprenotare il volo cancellato», la reazione di circostanza di Matthias von Randow, amministratore delegato di Bdl, l’Associazione tedesca del trasporto aereo. La tirata d’orecchi è servita, ma potrebbe finire qui.